News e curiosità
I nostri prossimi " martedì all’Alliance Française " in Via Silvio Pellico 11-Cuneo
-14 gennaio 2025 con orario 18:00-19:30 sul tema dell’”Acquedotto di Cuneo: storia e struttura ”
-4 febbraio 2025, con orario 18:00-19:30 sul tema la “Est/Ovest e Movicentro”
- 18 febbraio 2025 con orario 18:00-19:30 sul tema “Social network : rischi e vantaggi” .
Necessaria la prenotazione all'indirizzo mail: info.nuovocorsogiolitti@gmail.com
Una nota di ringraziamento per il Natale in Corso Giolitti
Evento del 25 Novembre 2024 presso il Cinema Fiamma


Corso Giolitti e Viadotto Soleri: articolo su "La Stampa " di Cuneo

Un ringraziamento speciale da parte dell'Associazione "Nuovo Corso Giolitti" e dei partecipanti a Giovanni Cerutti per la competenza e passione che ci ha trasmesso nelle passeggiate del 18, 19 e 25 ottobre 2024 nella storia ed architettura razionalista a Cuneo della prima metà del Novecento.
Abbiamo svolto l'edizione straordinaria del 25.10.2024 della passeggiata, in compagnia di Giovanni Cerutti, alla scoperta della storia ed architettura razionalista della prima metà del Novecento nel quartiere Cuneo Centro



Tour nello stile "Liberty" a Cuneo
E’ stato molto entusiasmante il breve tour sugli edifici liberty di Cuneo organizzato ieri 19 agosto 2024 dalla nostra Associazione.
Partendo da Piazza Galimberti, la nostra associata esperta di architettura civile, Paola Arneodo, ci ha fatto da guida .
Abbiamo così iniziato con la storia della progettazione della Piazza e di Corso Nizza e della collocazione della statua di Barbaroux, che ha contribuito a fare di Cuneo sede di Vescovado .
Proseguendo su Viale degli Angeli lo sguardo è andato sugli edifici in stile così detto “Liberty“(che prende il nome dai magazzini inglesi che vendevano oggetti artistici di questo periodo) ma che sono definibili dell’Art Nouveau, nata in Belgio tra la fine del 1800 ed i primi anni del ‘900.
Il tuffo nel Liberty ci ha portato a conoscere, a partire dal Rondò Garibaldi, l’uso attento e gentile a Cuneo di questa tecnica architettonica con Edifici che si lasciano ammirare per la grazia che li contraddistingue.
Il tour è continuato su Via Monsignor Peano, religioso a cui si devono molte importanti opere architettoniche a Cuneo, che ci ha lasciato, nella zona così detta degli “orti di Peano “ (attuale Via M.Peano e dintorni) 4 palazzine Liberty da ammirare. Abbiamo scoperto che una quinta palazzina è stata abbattuta, interrompendo la continuità di una facciata che sarebbe stata oggi tutta in questo prestigioso stile una ricchezza architettonica.
Una puntata in Via Sebastiano Grandis n.2 ci ha fatto scoprire una bellissima palazzina progettata dal Geom.Galliano che anche nella facciata riproduce il fogliamo delicato del Liberty.
Scopriamo sempre di più che nella nostra città ci sono delle perle nascoste di architettura civile che testimoniano come Cuneo abbia saputo assorbire ed interpretare passaggi storici rilevanti, sempre con uno stile sobrio e moderato.
Flavia Pellegrino- Presidente
La linea ferroviaria con la Francia diventò realtà grazie alla forte determinazione del territorio
Giovanni Giolitti e quei cuneesi che vollero la Cuneo-Nizza

La Fontana e il Faro della stazione di Cuneo articolo pubblicato su"La stampa di Cuneo il 13 marzo 2024"
La Fontana e il Faro della stazione di Cuneo per la Soprintendenza sono beni da tutelare
Quel gioiello di famiglia in fondo a corso Giolitti
Flavia Pellegrino
Paola Arneodo cuneo
Quanti di noi sanno che la Fontana ed il Faro della Stazione di Cuneo sono ricompresi nell'elenco dei beni con vincoli monumentali e, per questa ragione sono ritenuti dallaSoprintendenza beni «prestigiosi» da tutelare?
Sì, proprio di fronte alla Stazione, al fondo di corso Giolitti: è lì che Cuneo ha un gioiello di famiglia.
Vogliamo ricordare chi ci ha consegnato questo bene da custodire e valorizzare.
Il faro è stato studiato e progettato dall'allora ingegnere capo dell'Ufficio tecnico del Comune di Cuneo, Cesare Vinaj, che lo volle come unica fonte illuminante del piazzale della stazione,in contrasto al progetto iniziale, voluto dal federale Antonio Bonino, che prevedeva lapresenza di più fari, con il conseguente abbattimento delle piante del parco di recentepiantumazione. Così si presentava il piazzale della stazione durante i giorni di costruzione delfaro.
Nella realizzazione l'ingegnere andò oltre alla progettazione ed esecuzione di un'illuminazione per la piazza della stazione, anche questa ultimata nello stesso anno, 1937.
Egli, infatti, considerato che le aree circostanti erano completamente libere da costruzioni, si propose con il progetto di rendere più vivo l'ambiente, realizzando un'opera monumentale chedesse un nuovo stile alla piazza. Il suo proposito, come vediamo dall'odierno vincolomonumentale, è stato raggiunto.
Il faro rappresenta una importante e singolare opera di ingegneria: raggiunge l'altezza massima di 55,15 metri ed è un'antenna telescopica cava alla sommità della quale è collocato il globo d'illuminazione. Dal sotterraneo è possibile raggiungere all'estremità superiore il faro,salendo all'interno dell'antenna per mezzo di una scala alla marinara di 200 gradini.
L'ing. Vinaj si concentrò su vari dettagli tecnici, oltre a quello del puro obiettivo di illuminare la piazza della stazione, curando anche l'impatto ambientale e progettando lui stesso la fonte luminosa che fece eseguire dagli elettricisti del Comune.
Per non abbagliare l'occhio del passante, il globo luminoso, collocato a 54 m di altezza, è a forma di tronco di piramide rovesciato e iraggi luminosi si diramano con una inclinazione di 20°.
È stato realizzato nell'anno 1937 in soli 80 giorni (dal 20 agosto al successivo 8 novembre) da ditte di Cuneo e inaugurato con unasolenne cerimonia insieme alla nuova stazione, alla presenza dell'allora ministro delle Comunicazioni Stefano Benni.
Alla sua base è stata realizzata, su volontà dell'Amministrazione comunale, la Fontana a vasca ottagonale, ultimata nel 1938.
Le pompe installate spingono 160 litri di acqua al minuto che a esse incessantemente ritornano verso la luce del sole o sotto quella più suggestiva del faro.
Nell'area verde in cui si trovano il faro e la fontana, fu collocato nel 1913 un busto in bronzo di Giovanni Giolitti, al quale nel 1952 è stato intitolato il Corso.
Il faro di Cuneo deve guidarci e ricordarci quanto la bellezza di un luogo è immutabile anche se può essere vista da diverse angolazioni e il faro sta lì, da sempre guarda il grande corso Giolitti e le strade che portano alle maestose montagne cuneesi che tolgono il fiato conla loro bellezza.
La Resistenza nella storia di Corso Giolitti

OPERE FINANZIATE CON I FONDI PNRR NELLA ZONA DI CORSO GIOLITTI E DINTORNI
