L'Unione Africana

GABRIELE PATO

L'UNIONE AFRICANA

L'Unione Africana (UA) è un'organizzazione internazionale nata nel 2002 sulle ceneri della precedente Organizzazione per l'Unità Africana (OUA), a sua volta fondata nel 1963 ad Addis Abeba.

L'OUA venne fondata al fine di promuovere la solidarietà tra nazioni, la sovranità e l'integrità territoriale, il miglioramento delle condizioni di vita e soprattutto la cessazione dei regimi coloniali e razzisti in tutto il continente. A riprova di ciò, al momento della sua creazione l'OUA escludeva sia i paesi che ancora subivano il giogo coloniale – quali Angola, Kenya, Tanzania, Zimbabwe, Guinea Equatoriale ed altri – sia il Sud Africa che, seppur indipendente, era sostenuto da un regime di segregazione razziale. L'UA pone invece come obiettivo il superamento dell'OUA, data la considerazione che nonostante il principale scopo – la totale decolonizzazione dell'Africa – fosse stato raggiunto, la vecchia organizzazione non fosse adeguatamente attrezzata per affrontare sul piano politico, economico e militare, sia interno che esterno, le difficoltà poste dal mondo globalizzato successivo alla Guerra Fredda. L'UA dunque si propone come simbolo dell'assunzione di consapevolezza e responsabilità da parte degli stati africani nei confronti dei problemi che hanno tormentato, e tutt'ora tormentano, il continente nonché come mediatore in caso di conflitti nazionali o internazionali. Questo potere è garantito dal diritto di intervento umanitario negli Stati membri in caso di genocidio, crimini di guerra e contro l'umanità o di situazioni che minacciano gravemente l'ordine legittimo di un paese. Inoltre, all'UA è stato attribuito il potere di adottare sanzioni nei confronti di Stati membri che si oppongano alle politiche dell'Unione e di sospendere i poteri degli Stati i cui leader siano arrivati al potere attraverso manovre incostituzionali.

L'organizzazione conta tra le proprie fila 55 paesi membri, ovvero tutti gli stati africani riconosciuti dalle Nazioni Unite più la Repubblica Democratica Araba Saharawi (a causa di ciò il Marocco, paese fondatore dell'OUA, ne restò al di fuori dal 1984 fino al 2017) e possiede lo status di “osservatore” all'assemblea dell'ONU. Gli organi principali sono l'Assemblea, composta dai capi di Stato e di governo, che si riunisce una volta l'anno – o quando due terzi dei membri lo richiedono – ed ha potere decisionale espresso tramite consensus; la Commissione; il Comitato Esecutivo; il Parlamento (esclusivamente consultivo ma che in futuro otterrà poteri legislativi); il Consiglio Economico, Sociale e Culturale; la Corte di Giustizia, che non è ancora stata istituita nonostante sia formalizzata nell'atto costitutivo dell'UA; il Consiglio della Pace e della Sicurezza. Quest'ultimo organo è probabilmente quello di cui si è più sentito parlare negli ultimi anni poiché è a capo del coordinamento di diverse missioni di peacekeeping: oltre 64'000 baschi verdi dell'UA sono affidate gli interventi di pacificazione in Burundi, Sud Sudan, Somalia, Nigeria e Uganda mentre in Mali, Liberia, Costa d'Avorio, Congo e Repubblica Centrafricana queste collaborano con i caschi blu dell'ONU. In Africa centrale, soprattutto in Congo, Repubblica Centrafricana e Nigeria, le truppe dell'Unione non hanno soltanto il grvavoso compito di mantenere la pace in situazioni di gravi tensioni civili, ma si trovano in prima linea combattere Boko Haram e l'Esercito di Resistenza del Signore guidato da Joseph Kony.

Tra le prospettive dell'Unione Africana a lungo termine vi è, a seconda dei punti di vista e degli interessi nazionali, quella di un unione economica e monetaria sul modello dell'Unione Europea attuale mentre tra i fautori di un panafricanismo più estremo vige il sogno di costituire gli Stati Uniti Africani. Sogno che, al netto dei conflitti e delle profonde differenze economiche, pare in ogni caso meno probabile rispetto alla via più moderata e già parzialmente sperimentata con la creazione di istituzioni finanziarie e politiche comuni parallele all'UA, quali la Banca Centrale Africana, il New Partnership for Africa's Development, l'African Peer Review Mechanism ed il Comprehensive Africa Agriculture Development Program.