di Gabriele Moretti

Il sole di maggio: Argentina e Uruguay

Le bandiere di Argentina e Uruguay, sebbene abbiano una forma chiaramente differente, condividono colori e simbologia. Entrambi di forma rettangolare, sono formate da strisce bianche e blu-azzurre e decorate da un sole giallo-oro e antropomorfo. Tuttavia, i due vessilli differiscono in numerosi e vistosi dettagli. Innanzitutto, le proporzioni, mentre l’Uruguay ha un rapporto di 2:3, quella argentina è più schiacciata e mantiene una relazione di 9:14. Poi, la prima riprende le forme della bandiera degli Stati Uniti d’America e si compone di nove strisce orizzontali (5 bianche e 4 blu) ed ospita, nel cantone in alto a sinistra, una versione del Sol de Mayo con 16 raggi (8 dritti e 8 ondulati) ed un viso disteso e sorridente. La seconda invece è costituita da tre bande orizzontali, due azzurro chiaro ed una bianca a dividerle, mentre il Sol de Mayo è posto al centro del vessillo ed ha 32 raggi (16 dritti e 16 ondulati).

Entrambe le bandiere sono adornate con i colori dei vessilli utilizzati durante la lotta per l’indipendenza dall’Impero spagnolo, combattuta tra gli anni ’10 e ’20 dell’Ottocento. Inizialmente, nei giorni della Rivoluzione di maggio (22-25 maggio 1810), così come accadde per il Tricolore francese e per quello italiano, gli indipendentisti del Rio de la Plata non utilizzavano vessilli, ma si limitavano ad addobbare giacche e cappelli con coccarde rivoluzionarie biancoazzurre o completamente rosse: se queste ultime rappresentavano un riferimento al giacobinismo, le prime riportavano i tradizionali colori dei Borbone, la famiglia reale spagnola. Questo perché durante le prime fasi della rivoluzione, la borghesia creola si era schierata a favore dei reali spagnoli in opposizione all’usurpatore napoleonico: in linea con le Corti Provinciali (organi di resistenza all’occupazione francese) e con la Costituzione di Cadice promulgata nel marzo 1812, Belgrano e i suoi desideravano mantenere i propri legami la metropoli, a patto che questa si fosse trasformata in una monarchia costituzionale liberale sul modello anglosassone.

Nei primi anni di indipendenza, sorsero forti contrasti tra la fazione unitarista di Belgrano e quella federalista guidata da José Gervasio Artigas. Quest’ultimo decise così di fondare l’Unione dei Popoli Liberi o Lega Federale, che riuniva le province settentrionali di Cordoba, Entre Rios, Corrientes, Misiones e Oriental (corrispondente all’attuale Uruguay). L’Unione adottò la bandiera delle Province Unite del Rio de la Plata, aggiungendovi una banda diagonale rossa, a rappresentare il federalismo. Nel 1823 l’Oriental venne invaso dalle forze luso-brasiliane, le quali tentarono di annetterla ed ottenere così l’accesso al Rio de la Plata. Dopo due anni di resistenza guidata dai Trentatré Orientali, nel 1825 la provincia dichiarò l’indipendenza dal Brasile ed il ritorno alle Province Unite, adottando una bandiera con tre bande orizzontali dall’alto in basso blu, bianca e rossa, sulle quali capeggiava la frase Libertad o Muerte. La vera e propria indipendenza dell'Uruguay si ebbe però solo tre anni dopo, nel 1828, quando la Convenzione di La Paz stabilì la creazione di uno stato cuscinetto indipendente tra Argentina e Brasile, denominato Banda Oriental. Nel dicembre dello stesso anno, l’assemblea costituente del nuovo stato stabilì la creazione di una nuova bandiera che la distinguesse dagli ingombranti vicini meridionali e che tagliasse con il provincialismo del passato. Questa doveva essere “bianca con nove strisce di colore azzurro celeste, orizzontali ed alternate, lasciando nell’angolo superiore vicino all’asta, un quadrato bianco in cui sarà collocato il sole”. Le nove frange celesti rappresentavano le nove province del nuovo stato, mentre il sole – ovviamente – si riferiva alla Rivoluzione di maggio. L’ultima sostanziale modifica alla bandiera uruguayana avvenne nel luglio 1830, quando si ridusse il numero delle strisce a 5 bianche e 4 celesti.

Curiosità: tra il 1944 ed il 1985, nonostante la bandiera ufficiale argentina fosse la mayor, ovvero quella con il sole al centro, questa poteva essere utilizzata soltanto dalle istituzioni governative. I civili avevano diritto a sventolare i colori dell’Argentina, ma mai la bandiera vera e propria, pena il carcere.