di Gabriele Moretti

la bandiera europea

La bandiera dell’Europa è probabilmente il più noto esempio di bandiera internazionale al mondo. Tecnicamente, viene definita come “bandiera civile e istituzionale internazionale”. Il vessillo è di forma rettangolare con una proporzione di 3:2. Presenta uno sfondo blu, con al centro dodici stelle a cinque punte color oro, ciascuna con la punta rivolta verso l’alto, poste in posizione circolare in corrispondenza dei numeri nel quadrante di un orologio con 12 ore. Secondo la definizione ufficiale risalente al 1955 «Sullo sfondo blu del cielo del Mondo occidentale, le stelle rappresentano i popoli dell’Europa in un cerchio, simbolo di unità… proprio come i dodici segni dello zodiaco rappresentano l’intero universo […]». Il numero 12 dunque non venne scelto casualmente, né in correlazione al numero di Stati membri, come invece accade con la bandiera statunitense: il 12 è scelto come simbolo di perfezione, completezza e unione.

Nonostante ad oggi venga automatico associare il vessillo blu-stellato con l’Unione Europea, questo nacque in origine per rappresentare l’Europa nella sua totalità, ancor prima della firma dei Trattati di Roma. Pochi mesi dopo la sua creazione, nel 1955, la bandiera fu adottata dal Consiglio d’Europa, istituzione nata nel 1949, indipendente dall’UE e finalizzata alla promozione di valori quali la democrazia e i diritti umani attraverso accordi, trattati e convenzioni internazionali. Il Consiglio, fondato nel 1949, aprì immediatamente un bando per la creazione di una propria bandiera: vennero progettati moltissimi progetti, una gran parte dei quali fu scartato per l’utilizzo della croce, simbolo cristiano in contrasto con la presenza di paesi a maggioranza non cristiana – quali la Turchia – e comunque in contrasto con i propositi laici del Consiglio stesso. Il motivo a sfondo blu con le stelle in posizione circolare era comunque assai diffuso, tanto che almeno 21 bozzetti lo proponevano. Nel 1953 venne inizialmente adottata la versione con 15 stelle a rappresentare i membri del Consiglio d’Europa. Questo numero però scontentava la Germania, poiché una delle stelle rappresentava il Saarland, all’epoca territorio occupato dalla Francia e il cui futuro era ancora in bilico tra un futuro autonomo e l’annessione alla Repubblica Federale Tedesca. Per gli stessi motivi, 14 stelle avrebbero scontentato il governo francese, mentre la versione a 13 stelle fu scartata per scaramanzia. Nel 1954 venne istituita una commissione di esperti di araldica per dirimere la questione, la quale inizialmente propose un design a sfondo blu con otto cerchi d’argento incrociati, ma che fu bocciato per la somiglianza con la bandiera del Comitato Olimpico Internazionale. La versione definitiva, frutto di un compromesso tra gli Stati membri del Consiglio e le proposte avanzate da Salvador de Madariaga e Arséne Heitz, venne votata all’unanimità il 25 ottobre 1955. Soltanto trent’anni più tardi, nel 1985, la medesima bandiera fu adottata dalla Comunità europea, per poi essere estesa all’Unione Europea con il trattato di Maastricht del 1992.

Curiosità: la bandiera del Consiglio d’Europa è poi cambiata, per distinguersi da quella dell’UE, con l’aggiunta di una grande C corsiva di colore bianco al centro, parzialmente sovrapposta alle stelle. Inoltre, la bandiera europea ha influenzato i vessilli di due tra gli stati più giovani del continente: Bosnia Erzegovina e Kosovo.