di Gabriele Moretti

La mezzaluna e le bandiere "islamiche"

Nel primo episodio della rubrica sulle bandiere, raccontando la lunga storia del Dannebrog, abbiamo sottolineato come numerosi di paesi cristiani – o di tradizione cristiana – abbiano adornato il proprio vessillo con una croce. Allo stesso modo, svariati paesi a maggioranza musulmana – Algeria, Azerbaijan, Comore, Libia, Malesia, Maldive, Mauritania, Pakistan, Tunisia, Turchia, Turkmenistan e Uzbekistan – hanno adottato la falce di luna calante, tanto da sola quanto accompagnata da una o più stelle. La falce di luna è – sia perdonata la tautologia – lo stemma della Mezzaluna Rossa Internazionale, il corrispettivo della Croce Rossa Internazionale nei paesi islamici.

Questo emblema, come spesso accade per i simboli religiosi, precede di migliaia di anni la rivelazione di Maometto e l’avvento dell’Islam, ed era certamente utilizzato nel mondo cartaginese per indicare la dea Tanit e nel mondo greco-ellenistico come rappresentazione di Artemide/Diana. Dal 667 a.C. la città greca di Bisanzio (che dal 330 d.C. diverrà Costantinopoli e infine, dal 1453, Istanbul) adottò la mezzaluna bianca su sfondo rosso come vessillo cittadino, alla quale fu aggiunta una stella simboleggiante la vergine Maria in seguito alla conversione al cristianesimo. Inoltre, il medesimo emblema si ritrova con regolarità nella simbologia religiosa utilizzata dalle popolazioni turco-mongole dell’Asia Centrale e della Siberia, mentre è del tutto assente nel mondo arabo antico e nelle prime fonti islamiche.

Il primo incontro tra mondo musulmano e la mezzaluna calante avvenne probabilmente nel 1453, quando gli Ottomani conquistarono Costantinopoli. Il popoli delle steppe non erano avvezzi all’uso di bandiere, ma utilizzavano il “tug”, vessillo formato da un pomo di lancia adornato con pelo di yak o cavallo. Pur continuando ad esibire il tug come simbolo di potere, il governo ottomano – volendo mantenere il senso di continuità con l’Impero romano e riconoscendo nella mezzaluna un simbolo sacro legato alla tradizione turca – decise di mantenere la bandiera di Costantinopoli. Dal momento che l’impero Ottomano mantenne il potere su gran parte del mondo islamico per diversi secoli, e che l’imperatore era riconosciuto da gran parte dei correligionari come vicario di Maometto, è facilmente intuibile come il simbolo della mezzaluna sia stato implicitamente esteso alla religione musulmana in genere.

Proprio a causa dell’ambiguità della sua storia, la mezzaluna rossa non è generalmente accettata come icona dell’Islam in senso generale. Molti fedeli musulmani, e di conseguenza molti stati, ritengono che la loro religione non possa essere racchiusa in alcun simbolo, se non dalle scritture coraniche, come nel caso della bandiera saudita o quelle di Daesh e Al Qaeda.