SENTIERI NARRANTI – PERCORSO ROSSO
LUOGHI DI GUERRA,
VIE DI RESISTENZA
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SENTIERI NARRANTI – PERCORSO ROSSO
LUOGHI DI GUERRA,
VIE DI RESISTENZA
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TAPPA 5 DI 6
Memoria nel verde
Nell’agosto 1944, mentre l’Italia centrale era ancora teatro di occupazione tedesca e intensi rastrellamenti, Guglielmo Aglietti, insieme ad altri tre giovani, trovò rifugio nei boschi che circondano Monte Senario. Si trattava di una scelta dettata dalla necessità di sfuggire alla deportazione e alla violenza della guerra. I ragazzi vivevano nascosti nella macchia, dormendo in una piccola capanna di fortuna costruita tra gli alberi, cercando di sopravvivere lontani dagli occhi dei soldati.
La sera del 29 agosto 1944, Guglielmo si trovava in compagnia di Carlo Lucarini. Improvvisamente, avvertirono dei movimenti nei pressi del rifugio. Decisero di separarsi per mettersi in salvo, ma pochi minuti dopo, Guglielmo Aglietti fu raggiunto da una raffica di mitragliatrice e cadde senza scampo. Secondo la testimonianza del padre, dopo l’uccisione, fu anche derubato dell’orologio e del denaro che portava con sé.
L’episodio è riconducibile a un’azione di controllo del territorio condotta da un reparto tedesco di artiglieria stanziato a Monte Senario tra il 2 e il 30 agosto 1944. Tra i militari presenti vi era anche un sergente di nome Ludwig, identificato come uno dei possibili responsabili.
Sul luogo esatto dell’uccisione è stato eretto un cippo in pietra, che ricorda con parole essenziali la tragedia accaduta: “In questo punto nella sera del 29.8.1944 fu barbaramente ucciso dai tedeschi GUGLIELMO AGLIETTI di anni 26.”
Questo semplice monumento rappresenta oggi un punto di memoria nel paesaggio naturale che fu teatro di violenza e resistenza. La vicenda di Guglielmo Aglietti si inserisce nella più ampia storia delle vittime civili della Seconda guerra mondiale, testimoniando le conseguenze drammatiche del conflitto sui territori e sulle persone che li abitavano.