Villa Trento Carli a Costozza di Longare

Ricerche d'archivio, documenti inediti, nuove interpretazioni


a cura di Luca Trevisan


Cierre edizioni

Sommacampagna 2024


120 pp.

ISBN 9788855202718


Il recente rinvenimento presso la Biblioteca civica Bertoliana di Vicenza di un incartamento del perduto Archivio della famiglia Morlini Trento contenente fogli progettuali, schizzi, disegni, lettere e conteggi per pagamenti relativi a lavori svolti per una fabbrica di Costozza, ha permesso di gettare luce su una delle ville più interessanti, enigmatiche e per certi versi problematiche del Vicentino in età moderna. 


A lungo creduta opera dell’architetto Antonio Pizzocaro dalla maggior parte della critica e riferita al 1645 circa, la villa Trento oggi Carli era stata avvicinata alla bottega degli Albanese da Luca Trevisan, curatore del presente libro, già nella sua monografia dedicata al Pizzocaro (2009). Ora, il ritrovamento dei documenti archivistici di cui sopra ha non solo permesso di confermare la paternità della villa a Giambattista Albanese (alla cui morte nel 1630 dovette succedergli nella direzione del cantiere il fratello minore Girolamo, cui si ritiene sia da ascrivere il completamento della fabbrica), ma anche di anticipare l’inizio dei lavori ai primi anni Venti del Seicento. 


L’individuazione, altresì, fra le carte del nome dell’architetto Ottavio Revese Bruti, qui convocato per la definizione e le relative indicazioni in merito all’impianto del giardino all’italiana, permette di registrare nella dimora Trento di Costozza il coinvolgimento di alcuni tra i migliori protagonisti nel campo dell’architettura di villa di quella proficua stagione e di riconoscere nella fabbrica – a quarant’anni dalla scomparsa di Andrea Palladio (1580) e a pochi anni dalla morte di Vincenzo Scamozzi (1616) – un autentico laboratorio della prima età post palladiana. 


Il volume si apre con un saggio di Gino Panizzoni dedicato alla famiglia Morlini Trento e al suo insediamento a Costozza, dove andò progressivamente consolidando il proprio ruolo egemone nel corso dei secoli, costruendo diverse dimore nobiliari ricche di ogni comfort: da sontuose decorazioni a veri e propri impianti di climatizzazione ante litteram (i rinomati “ventidotti”). Segue quindi il saggio di Luca Trevisan espressamente incentrato sugli aspetti architettonici riguardanti la villa nella sua fase progettuale e di edificazione, con particolare riferimento alle vicende della prima metà del Seicento. Chiude infine il volume l’Appendice documentaria, contenente la trascrizione delle carte del fascicolo Trento.


https://edizioni.cierrenet.it/volumi/villa-trento-carli-a-costozza-di-longare/


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