22 Aprile 2021
Giuseppe Culicchia tiene in serbo queste pagine da più di quarant'anni. Perché la morte di Walter Alasia, al cui nome è legata la colonna milanese delle Brigate Rosse, è una storia dolorosa che lo tocca molto da vicino: per il Paese è un fatto pubblico, uno dei tanti episodi che negli anni di Piombo finivano tra i titoli dei quotidiani e dei notiziari televisivi; per lui e la sua famiglia è una ferita che non guarirà mai.
«A quarant'anni di distanza, Culicchia ha scritto un libro, Il tempo di vivere con te, che è insieme memoria, ricostruzione storica, elaborazione del lutto, lontano da ogni forma di giustificazione o indulgenza verso i crimini delle Brigate Rosse» - Cristina Taglietti, la Lettura
Walter Alasia, di anni venti, era figlio di due operai di Sesto San Giovanni. Giovanissimo aveva cominciato la sua militanza in Lotta Continua, ma poi era entrato nelle fila delle Brigate Rosse. Nella notte tra il 14 e il 15 dicembre 1976 la polizia fece un blitz a casa dei suoi genitori per arrestarlo. Lui aprì il fuoco, e nel giro di pochi istanti persero la vita il maresciallo dell'antiterrorismo Sergio Bazzega e il vicequestore di Sesto San Giovanni Vittorio Padovani. Subito dopo tentò di scappare, ma venne raggiunto dai proiettili della polizia. Giuseppe all'epoca ha undici anni e Walter è suo cugino. Ma in realtà è molto di più: è il fratello maggiore con cui non vede l'ora di passare le vacanze estive, che gli insegna a giocare a basket, che lo carica sul manubrio della bicicletta e disegna per lui i personaggi dei fumetti che ama. È un ragazzo affettuoso, generoso, paziente, e agli occhi di Giuseppe incarna un esempio. In questo memoir asciutto e allo stesso tempo accorato Culicchia ricostruisce ciò che da bambino sapeva di Walter, scavando nei propri ricordi alla ricerca dei germi di ciò che sarebbe stato, e lo confronta con quello che crescendo ha appreso di lui dalla sua famiglia, ma anche dai giornali e dai libri di storia. E così facendo racconta gli anni della lotta armata e del terrorismo da una prospettiva assolutamente unica. Non c'è vittimismo, non c'è retorica, c'è il dolore di un bambino che a undici anni perde in una sola notte un affetto immenso e tutte le certezze che credeva di avere, unito alla lucidità di un grande scrittore che ha cercato per oltre quarant'anni la giusta distanza per raccontare questa storia.
Paolo Rossi si confessa. Ma rende la sua confessione a una divinità molto particolare: il dio dei ladri, il Bardo William Shakespeare. Tutti gli attori, i commedianti, i contastorie sono infatti ladri: di aneddoti e di idee, di verità e anche di menzogne. Per questo, la «versione di Paolo» è una storia rigorosamente apocrifa e anarchica, disseminata di occasioni e tentazioni, botte date e prese, donne amate e lasciate, poco venerati maestri e pessime compagnie di giro, ideologie e avventure di una sera o di una vita annaffiate da sobrie acque toniche corrette gin. Perché è vero che Gesù alle lusinghe del peccato resistette quaranta giorni, «però lui stava nel deserto, William, nel deserto non c'è un cazzo! Io stavo nei night...». Dal ricordo tragicomico delle serate alle Feste dell'Unità al dialogo in sogno con Berlinguer, dalla paternità spiegata a san Giuseppe alla difficoltà di ritrovarsi proprietario di un cane lupo antidroga, dagli incidenti di scena recitando Beckett con Gaber e Jannacci all'ineffabile pranzo con il poeta comunista cubano, ogni capitolo mescola l'alto e il basso, il cabaret del Derby e il Riccardo III, in un monologo mozzafiato che ha il tono della commedia dell'arte e la velocità delle montagne russe. E che conclude, tra sorriso e nostalgia: «Per mettere ordine nella mia vita ci vorrebbe un governo tecnico».
Un solo sguardo riporta a galla i segreti più oscuri. In un intreccio che si dipana al pari di un perfetto meccanismo a orologeria, Maurizio de Giovanni scava tra le pieghe della nostra Storia recente e racconta gli inconfessabili segreti di Sara, come non l'abbiamo mai vista. Perché, per la prima volta, gli occhi della donna impenetrabile tradiscono un dolore misterioso e svelano la sua più sincera umanità.
A volte un incontro inatteso spalanca le porte del passato. Succede a Sara mentre sta lottando per salvare la vita del piccolo Massimiliano, il nipotino colpito da una grave malattia. Due occhi riappaiono dalla nebbia di giorni lontani, Sara li conosce bene. Sono gli stessi che tanti anni prima aveva cercato in ogni modo di dimenticare. La donna invisibile è catapultata indietro nel tempo: Napoli, 1990. È caduto il muro di Berlino, gli stati satelliti dell'URSS sono in crisi e in Italia sono esplosi i movimenti studenteschi. Il mondo di prima si sta sgretolando, ma i preparativi fervono e la città si veste a festa per la visita di Papa Giovanni Paolo II. Sara Morozzi, detta Mora, è membro attivo della più segreta unità dei Servizi. A lei e a Bionda, la collega Teresa Pandolfi, viene affidata la missione più importante e delicata della loro carriera. Proprio in quei giorni, Sara incrocia quello sguardo. Occhi a cui è impossibile restare indifferenti. Così, mentre il tempo scorre all'indietro, la Sara di oggi deve fare i conti con le passioni e i tradimenti di ieri. In un intreccio che si dipana al pari di un perfetto meccanismo a orologeria, Maurizio de Giovanni scava tra le pieghe della nostra Storia recente e racconta gli inconfessabili segreti di Sara, come non l'abbiamo mai vista. Perché, per la prima volta, gli occhi della donna impenetrabile tradiscono un dolore misterioso e svelano la sua più sincera umanità.
Libro incluso tra i dodici candidati al Premio Strega 2021
Storia del tormentato amore fra una madre adottiva e sua figlia
«Splendi come vita è il libro che ho sempre desiderato leggere (e il libro che ho sempre desiderato scrivere). Una donna allo specchio, una poetessa, trova le parole esatte per dire il suo crescere al mondo, con tenacia, irriverenza, gioia e abbandono. Un'avventura del corpo e del pensiero» - Sonia Bergamasco
«Già con una, di origine, facciamo una certa fatica: la investiamo di radiazione oniriche, proiettiamo fantasmi. Di famiglie, in sorte, Maria Grazia ne ha avute due. Lo specchio s'infrange, l'infanzia sanguina, l'ombra di quelle radiazioni si fissa per sempre. Questo non è un romanzo, non è un'autobiografia: è l'esplosione di una stella» - Andrea Cortellessa
Splendi come vita fa quello che fa la letteratura alla sua massima potenza: ridà vita a ciò che non c'è più, illuminando di riflesso la vita del lettore. Ma lasciamo che a parlarne sia l'autrice. «Splendi come vita è una lettera d'amore alla madre adottiva. È il racconto di una incolpevole caduta nel Disamore, dunque di una cacciata, di un paradiso perduto. Non è la storia di un disamore, ma la storia di una perdita. Chi scrive è una bambina adottata, che ama immensamente la propria madre. Poi c'è una ferita primaria e la madre non crede più all'amore della figlia. Frattura su frattura, equivoco su equivoco, si arriva a una distanza siderale fra le due, a un quotidiano dolore, a un quotidiano rifiuto, fino alla catarsi delle ultime pagine. Chi scrive rivede oggi la madre con gli occhi di una donna adulta, non più solo come la propria madre, ma come una donna a sua volta adulta, con la sua storia e i suoi propri dolori e gioie. Quando si smette di vedere la propria madre esclusivamente come la propria madre, la si può finalmente "vedere" come essere separato, autonomo e, per ciò, tanto più amabile» (Maria Grazia Calandrone).
Proposto da Franco Buffoni al Premio Strega 2021 con la seguente motivazione:
«Il romanzo Splendi come vita è un’ideale lunga lettera stilisticamente compatta – pur se composta di pagine di diario, episodi narrati in prima persona, ricordi brucianti, ferite mai rimarginate – scritta dall’autrice cinquantenne, ben nota come poetessa, alla madre adottiva. Splendi come vita è una storia di amore e odio (o disamore, come lo definisce l’autrice) di fronte a comportamenti “materni”, non più comprensibili né concepibili. O forse, meglio, è la storia di una perdita, di una cacciata, di un paradiso perduto: con quanto di biblicamente ineluttabile tali termini connotano e comportano. Perché la bambina adottata ama profondamente la madre. Poi succede qualcosa nella sua crescita e da quel momento la madre non crederà più all’amore della figlia. Trascorrono i mesi e gli anni e la faglia di incomprensione si allarga sino a divenire incolmabile, fino al finale del romanzo – che non sveliamo nella sua essenza – ma che ci riconsegna due donne adulte entrambe bisognose di amore e per questo “amabili”.»
09 Aprile 2021
Nel suo nuovo romanzo, Quando tornerò, Balzano si cimenta con l'idea dell'abbandono, delle madri dell'Europa dell'est che per necessità abbandonano la propria di famiglia, e si prendono cura degli altri. E' la storia dello strappo e della lacerazione di quanti rimangono, dei figli che restano a casa ad aspettare e covano rabbia e senso di abbandono.
Quando il mondo sembra crollare, quello esterno e quello interiore, inventiamo nuovi
modi di stare insieme e di amare. Un romanzo che parla dell'oggi e del domani e che ci fa
fremere di paura e di speranza.
A seguito di un'estate troppo lunga, calda e secca, le piogge violente fanno esondare il
Tevere, allagando Roma e tutta la valle. Il fiume diventa barriera fisica, limite geografico
e ciò che sembrava familiare, ordinario, diventa improvvisamente estraneo ed ostile. È in
questo contesto climatico stravolto e travolgente che Elena e Ettore si confrontano con la
fine del loro matrimonio e del mondo come lo hanno conosciuto fino a quel momento. Il
viaggio che intraprenderanno diventa occasione di pensieri, emozioni, domande e
incontri che segneranno un percorso di cambiamento profondo per entrambi. In questa
avventura carica di suspense, tanti personaggi - i loro figli, un fascinoso cercatore di
tartufi, una donna giapponese sopravvissuta all'incidente nucleare di Fukushima, una
comunità di monache militanti, un giovane norvegese, una cagna ferita e altri ancora –
accompagneranno i due protagonisti nella pericolosa scoperta di un mondo nuovo...
«Ancora non sapevo che Donate apparteneva a quel genere di persone che si irritano per un nonnulla. I suoi rimproveri mi facevano sprofondare nella vergogna.
– Non si lascia il bagno in questo stato – mi disse. – Scusa! Che ho fatto? – Non ho toccato niente. Devi rendertene conto da sola.
Andai a vedere. Non c’erano pozze d’acqua sul pavimento, né capelli nel piatto della doccia. – Non capisco. Mi raggiunse sospirando. – Non hai tirato la tenda della doccia. Come vuoi che si asciughi se rimane piegata a soffietto?»
«Nothomb torna con Gli aerostati, romanzo frizzante e molto letterario che racconta il rapporto tra un ragazzo viziato e la sua insegnante. Da leggere fino all'ultima riga» - Daria Galateria, Robinson
Dopo aver risposto a un annuncio Ange, brillante studentessa di filologia, inizia a dare ripetizioni a Pie, uno strano sedicenne, dislessico e incompreso dai genitori. Affascinato dalla matematica, Pie disprezza invece la letteratura. Sotto l'occhio vigile di Grégoire, l'autoritario padre del ragazzo, Ange si mette al lavoro incoraggiando Pie a leggere un classico dopo l'altro. Il rapporto tra i due diventa subito speciale, e anche Ange avrà qualcosa da imparare dal suo allievo... Il 29° romanzo di Amélie Nothomb è una celebrazione della lettura e della giovinezza, con una sfumatura noir.
«È possibile per una donna rimanere "un genio libero" e "uno spirito dell'aria" senza pagare nessuna conseguenza?»
Un'istantanea in bianco e nero coglie una donna dalla bellezza struggente immersa in una vasca da bagno del tutto ordinaria. Guardando bene, però, in basso ci sono degli anfibi sporchi di fango, e in un angolo, sulla sinistra, un piccolo quadro. Il viso nella cornice è quello di Adolf Hitler, il fango è quello di Dachau; lei, la donna, è Lee Miller: ha da poco scattato le prime immagini del campo di concentramento liberato, e ora si sta lavando nella vasca del Führer. (Continua su Gli amanti dei libri)
Un ricetta segreta, sette donne, un secolo di storia.
«Una pietra miliare della letteratura» – The Guardian
«Commovente, straziante, sublime» – The New York Times
Ci lega un secolo. Un secolo rosso. Questa storia doveva essere raccontata solo per arrivare fino a te, Brilka. A te e quindi all'inizio.
(Continua su Mangialibri)
«Veladiano è lirica, intensa. Qualcosa di estatico e ossessivo pulsa coraggiosamente nella sua prosa» - Leonetta Bentivoglio, la Repubblica
Incontriamo zia Camilla sulla piazza di un piccolo paese non lontano dal lago di Garda e dal corso dell'Adige. Per le borsette e i cappellini tutti la chiamano la Regina, e in effetti nel portamento assomiglia alla regina d'Inghilterra, con qualche stranezza in più. (Continua su mariapiaveladiano.it)
Jai ha nove anni, va pazzo per i dolci, ama i telefilm polizieschi e vive in un basti, lo slum di una megalopoli indiana. Nello stesso quartiere abitano anche i suoi due migliori amici: Pari e Faiz. I tre hanno imparato presto a cavarsela da soli, e quando un ragazzo della loro classe scompare, nel totale disinteresse della polizia, si improvvisano detective. Il basti, intanto, precipita nella paura, e subito riaffiorano le antiche divisioni tra indú e musulmani, con i politici pronti a soffiare sul fuoco. Cosí, mentre gli adulti si dimostrano, come spesso accade, irresponsabili, a cercare la verità rimangono solo Jai e i suoi compagni, che però dovranno spingersi ben oltre ciò che avevano immaginato. Anappara racconta un mondo pericoloso e struggente attraverso gli occhi di un ragazzino che, a dispetto di tutto, non perde mai la speranza. "Potente, unico, smagliante". The Guardian. "Uno dei libri piú attesi e promettenti dell'anno". The Times
In questo nuovo romanzo il capitano Calli Chase è coinvolta in una lotta contro il tempo per sventare un terribile complotto che tiene in bilico il destino dell'umanità. All'indomani del fallimentare lancio di un razzo della NASA, il capitano Calli Chase si ritrova faccia a faccia con la sua gemella scomparsa da tempo, e con l'inquietante interrogativo di chi sia davvero. Adesso che il programma top secret avviato anni prima ha incontrato un ostacolo inaspettato, solo Calli può reindirizzarne il corso e risolvere la situazione. Aiutata da tecnologie all'avanguardia, l'investigatrice scienziata della NASA e pilota della Space Force dovrà a ogni costo scoprire l'anello mancante che lega il sabotaggio del razzo a quello che le sta accadendo. Una ricerca che qualcuno sembra intenzionato a fermare a ogni costo...
Vincitore del Man booker Prize 2019, questo libro è il racconto corale di 12 donne nere o di discendenza nera, dalla sessualità complessa e cangiante. L'autrice è riuscita a dar voce a personaggi e minoranze che raramente trovano spazio in letteratura. Queste donne sono vive, hanno problemi reali e mentre parlano ci raccontano il mondo in cui viviamo e il mondo in cui vivremo: non resta dar loro l’ascolto che si meritano.
Nel 1990 a Milano si ebbero 103 omicidi: per la maggior parte, regolamenti di conti fra la malavita organizzata. Norberto Melis, primo dirigente della Questura della "capitale morale" (dove, di lì a breve, scoppierà lo scandalo di Mani Pulite), si interessa di più ai delitti che coinvolgono individui apparentemente normali, coloro che potrebbero essere, o dei quali potremmo essere i vicini di casa. Compenetrarsi di queste vite per risalire dalle vittime agli assassini affidandosi alla conoscenza del cuore umano, alle sensazioni, all'intuito – pur utilizzando tutti gli indizi materiali che la moderna criminologia consenta di vagliare – è per lui l'aspetto forse più coinvolgente di un'indagine: vedere le facce, sentire le voci, conoscere i luoghi. Per arrivare alla verità. Così, mentre la duplice inchiesta condotta dal commissario capo Michele Iurilli sulla morte di un uomo senza identità e su due anziane casalinghe uccise con identica bizzarra modalità in due quartieri lontani fra loro segna il passo, Melis non esita a indagare personalmente su un altro omicidio...
I ricordi di famiglia a San Sebastián, gli episodi legati al padre, alla madre o ai primi anni di scuola, che si contrappongono alle dure, aspre pagine dedicate agli anni bui dei Paesi Baschi. Seguendo le tappe della vita di Fernando Aramburu, ci trasferiamo in Germania, per accompagnarlo nella sua esperienza come insegnante. E poi, scopriamo i rituali che mette in atto durante la stesura dei suoi romanzi o negli incontri con i lettori, passeggiamo per le strade di molte città europee, rileggiamo con i suoi occhi Camus, Nabokov... continua su Linkiesta
Calista Frangopoulos è una donna sposata di cinquantasette anni, con due figlie in procinto di lasciare casa. Francesca, la grande, andrà a fare l'università negli Stati Uniti e Arlene, la piccola, è stata presa per l'anno successivo a Oxford. Dopo aver lasciato Francesca all'aeroporto, Calista ricorda quando lei stessa era stata in America per tre settimane nel 1976 e l'incontro casuale che le aveva segnato l'esistenza, quando una sera a Los Angeles, con la sua amica Gill, si era ritrovata a tavola con Billy Wilder, senza sapere chi fosse...
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22 Aprile 2021
In questo libro Licia Troisi ci accompagna in un viaggio tra le immagini che hanno fatto la storia dell'astronomia. Ci svela quello che raccontano, quali straordinarie scoperte o misteri racchiudono, ricostruendo così anche il nostro rapporto di sconfinata curiosità e fascinazione verso l'infinito nel quale siamo immersi.
«Troisi scrive un saggio di divulgazione che parte da immagini astronomiche storiche, come il volo ravvicinato della sonda New Horizons su Plutone o la pale blue dot della Terra vista da Saturno, per raccontare gli ultimi decenni di conquiste spaziali e scientifiche» - Ida Bozzi, La Lettura
Il lavoro dell'astronomo è quello di osservare. Che usi gli occhi, un telescopio o che capti i raggi gamma emessi dai corpi celesti quello che ottiene sono sempre immagini da studiare. Tra queste alcune hanno fatto la storia dell'astronomia altre anche quella della società e del costume. Sono diventate iconiche, le conosciamo tutti anche se spesso non ne capiamo il significato. E in questo libro Licia Troisi ci accompagna in un viaggio proprio tra queste immagini: le più famose, le più belle o più semplicemente quelle che hanno colpito di più la nostra fantasia. Ci svela quello che raccontano, quali straordinarie scoperte o misteri racchiudono. Ricostruendo così anche il nostro rapporto di sconfinata curiosità e fascinazione verso l'infinito nel quale siamo immersi. Perché dagli oggetti più vicini a quelli più lontani viviamo in un luogo intriso di misteriosa bellezza che non ha mai smesso di affascinarci e sul quale non abbiamo mai cessato di interrogarci. Nei secoli sono cambiati i mezzi con cui abbiamo cercato di capire, ma le domande e il mistero per la sfrontata bellezza del cosmo restano intatti.
Le emozioni pervadono ogni aspetto della nostra esistenza. Ma cosa sappiamo veramente delle emozioni? Come influenzano i nostri comportamenti? Come si comunicano e propagano sui social network? Sono proprie solo delle specie umane? È possibile una relazione emotiva uomo-robot? Un viaggio attraverso le scoperte delle neuroscienze. Questo libro vuole aiutarci a comprendere le emozioni da una prospettiva specificamente neuroscientifica, che ponga in luce il ruolo dei sistemi fisiologici implicati nell'universo emotivo. Ma non solo. Punto di partenza imprescindibile quando si studiano le emozioni è che l'emozione è un'esperienza prima ancora che un processo. Un'esperienza in cui siamo coinvolti lungo l'intero corso della nostra vita. A fronte dei numerosi quesiti che i neuroscienziati si sono posti - come evolvono le emozioni, come hanno origine "nel" e "con" il nostro corpo, come si "ammalano" - uno rimane cruciale: perché le emozioni continuano a esistere? Le risposte che le neuroscienze ci forniscono parlano di empatia, intenzionalità, "mirroring" come oggetti principali con cui leggerle, scoprendo come, accanto alle nostre esperienze più intime, le emozioni siano anche un fatto eminentemente sociale e condiviso. Ma gli universi emotivi ci riservano anche dei paradossi: le emozioni "dipendono" dalla mente e dalla razionalità, piuttosto che contrapporsi ad essa.
09 Aprile 2021
Un saggio in cui l'autrice mostra l'impatto che dal 2007 (nascita del primo iPhone) a oggi ha avuto lo smartphone sulla vita di tutti, al punto da divenire uno strumento di cui non è possibile fare a meno. Ma soprattutto rivela come le ore dedicate al cellulare sono in buona parte determinate dai produttori di App e device il cui obiettivo è semplicemente l'aumento del tempo di utilizzo, perché così aumenta il loro valore. E se servizi come Netflix hanno identificato nel sonno il loro peggior competitor, chi ci pensa al nostro benessere?
Parlare alle generazioni più giovani senza distinzione di genere, per accompagnarli alla vita adulta senza giudicarli é l'obiettivo di questo saggio. Amore, sesso, scuola, bulli, sante, cattive ragazze, internet, i social: l'autrice affronta ogni argomento con una conoscenza e una passione affinate nel tempo anche grazie al suo blog “Pronto soccorso femminista”, attività che le ha permesso di entrare in contatto con un pubblico intergenerazionale, pieno di dubbi e domande.
Un libro che tiene accesa la speranza per la vita che cresce. Un saggio, a tratti intimo, che racconta i bambini - i più dotati e i meno fortunati - con la voce di chi non ne ha lasciato indietro nessuno.
Francesco Costa traccia un ritratto della nuova presidenza percorrendo le straordinarie biografie dei due protagonisti, e i momenti che hanno segnato le loro vite. Dalla campagna elettorale del 1972, con cui Joe Biden diventò il più giovane senatore degli Stati Uniti, alla vicepresidenza.
22 Aprile 2021
Come sono realmente, al di là degli stereotipi, le più chiacchierate periferie d’Italia? San Siro a Milano, l’Arcella a Padova, la Bolognina a Bologna, Tor Bella Monaca a Roma, lo Zen a Palermo: da nord a sud del Paese, un insolito viaggio per conoscere più da vicino i quartieri più stigmatizzati, e forse vitali, della nostra penisola. (Approfondimento su a6fanzine.it)
Nel cuore del Massiccio degli Écrins in Francia, un grande lupo bianco e un pastore si confrontano senza tregua, fino ai loro limiti. Jean- Marc Rochette celebra in questo libro l'alta montagna, la sua bellezza, la sua violenza; l'impegno e l'umiltà necessari per sopravvivere. Una storia dalla chiara impronta hemingwayana che racconta l'opposizione atavica tra l'Uomo e la Bestia selvaggia. Virilità, coraggio, superamento di sé, in un mondo di pura violenza dove solo il rapporto di forze fa testo. « O lui o me ». Questa è la visione del mondo che hanno Gaspard, il pastore esasperato dal massacro del suo gregge, e il suo ancestrale antagonista assetato di vendetta. Dopo una battaglia all'ultimo sangue, capiranno però di avere bisogno l'uno dell'altro e di dover trovare un compromesso per vivere insieme in questo ambiente sublime e ostile della Montagna.
22 Aprile 2021
Ha scritto Jung che le fiabe consentono di studiare meglio l'anatomia comparata della psiche, in quanto sono l'espressione più pura dei processi psichici dell'inconscio collettivo. Con questo volume Marie-Louise von Franz invita i lettori a imparare qualcosa dalla saggezza che si esprime nelle fiabe, qualcosa che sia utile oggi. Il libro si presta a una lettura immediata, vista la semplicità delle fiabe e il riscontro con le storie moderne che l'autrice racconta; ma può essere oggetto di una lettura meditata, che si soffermi sulla ricca esperienza umana contenuta nelle osservazioni psicologiche. Dagli archetipi fiabeschi prende infatti le mosse una psicologia contemporanea del femminile (della donna in primo luogo, ma anche dell'elemento femminile nell'uomo), capace di dare risposte autentiche a molte domande che l'epoca attuale si pone.
22 Aprile 2021
Quando per tutti sei arrivato alla fine, è il momento di partire a tutta velocità
Saetta McQueen è costretto a fare i conti con lo spettro del ritiro ma troverà qualcuno ad aiutarlo
Colto alla sprovvista da una nuova generazione di bolidi da corsa, il leggendario Saetta McQueen è costretto a ritirarsi dallo sport che ama. Per tornare in pista avrà bisogno dell'aiuto di Cruz Ramirez, una giovane esperta di auto da corsa con tanta voglia di vincere, e dovrà riscoprire gli insegnamenti del suo compianto mentore Hudson Hornet: il suo percorso sarà pieno di svolte inaspettate. Per dimostrare che il numero 95 possiede ancora la stoffa di un campione, Saetta dovrà gareggiare nella più grande corsa della Piston Cup.
Drac non osa ammetterlo con nessuno, tantomeno con la luce dei suoi occhi, la figlia Mavis, ma sogna un nuovo incontro con una donna, dopo tanti secoli di vedovanza. Vedendolo stressato senza intuirne il vero motivo, Mavis lo coinvolge in una lussuosa vacanza di famiglia, rigorosamente tutta mostri (più Johnny), su un'immensa nave da crociera. Il cinico Drac non salta di gioia: non c'è nulla che il suo hotel sulla terraferma abbia da invidiare a quel presuntuoso transatlantico. O forse sì...
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09 Aprile 2021
La sera del 28 febbraio del 1953, Radio Mosca diffonde in diretta il "Concerto per pianoforte e orchestra n.23" di Mozart. Toccato dall'esecuzione che ascolta nella sua dacia di Kountsevo, Joseph Stalin domanda una registrazione. Ma nessuna registrazione era prevista per quella sera. Paralizzati dalla paura, direttore e orchestra decidono di ripetere il concerto. Tutti tranne Maria Yudina, la pianista che ha perso famiglia e amici per mano del tiranno. Convinta a suon di rubli, cede, suona e accompagna il disco con un biglietto insurrezionale. L'orchestra si vede già condannata al gulag...
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Drac non osa ammetterlo con nessuno, tantomeno con la luce dei suoi occhi, la figlia Mavis, ma sogna un nuovo incontro con una donna, dopo tanti secoli di vedovanza. Vedendolo stressato senza intuirne il vero motivo, Mavis lo coinvolge in una lussuosa vacanza di famiglia, rigorosamente tutta mostri (più Johnny), su un'immensa nave da crociera. Il cinico Drac non salta di gioia: non c'è nulla che il suo hotel sulla terraferma abbia da invidiare a quel presuntuoso transatlantico. O forse sì...
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L'amicizia impossibile tra una ragazza e un leone è l'incidente narrativo che innesca un film traboccante di tenerezza.
Costretta a trasferirsi dall'Inghilterra al Sudafrica per seguire il lavoro del padre John, zoologo, Mia è una bambina insofferente e ribelle. Qualcosa però cambia quando, durante il primo Natale trascorso lontana da Londra, nell'allevamento di John nasce Charlie, un raro esemplare di leone bianco. Tra Mia e Charlie nasce subito un'amicizia fortissima che causa non poche preoccupazioni ai genitori della ragazza, convinti che il leone, una volta adulto, non saprà controllare i propri istinti predatori.
Una storia di miseria e nobiltà che oscilla fra materia e spirito e presta grande attenzione all'elemento polisensoriale
Tonino è un ladruncolo sempre in cerca del grande colpo di fortuna: che sembra finalmente arrivare quando il bottino di una rapina, per cui lui era stato relegato al ruolo di palo, finisce fortuitamente nelle sue mani. Tonino fugge con la refurtiva sui tetti di Taranto e trova rifugio in un abbaino fatiscente abitato da uno strano personaggio: Renato, che si è dato il soprannome di Cervo Nero perché si ritiene un indiano, parte di una tribù in perenne lotta contro gli yankee. Renato, come sillaba sprezzantemente Tonino, è un "mi-no-ra-to", ma è anche l'unica àncora di salvezza per il fuggitivo, che tra l'altro si è ferito malamente cadendo dall'alto di un cantiere sopraelevato. Fra i due nascerà un'intesa frutto non solo dell'emarginazione, ma anche di un'insospettabile consonanza di vedute.