di Gabriele Moretti

IL DANNENBROG E LA CROCE SCANDINAVA

Per dare inizio al nostro viaggio attraverso bandiere, vessilli e stemmi del mondo, ci concentreremo sulla bandiera nazionale più antica tra quelle ancora in uso al giorno d’oggi: la bandiera danese, o Dannebrog (letteralmente, “Panno Danese”).

La bandiera ha una grafica semplice, formata da una croce nordica bianca su sfondo rosso. La croce nordica (o scandinava), simboleggiante il trionfo della cristianità, è una croce che si estende fino al bordo della bandiera, inscritta in uno spazio rettangolare, il cui braccio verticale è decentrato verso il pennone. Questo simbolo, utilizzato dal regno di Danimarca fin dal XIII secolo, venne in seguito adottato da molti altri paesi del nord Europa (Svezia, Norvegia, Islanda, Finlandia e Fær Øer), nonché da numerosi altri regni ed entità politico-amministrative, quali l’Unione di Kalmar (unione tra Danimarca, Svezia e Norvegia esistita tra 1397 e 1523) e lo Stato Monastico dei Cavalieri Teutonici (situato in Prussia orientale e nei paesi baltici tra 1230 e 1525). Fuori dall’area scandinava, l’uso della croce nordica si è diffuso in Germania, il cui utilizzo più noto è all’interno della bandiera del Terzo Reich, ed in vessilli regionali nel Regno Unito, in Francia, nei Paesi Bassi, in Ucraina, nel Caucaso, nelle Americhe (USA, Brasile, Colombia, Paraguay) e persino in Nuova Zelanda, Tonga, Sud Africa e India.

Secondo la tradizione, il Dannebrog venne introdotto dal re Valdemaro II di Danimarca nel 1219, in occasione della battaglia di Lyndanisse (attuale Tallin), durante la campagna di conquista dell’Estonia. La leggenda narra che i danesi si trovassero in grosse difficoltà ma, quando erano sul punto di cedere e perdere la battaglia, cadde dal cielo un drappo in pelle d’agnello sul quale era tracciata una croce bianca. Grazie a questo segnale, Valdemaro ed il suo esercito compresero di avere il favore di Dio e, riprese forze ed entusiasmo, si imposero nettamente sul nemico. Da quel momento, la croce bianca su sfondo rosso venne adottata come vessillo in battaglia.

Dal XVI secolo il Dannebrog divenne anche bandiera della marina danese. Dal 1785 fu introdotto come simbolo di reggimento nell’esercito reale e dal 1801 venne esteso alle milizie popolari. Dal 1842 il suo uso venne esteso a tutto l’esercito. In piena età romantica, in seguito al grande entusiasmo suscitato dalle vittorie contro la Confederazione Tedesca nella prima guerra dello Schelswig, venne concesso l’uso privato della bandiera e le strade cittadine vennero massicciamente addobbate con il simbolo nazionale. La celebrazione della bandiera nazionale è tutt’ora un aspetto importante della cultura danese, al punto che il Ministero della Giustizia di Copenhagen istituisce ogni anno una ventina di “giornate ufficiali della bandiera".

Curiosità: in Danimarca è proibito per legge bruciare bandiere nazionali straniere, ma ciò non vale per il Dannebrog.