Rappresentazione artistica di un asteroide prossimo a cadere sulla Terra (Illustrazione Pixabay)

IMPATTI  ASTEROIDALI:  COME  EVITARLI?


Il 15 febbraio 2013 un asteroide di 17 metri, penetrando nella nostra atmosfera, esplose sui cieli della città russa di Chelyabinsk. L’onda d’urto mandò in frantumi migliaia di finestre e le schegge di vetro ferirono più di 1.600 persone. Mai come quel giorno si comprese quanto fosse urgente individuare il più alto numero possibile di NEA, i Near Earth Asteroids: oggi quel numero è quintuplicato rispetto al 2013. Non solo: nel 2022 la NASA ha effettuato, con esito positivo, il primo test di modifica della traiettoria di un piccolo asteroide, facendo schiantare una sonda contro una roccia spaziale di 163 metri di diametro. In questa attività si discute perché alcuni NEA rappresentino un pericolo per noi e si portano in mostra alcuni campioni che raccontano gli effetti dirompenti degli impatti cosmici sul nostro pianeta: dai frammenti dell'asteroide di Chelyabinsk caduti a terra, alle schegge di vetro generate dall'onda d'urto; dalle meteoriti correlate ad alcuni dei crateri da impatto presenti sulla Terra, ad alcune "impattiti", rocce terrestri che sono state profondamente alterate da collisioni asteroidali. 

 

L'asteroide di Chelyabinsk si è frammentato in migliaia di pezzi quando è esploso incontrando gli strati più bassi e più densi dell'atmosfera terrestre. Qui ne vediamo un esemplare, ricoperto da una bella crosta di fusione nera (collezione didattica Progetto Theia / foto Vitaly Gubin, cubo 1 cm di lato) .

Tra i pezzi più interessanti che si potranno osservare in questa attività ci sono alcune schegge di vetro: provengono dalle finestre andate in frantumi per l’onda d’urto generata dell'asteroide esploso sulla città russa di Chelyabinsk il 15 febbraio 2013 (collezione didattica Progetto Theia / foto Zsolt Kerensky, http://meteorites.eurodome.hu/).

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