La Festa della Repubblica Italiana è una giornata celebrativa nazionale italiana istituita per ricordare la nascita della Repubblica Italiana. Si festeggia ogni anno il 2 giugno, data del referendum istituzionale del 1946, con la celebrazione principale che avviene a Roma. La Festa della Repubblica Italiana è uno dei simboli patri italiani.
Il cerimoniale della manifestazione organizzata a Roma comprende la deposizione di una corona d'alloro in omaggio al Milite Ignoto all'Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica Italiana e una parata militare lungo via dei Fori Imperiali.
Il 2 giugno 1946 gli italiani furono chiamati alle urne per due scelte cruciali: quella della forma istituzionale (monarchia o repubblica) e quella dell’elezione dei membri dell’Assemblea Costituente, cui sarebbe spettato il compito di scrivere la nuova legge fondamentale dello Stato italiano. Fu inoltre la prima tornata elettorale nazionale cui parteciparono anche le donne. Rai Storia ripercorre quella storica giornata con questo esclusivo webdoc sulla Festa della Repubblica. Esso illustra anche altri momenti salienti del contesto storico di quegli anni, che del 2 giugno 1946 costituirono le premesse e videro poi le prime conseguenze. Un affascinante viaggio nel triennio 1945-1948, tra preziosi video selezionati dall’archivio Rai e contenuti esclusivi, per ripercorrere il nostro passato attraverso le nuove tecnologie.
LE FRECCE TRICOLORI
Le Frecce Tricolori, il cui nome ufficiale è 313º Gruppo Addestramento Acrobatico, è la Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) dell'Aeronautica Militare Italiana, nata nel 1961 in seguito alla decisione dell'Aeronautica stessa di creare un gruppo permanente per l'addestramento all'acrobazia aerea collettiva dei suoi piloti. Con dieci aerei (dal 1982 utilizzano come velivolo gli Aermacchi MB.339 A/PAN MLU con sede operativa presso l'aeroporto di Rivolto (UD)), di cui nove in formazione e uno solista, sono la pattuglia acrobatica più numerosa del mondo, e il loro programma di volo, comprendente una ventina di acrobazie della durata di circa mezz'ora, le ha rese famose e riconosciute come una delle migliori pattuglie aeree acrobatiche a livello internazionale, compiendo acrobazie tutto l'anno.
IL 2 GIUGNO SPIEGATO AI BAMBINI
IL 2 GIUGNO IN 3 MINUTI
LA REPUBBLICA
Se tutto sarà difficile nulla sarà impossibile, così il leader socialista Pietro Nenni, ben sintetizza il clima di sfida, sospeso tra sogno e realtà, di quel 2 giugno 1946 in cui gli italiani tornarono a far sentire la propria voce nel voto popolare tra Monarchia e Repubblica e per eleggere l'Assemblea Costituente, dopo vent'anni di dittatura fascista e cinque di guerra e distruzione fisica e morale. Il radio documentario racconta i primi sei mesi del 1946, che culminarono il 10 giugno con la proclamazione della Repubblica che vinse con 12. 717 923 (54,3%) voti contro 10 719 284 (45,7%).
Nel venticinquesimo anniversario del referendum istituzionale del 2 giugno 1946, la Rai celebrò la nascita della Repubblica Italiana rievocando quelle storiche giornate in una serie di tre documentari, ognuno dei quali diretto da un grande nome del cinema o della televisione: il maestro degli sceneggiati Sandro Bolchi, l'allora emergente Ermanno Olmi e, per il capitolo centrale, uno dei padri del Neorealismo, Vittorio De Sica, qui in una delle sue rare regie televisive.
QUALI SONO I FILM PIU' BELLI PER CELEBRARE IL 2 GIUGNO?
Vediamo insieme cosa si potrebbe trovare nelle nostre biblioteche, ma non solo: sicuramente si potrebbe partire da il filone resistenziale e in particolare da Roma città aperta (1945), Paisà (1946) e Sciuscià (1946), film realizzati proprio a ridosso del referendum istituzionale del 2 giugno 1946, su Raiplay invece si può trovare la fiction diretta da Liliana Cavani De Gasperi: L’uomo della Speranza che narra la vicenda umana e politica del grande statista.
LE FESTE DELLA REPUBBLICA
raccontate da Maurizio Ridolfi su Wikiradio
2 giugno 1947 si festeggia per la prima volta in Italia la Festa della Repubblica
- un frammento da un Notiziario Nuova Luce del giugno 1946 in cui viene descritta la manifestaziona spontanea dei cittadini romani in Piazza del Popolo dopo la comunicazione dei risultati referendari (fonte: Archivio LUCE)
- la Settimana INCOM (0061) del 5 giugno 1947 sulla prima Festa ufficiale della Repubblica (fonte: Archivio LUCE)
- un frammento dal film Una vita difficile di Dino Risi (1961)
- la parata militare per la festa del 1949 descritta nella Settimana INCOM (00299) dell'8 giugno 1949 (fonte: Archivio LUCE)
- la Settimana INCOM (0061) del 5 giugno 1947 (fonte: Archivio LUCE)
- i sindaci d'Italia per la prima volta nei Giardini del Quirinale, da Settimana INCOM (00300) del 9 giugno 1949 (fonte: Archivio LUCE)
- radiocronaca di una parata alternativa antimilitarista promossa dalla Lega per il disarmo unilaterale di Roma il 3 giugno 1984 (fonte: Archivio di Radio Radicale)
IL VOTO ALLE DONNE
Il suffragio femminile sarà esplicitamente considerato un diritto con la Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna, adottata dalle Nazioni Unite nel 1979 e sottoscritta da 189 nazioni. Il primo passo per il voto alle donne viene fatto in Nuova Zelanda nel 1893, poi nel 1907 in Finlandia e nel 1917 in Russia. Per il Regno Unito bisognerà aspettare il 1928. Nel 1932 il suffragio femminile arriva in Brasile, nel 1934 in Turchia e nel 1944 in Francia. In Cina e India nel 1949, in Messico nel 1953. In Italia le donne furono considerate cittadine al pari degli uomini solo alla fine della Seconda guerra mondiale, il 10 marzo del 1946. La loro prima occasione di voto non fu il referendum del 2 giugno 1946 per scegliere tra monarchia e repubblica, come pensano in molti, bensì le amministrative di qualche mese prima, quando le donne risposero in massa e l’affluenza superò l’89 per cento. Circa 2 mila candidate vennero anche elette nei consigli comunali, la maggioranza nelle liste di sinistra. La stessa partecipazione ci fu per il referendum del 2 giugno. Per un approfondimento vai su: ilpost.it
Su Wikiradio: Le donne della Repubblica
- Frammento di un intervista a Nadia Spano, membro dell'Assemblea costituente italiana e deputato del Partito comunista italiano
- Frammento di un intervista a Laura Lombardo, insegnante, partigiana e politica italiana
- Frammento di un’intervista a Giovanna Marturano, partigiana, esponente di rilievo del movimento femminista
Le ragazze del '46 sono quelle che appena maggiorenni, votarono il 2 giugno 1946 al referendum istituzionale per scegliere tra monarchia e repubblica. Le più giovani elettrici di quella storica consultazione, oggi ormai 90enni. Ogni intervista propone una donna che all'epoca aveva meno di 25 anni e che oggi vuole restituirci il suo ricordo e la sua testimonianza.
LA PARTIGIANA TERESA VERGALLI INSEGNA ALLE DONNE COME SI VOTA
L'ex partigiana Teresa Vergalli, anni 93, fu una delle ragazze che nella campagna emiliana organizzò i corsi per insegnare alle donne a votare. In questa intervista ci racconta le loro emozioni, la paura di sbagliare, la rivoluzione culturale rappresentata da quella giornata. E il legame profondo tra la guerra partigiana, il sogno della democrazia e i diritti delle donne.