SENTIERI NARRANTI – PERCORSO ROSSO
LUOGHI DI GUERRA,
VIE DI RESISTENZA
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SENTIERI NARRANTI – PERCORSO ROSSO
LUOGHI DI GUERRA,
VIE DI RESISTENZA
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TAPPA 6 DI 6
La fiamma di un romanzo
Dopo la fine della guerra furono ancora molti gli anni non facili, ma la voglia di riprendersi la propria vita è tanta, è l’inizio di un periodo di grande vitalità, di voglia di riconciliazione, di speranza e fiducia nel futuro. Si cerca di riprendere a vivere. Si riparano i danni subiti dalle case, si ritorna a scuola e si riprendono anche quelle ricorrenze popolari e religiose interrotte durante gli anni della guerra.
La Festa alla Madonna del Sasso fu una di queste, così la seconda domenica del maggio 1945 centinaia di pellegrini si ritrovarono al Convento della Madonna del Sasso. Ci fu una discussione quando un gruppo di giovani venne fermato all’ingresso del convento perché vestiti in maniera non adeguata. Fu chiaro però che non erano i loro pantaloni corti a non essere adeguati bensì i fazzoletti rossi che portavano al collo. Intervenne un maresciallo dei carabinieri arrivato con il figlio a sostenere le ragioni del priore, quando ad un certo punto partirono dei colpi dalla pistola del figlio del maresciallo che ferirono Bube (Renato Ciandri) e uccisero Antonio Panchetti di Polcanto. Ci furono altri spari e furono uccisi il maresciallo e suo figlio. Antonio Panchetti, detto il Conche, era un partigiano polcantese, mentre Bube era stato partigiano in varie formazioni nella zona fra Pontassieve, Monte Giovi e Dicomano.
Ricercato per i fatti della Madonna del Sasso, Bube trovò riparo inizialmente in Francia ma poi, rientrato in Italia, venne arrestato. Sulla vita di questo partigiano ribelle, Carlo Cassola scrisse il libro “La ragazza di Bube” che ebbe un notevole successo (Premio Strega 1960) tanto che nel ‘63 il regista Luigi Comencini ne trasse un film con Claudia Cardinale e George Chakiris.
L’ambientazione del romanzo di Cassola non è però quella reale e i fatti sono leggermente alterati. Invece il libro del 2006 “Nada, la ragazza di Bube” di Massimo Biagioni, riporta la realtà dei luoghi e dei fatti ed è grazie ad esso si chiarisce che la vittima fu il polcantese Antonio Panchetti.
A pochi passi da qui, nei pressi di Montepulico, si imbocca un Sentiero, anch'esso familiare ai partigiani della zona, che conduce al suddetto Santuario della Madonna del Sasso; vi invitiamo a percorrerlo, udendo l'eco della storia, in attesa che i nostri "Percorsi narranti" giungano sin lì!