Il social network è un servizio di rete sociale nonché una piattaforma web che consente la comunicazione fra rete e utenti. Attraverso questa comunicazione si possono scambiare informazioni, messaggi, contenuti e tanto altro attraverso vari canali. Per la maggior parte si tratta di piattaforme gratuite che non necessitano un pagamento per essere utilizzate.
Usare un social network ti permette di soddisfare delle esigenze: stringere rapporti amichevoli, condividere esperienze o abilità e anche avere opportunità lavorative. Al giorno d’oggi infatti il lavoro sui social networks sta letteralmente prendendo piede nella vita comune. Sentiamo parlare molto spesso di influencer o fashion blogger che fanno della loro immagine un guadagno.
Insomma un social network può rivelarsi un’opportunità, un gioco o un punto di svolta. Ma non deve passare inosservato il fatto che l’uso dei social può anche essere distruttivo.
WhatsApp è un’applicazione di messaggistica istantanea lanciata per la prima volta nel 2009. Whatsapp è un servizio di messaggistica istantanea multi-piattaforma che consente a tutti gli utenti che utilizzano il servizio di inviare e ricevere messaggi di testo, messaggi vocali, fotografie e video, pubblicare storie, condividere la posizione e contatti in maniera facile e veloce.
YouTube è una piattaforma social che consente di caricare e condividere video online. Si tratta di una grande struttura per fare content marketing, un tool impossibile da ignorare anche per chi fa blogging. Se vuoi lavorare con i video questa è la strada da seguire. Ecco cos’è YouTube oggi: la principale piattaforma dove pubblicare video di qualsiasi tipo, lunghi o brevi. Anche dirette.
Instagram è un social media di condivisione di foto e video che ha rivoluzionato il modo di fare comunicazione.
Instagram, infatti, ci ha insegnato che un’immagine vale più di mille parole.
Lanciato il 6 ottobre del 2010 da Kevin Systrom e Mike Krieger, Instagram nasce come un social network esclusivamente fotografico.
Nel giro di pochissimi anni il bacino di utenza cresce a tal punto da diventare appetibile agli occhi del buon Mark Zuckerberg, il papà di Facebook, che nel 2012 decide di acquistare Instagram per la modica cifra di circa 1 miliardo di dollari.
Facebook è un social network pensato per “connettere” persone mediante post personali, condividendo informazioni, notizie o contenuti audiovisivi. L’idea è quella di stabilire un contatto con persone vicine a noi come amici e familiari, ex compagni di scuola o persone che hanno interessi simili ai nostri.
Attualmente, conta circa 2,4 miliardi di utenti in tutto il mondo, sperimentando una crescita esponenziale quasi sin dalla nascita. L’unico aspetto negativo è dato dalle preoccupazioni per la privacy degli utenti, cosa per cui la piattaforma viene criticata quotidianamente e che fa sì che alcuni si chiedano se il suo utilizzo sia sicuro.
Twitch è una delle piattaforme di streaming video più popolari al mondo. Tuttavia, a differenza di altri siti, come ad esempio YouTube, qui a farla da padroni sono i contenuti in diretta, i live streaming, dove i personaggi che popolano la piattaforma mostrano contenuti principalmente attinenti ai videogiochi. Nel corso del tempo, però, i suoi contenuti si sono espansi a dismisura ed è possibile trovare canali dedicati agli argomenti più disparati: dal cinema ai fumetti, dall'attualità alla filosofia, passando per la psicologia, il fai da te e molto altro ancora.
TikTok è un'app che arriva dalla Cina e creata Zhang Yiming nel settembre del 2016.
È nata come una piattaforma di video musicali amatoriali, ma ha poi allargato il suo bacino a tutti i tipi di video brevi. L'app consente agli utenti di guardare clip musicali, creare brevi clip fino a un massimo di 60 secondi, ma soprattutto di modificare e aggiungere un gran numero di effetti speciali a piacere in modo molto semplice.
Il cyber bullismo è la manifestazione in Rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo. Quest'ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico. Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chatt rooms, istant messaging, siti web, telefonate)
Ogni giorno nel mondo 175.000 bambini e ragazzi si connettono per la prima volta nella loro vita a Internet: in media, uno ogni mezzo secondo.
Globalmente, un utente su tre è minorenne: il gruppo di età di gran lunga più connesso, con un tasso di presenza online del 71% rispetto al 48% della popolazione totale.
Internet può essere un posto pericoloso per bambini e teenager. I rischi che si corrono possono essere terribili, che si tratti di "predatori cibernetici" o post pubblicati sui social media di cui potrebbero pentirsi in seguito. Può accadere anche che i bambini espongano involontariamente la propria famiglia ai rischi della rete, per esempio effettuando per sbaglio il download di un malware in grado di dare ai cybercriminali accesso a dati relativi al conto corrente bancario dei genitori o altre informazioni sensibili.
7 principali rischi che corrono i bambini navigando su internet:
Cyberbullismo: Secondo uno studio, il 90% dei teenager attivi sui social media ha ignorato atti di bullismo di cui sono stati testimoni, mentre un terzo è stato esso stesso vittima di cyberbullismo.
Predatori Cibernetici: Maniaci sessuali o di altra natura possono perseguitare i bambini sulla rete, approfittando della loro innocenza, abusando della loro fiducia, e, magari, ottenendo un pericoloso incontro faccia a faccia.
Pubblicazione di informazioni private: Poiché i bambini alla loro età non sono in grado di capire quali sono i limiti sociali, può accadere che pubblichino online, per esempio sui propri profili social, informazioni personali che non dovrebbero essere rese pubbliche.
Phishing: Phishing è il termine utilizzato dai professionisti della cybersecurity per riferirsi all'utilizzo di e-mail che tentano di indurre l'utente a fare clic su collegamenti o allegati nocivi attraverso frasi
Essere vittima di una truffa : è possibile che siano vittima di una truffa con la quale si offrono cose di loro gradimento, per esempio l'accesso gratuito ai giochi online.
Fare il download di malware senza volere : Il malware è un software informatico che viene installato senza che la vittima ne sia a conoscenza o che ne abbia dato l'autorizzazione, eseguendo sul computer azioni dannose.
post che dovrebbero avere delle ripercussioni in futuro: Internet non dispone del tasto per l'eliminazione: tutto ciò che il proprio bambino pubblica online è quasi impossibile da rimuovere in un secondo momento.
È un docufilm diretto da Jeff Orlowski e scritto dallo stesso Orlowski insieme a Davis Coombe e Vickie Curtis. Presentato il 26 gennaio 2020 al Sundance Film Festival è stato poi distribuito da Netflix negli Stati Uniti il 9 settembre 2020.
Il film esamina la diffusione dei social media e il danno che essi causano alla società, concentrandosi particolarmente sullo sfruttamento e sulla manipolazione degli utenti, attraverso l'utilizzo di tecniche come il data mining e la vendita dei dati personali.
Nel documentario vengono intervistati diversi ex dipendenti di alcune grandi multinazionali della Silicon Valley, mentre in sottofondo viene presentato l'elenco degli effetti negativi dei social. Nelle interviste vengono esaminate le diverse problematiche relative ai social media, mentre nella parte d'invenzione viene spiegata la funzione principale dei social media.
Nel film, si afferma in modo sbrigativo e superficiale, che anche l'espansione nelle nostre vite sui social, non ha soltanto lati negativi, ma anche lati benefici
Il dilemma di cui si parla fa riferimento sia alle implicazioni etiche e sociali dell'utilizzo della tecnologia e della sovrapproduzione di disinformazione, sia ad una interessante disquisizione su come i social media mettano in atto una 'manipolazione' dell'individuo con lo scopo di generare profitti.
si parla pure di come l'utilizzo dei social possa influenzare lo stato d'animo di una persona che possono andare in depressione o addirittura ad arrivare al suicidio.
si parla anche di algoritmi presenti nei vari social per far restar l'utente di più all'utilizzo del social. Un esempio puo essere You Tube oppure Tik Tok.