n. 1 MARZO / APRILE 2019

Prof. Pietro RotoloDirigente Scolastico Istituto Lentini-Einstein

Applaudo la vostra fatica

Pietro Rotolo D.S. I.S.I.S.S. "Lentini - Einstein" - Mottola (TA)

Finalmente torniamo a parlarci, a scambiarci conoscenze e opinioni mediante il giornale della nostra scuola. Sarà uno strumento fruibile da tutti gli studenti, dai docenti e da tutto il personale scolastico che vorrà dare un proprio contributo alla formazione dei ragazzi e delle ragazze, che frequentano consapevolmente le aule dell’Istituto “Lentini-Einstein”. Credo di poter affermare, in modo condiviso, che la scrittura è un prodotto sociale e socializzante, che favorisce la maturazione della capacità critica, della capacità di scambio delle proprie opinioni al di fuori dell’ansia della valutazione immediata del docente. In questa meravigliosa epoca, in cui tutti scrivono milioni di brevi messaggi ogni minuto, mediante il proprio smartphone, tentiamo di sollecitare tanti studenti e tante studentesse a scrivere testi lunghi, meditati, ponderati, pieni di riflessioni e di comunicazioni interessanti. Auspico un giornale letto e scritto da tutti gli studenti e le studentesse, dai docenti e dal personale scolastico, ma anche dai genitori, che spesso sanno poco di tutti noi e pochissimo ci dicono.

Voglio leggere un giornale che faccia desiderare con ansia “il prossimo numero”.

Perdonatemi se vi chiedo tanto impegno e fatica. Ecco, sarà proprio lo sforzo della vostra volontà che voglio incoraggiare e applaudire. Intanto ringrazio particolarmente tutti i docenti di Italiano e di Grafica per la straordinaria collaborazione prestata e che presteranno nei prossimi mesi e anni. Ringrazio tutti gli studenti e le studentesse che si sono impegnati in questo primo numero avviando un processo di comunicazione permanente, non cancellabile dopo pochi minuti. Ringrazio tutti i docenti che ne favoriranno lo sviluppo, in particolare le prof.sse Angela Aloia e Rosanna Calavita che, con tanta passione ed entusiasmo hanno assunto la responsabilità di Art Director e di Collaboratore di redazione .

Nel ringraziare i docenti, torna, nei miei pensieri, il ricordo del prof. Vito Bufano, recentemente scomparso. Con lui, grazie alla sua disponibilità e al suo sostegno, si progettava la realizzazione del nostro giornale. Se, da oggi, possiamo dare corpo a questo progetto, sento di doverlo ringraziare profondamente.

Forza ragazzi e ragazze! Caricatevi di entusiasmo. Le vostre idee, i vostri argomenti potranno circolare nel nostro piccolo territorio, in Italia e in Europa. Vi applaudo ancora.

La Tristezza - Giorgio Del Solewww. giorgiodelsole.it

Caro Prof.

Bianco Marica Grottola Maria Medea Giuliano

e Tagliente Carmen - V A GC - Istituto Tecnico "Lentini"

Lei per noi è stato come un padre, ci teneva al nostro successo, alla nostra educazione, alla nostra felicità, per raggiungere un obiettivo: quello di renderci persone migliori. In questi anni trascorsi insieme ci ha lasciato il ricordo delle sue parole, come quelle di conforto che ci rivolgeva tutte le mattine prima di andare in laboratorio: coraggio, su, coraggio! Come quando prendeva le nostre difese davanti agli altri professori, dicendo: “qual è u' problem”… o quando ironicamente ci richiamava per rimproverarci delle mancate giustifiche, della scarsa attenzione in classe e delle numerose assenze. Ma la cosa più bella è che lo faceva con il cuore e con il sorriso sul volto, trasmettendo un clima di serenità anche nelle situazioni difficili. Adesso però qualcosa è cambiato per sempre. Non potrà più tutelare, amare e accogliere affettuosamente nella nostra scuola tutti gli alunni che nessun’altra sede avrebbe mai accolto. Perché lei solo sapeva far emergere, dal peggio, il meglio di una persona. Oggi le scriviamo questa lettera a malincuore, perché avremmo voluto che lei ci fosse ancora per dirle quanto per noi è stata, è e sarà per sempre importante. Resterà nei nostri cuori.

Un bacio prof.

CRONACA

Sede del Liceo Scientifico A. Einstein - Mottola (TA)https://www.viviwebtv.it

Tratta dahttps://it.geosnews.com

Un furto nella notte al Liceo A. Einstein

Palma Semeraro 2 B L - Liceo "Einstein"

Sabato 16 Marzo 2019, come tutti sappiamo, appena arrivati davanti il cancello della scuola, ci hanno vietato di entrare dicendoci che nella notte erano entrati alcuni individui, rompendo porte e finestre, per rubare. I ladri (evidentemente informati sul sistema di allarme della scuola) si sono introdotti dalle finestre e hanno trafugato 9 computer portatili, oltre ad aver causato numerosi danni alla struttura. Tra i portatili rubati c’era anche quello della vicepresidenza, contenente documenti importanti per l'ordinaria gestione dell'intero Istituto.

Ascoltando le conversazioni tra i professori ed il resto del personale della scuola, abbiamo capito che i danni comprendono una porta ed altre 11 finestre rotte. Fortunatamente i furfanti non sono riusciti a rubare tutti i computer, solamente quelli del piano terra, come quelli della sala professori, ma resta comunque un’azione incomprensibile. Quello che tutti ci stiamo chiedendo è: chi è stato a provocare questi danni alla scuola? Ma soprattutto, perché compiere un simile gesto? Forse per attirare attenzione? Oppure può essere stato anche un semplice gesto dettato dalla noia? Per soldi?

Si pensa che l’autore del furto sia stato più di uno, perché non è possibile che una sola persona abbia potuto trasportare ben 9 computer: ci sarebbero volute più persone. Qualsiasi siano le motivazioni non ve ne saranno mai di valide. Neanche il valore economico di tale refurtiva giustifica il rischio di essere sorpresi e arrestati.

Non sappiamo ancora se e come verranno ripagati i danni arrecati al nostro liceo, né tantomeno sappiamo quando verranno acquistati dei nuovi computer da poter utilizzare nelle ore di lezione, nonché quelli nella sala docenti. L’unica cosa certa è che sarà difficile porre rimedio ai disagi nel consueto svolgimento delle lezioni.

Illustrazione a cura di Maddalena Aloisio V C - Liceo Scientifico

(L’8) Lotto non solo in Marzo!

Maria Domenica Colucci 5 C - Liceo "Einstein"

L’8 marzo si celebra usualmente la Giornata internazionale della donna, una ricorrenza che dovrebbe essere celebrata ogni giorno per ricordarci che la donna ha acquisito dei diritti imprescindibili nel tempo ma, purtroppo, persino nella nostra società, questi non vengono ancora pienamente rispettati. Contrariamente a quanto si pensi, viviamo un contesto sociale che all’apparenza progredisce, ma che in realtà prosegue nel senso opposto e quotidianamente la cronaca può confermarcelo. Soltanto nel corso dello scorso anno in Italia, è stato registrato in media un femminicidio ogni 72 ore. I casi nel 2018 sono stati 106: il 38% circa degli omicidi totali commessi nel nostro Paese. Sono molti, poi, i casi in cui le donne, dopo aver sporto regolare denuncia, non sono state adeguatamente ascoltate e non hanno ottenuto la protezione a loro dovuta. I diritti delle donne sono sempre stati, in qualche modo, calpestati troppo facilmente, nonostante la storia ci dica che il suffragio universale femminile in Italia ebbe inizio nel 1945, anno che avrebbe dovuto sancire non solo il loro diritto al voto, ma anche numerose speranze e l’inizio di pari diritti e doveri, ampliati nel tempo come nel caso del diritto al divorzio o del diritto all’aborto. Quest’anno l’emancipazione femminile ha dipinto di rosa le strade di Milano: migliaia di manifestanti hanno sfilato in un corteo contro gli atti di violenza sulle donne, che in ogni ambito della vita sono ancora preoccupanti. Si pensi, infatti, alla scarsa presenza della donna in molti libri di testo nelle scuole, al loro diritto di aborto che tutt’oggi è ancora ostacolato nella maggior parte dei casi ed infine il loro essere oggetto di molestie e ricatti anche sul posto di lavoro. Queste discriminazioni devono necessariamente aver fine!

Tratta da "Non basta dire no alla violenza sulle donne per la parità di genere serve una mobilitazione sociale"http://www.cislscuola.it/index.php?id=2872&tx_ttnews%5Btt_news%5D=30181&cHash=9101b74268e0ff9384dc161889d1498a

"No alla violenza sulle donne": #nonènormalechesianormale

Francesca Recchia 2 B - Liceo "Einstein"

“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale della società.” (Rita Levi Montalcini)

Uno dei temi più attuali in questo periodo è la violenza sulle donne. Purtroppo esiste da millenni ma solo ora emerge dopo numerosi fatti di cronaca. Per secoli questi avvenimenti sono stati nascosti e giustificati. Pensiamo alle donne che nel Medioevo non potevano litigare con i mariti perché venivano condannate, donne costrette alla sottomissione, donne accusate di stregoneria solo perché esprimevano i loro pensieri. L’uomo si è sempre sentito superiore e proprio per questo tante donne hanno lottato per ottenere l’uguaglianza dei diritti. Anche la nostra Costituzione sancisce questo principio. La Giornata della donna, che abbiamo da poco celebrato nasce da continue ribellioni e da avvenimenti disastrosi in cui morirono molte donne. Però, nonostante questo, ci sono attualmente donne sottomesse che ogni giorno subiscono violenze sia fisiche, che verbali. Vivono sperando che la situazione possa cambiare, ma l’attesa diventa morte ! Chi alza le mani, chi offende, chi costringe non ama. Solo “piccoli” uomini usano la violenza per sentirsi grandi. In Italia ogni tre giorni viene uccisa una donna dal marito o dall’ex-fidanzato. Le donne però, dal canto loro, non si allontanano subito dagli uomini che le aggrediscono, perché credono di essere esse stesse il problema, cercando di trovare scuse per giustificare i lividi.

L’amore non è farsi del male, ma condividere. L’amore non è un’offesa o un pugno, ma una carezza. L’amore non ti umilia, non ti picchia e non ti minaccia. L’amore ti migliora la vita e non te la distrugge. È il miglior antidoto e non il veleno stesso. Bisogna trovare il coraggio di parlarne e di denunciare. È un lungo cammino di lotta per ottenere il rispetto, la dignità e la libertà.

Basta rimanere in silenzio!

La vita è un dono inestimabile e non va sprecata subendo violenza. Le donne sono esseri speciali. Le donne hanno fatto tanto nel passato per avere dei diritti, per essere messe alla pari degli uomini e noi dobbiamo portare avanti tutto questo.

Poster "Scuola amica dei diritti umani" - Regione Laziohttp://regioni.amnesty.it/lazio
Foto di Silvia Romanohttps://www.askanews.it

La violazione dei diritti umani

Miriana Portararo 5 B SSS - Istituto Professionale "Lentini"

La storia dei diritti umani è costellata di momenti importanti a partire dalla Magna Charta Libertatum inglese, passando per la rivoluzione americana prima e quella francese poi; fino ad arrivare alla Seconda Guerra Mondiale, quando l’uomo smise semplicemente di essere considerato un uomo, di avere una propria identità e dignità.

A causa dell’intransigente follia nazista, gli Ebrei, in particolare, furono calpestati nel loro cuore, nei loro sentimenti e nei pensieri, furono privati di ogni diritto, anche quello di essere “uomo” come cita Primo Levi nella sua toccante poesia. Ma il cuore, la forza del pensiero, quella sfera della personalità che corrisponde ai sogni, alle aspettative e alle speranze, tutto ciò nessuno lo può strappare o annullare.

Non sono riusciti a farlo i nazisti attraverso l’Olocausto, non lo permette la legge oggi che tutela e valorizza i diritti umani.

Nello specifico, essa afferma che gli uomini nascono liberi e tali devono restare, nel pieno rispetto di se stessi e degli altri, senza dover mai subire nessuna forma di tortura o violenza né ovviamente rivolgerla agli altri. Ma più di tutto, è fondamentale la libertà di pensiero e tale libertà deve essere alimentata con solida istruzione e formazione morale.

La Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo approvata il 10 dicembre 1948 dalle Nazioni Unite proclama solennemente il valore e la dignità della persona umana e sancisce al tempo stesso la inalienabilità degli universali diritti etico-civili. La storia dell’ultimo cinquantennio però testimonia eventi del tutto diversi, che hanno segnato non poche violazioni di questi principi.

Nonostante non ci sia ancora la consapevolezza che gli esseri umani debbano convivere armoniosamente insieme, i diritti umani devono essere rispettati ma non perché esistono leggi universali che li regolano, bensì perché la libertà e la dignità di un essere umano devono essere salvaguardate e custodite ad ogni costo. Purtroppo però le ingiustizie, le costrizioni e le violenze sono sotto gli occhi di tutti, dalla Siria alla Libia, da quelle regioni africane martoriate da guerre civili, fino ai luoghi in cui vengono sfruttati i bambini e la gente viene perseguitata per motivi religiosi.

Un uomo libero dovrebbe poter vivere sviluppando e utilizzando le proprie qualità e attitudini per soddisfare le proprie esigenze naturali e le proprie aspirazioni spirituali. Dovrebbe vivere una vita senza ingiustizie in una prospettiva di crescita evolutiva sotto tutti i punti di vista. Fu questo il motivo che spinse a firmare a Parigi la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo e del cittadino, che si basava su principi fondamentali: diritti della persona (diritto di eguaglianza, diritto alla vita, diritto alla libertà e alla sicurezza); diritti che spettano all'individuo nei suoi rapporti con i gruppi sociali ai quali partecipa (diritto alla riservatezza della vita familiare e diritto di sposarsi, diritto di mobilità all'interno dello Stato nazionale o all'esterno, diritto ad avere una nazionalità, diritto di proprietà, libertà religiosa); diritti politici che si esercitano per contribuire a formare gli organi statali o per partecipare alla loro attività (libertà di pensiero e di riunione, diritto di elettorato attivo e passivo, diritto di accesso al governo e all'amministrazione pubblica); diritti che si esercitano nel campo economico e sociale, ossia nella sfera dei rapporti di lavoro e di produzione e in quella dell’educazione (diritto al lavoro e ad un’equa retribuzione, diritto al riposo, diritto all'assistenza sanitaria, ecc.).

Con l’articolo 3, la Costituzione Italiana afferma:

“Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona”; con l’articolo 4: “Nessuno sarà tenuto in stato di schiavitù o servitù, la schiavitù e il commercio degli schiavi saranno proibiti in tutte le loro forme; l’articolo 5 invece afferma che “Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura, trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti”. Tutto questo ancora non trova concreta attuazione, perché ancora oggi, anche nel nostro Paese veniamo a conoscenza di gravi violazioni, quali i femminicidi, e innumerevoli azioni criminose o episodi di razzismo e antisemitismo..

A distanza di cinquant'anni dalla sua approvazione, è opinione di Amnesty International, impegnata dal 1961 nella difesa e nella promozione dei diritti umani, che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sia ancora per lo più ignorata e disattesa nella gran parte dei Paesi del mondo e persino nel nostro. E’ recente il caso della nostra giovane cooperante italiana, Silvia Romano, rapita in Kenya nel novembre scorso e non ancora rilasciata.

Si tratta di un vero e proprio ritardo culturale: è necessario perciò impegnarsi in un lavoro di educazione ai diritti umani, affinché tutti li conoscano e li divulghino, e bisogna esigere che la Dichiarazione sia letta e spiegata principalmente nelle scuole e nelle altre istituzioni educative, senza alcuna distinzione etico-politica.

Tra coloro che hanno combattuto, Nelson Mandela è sicuramente uno dei simboli dei diritti umani più riconosciuti della nostra epoca, un uomo che con la lotta all'Apartheid, ha tenacemente lottato per la libertà del suo popolo, ispirando i sostenitori dei diritti umani di tutto il mondo.

I diritti umani, dunque, spettano a ciascun individuo in quanto essere umano: non dipendono dalla razza, dalla religione, dalla lingua, dalla provenienza geografica, dall'età o dal sesso. Sono diritti fondamentali, universali e inviolabili che tutti dobbiamo rispettare.

AMBIENTE

Tratta da "Microplastiche, inquinamento record nelle nostre spiagge"https://www.metropolitanmagazine.it

Tratta da "Inquinamento spiagge: il report drammatico di Lega Ambiente sui litorali" – foto greenstyle.ithttps://centrometeoitaliano.it

Lotta al riscaldamento globale: si inizia dalle spiagge

Marco Abatangelo 5 C - Liceo "Einstein"

Da anni ormai il riscaldamento globale è diventato uno dei principali nemici dell’uomo, il quale cerca di contrastarlo con qualsiasi mezzo disponibile e con qualsiasi iniziativa possibile.

La ricerca portata avanti dai ricercatori dell’Università delle Hawaii: Sarah-Jeanne Royer, Sara Ferrón e Samuel T. Wilson, evidenzia come la presenza dei gas serra aumenterà man mano che la plastica si andrà ad accumulare nell’ambiente, perché il processo di decomposizione del materiale, causato da vari e diversi fattori ambientali quali luce, calore, umidità, ossidazione chimica e attività biologiche, porta a cambiamenti fisici e chimici nella sua struttura.Già oggi, “i rifiuti di plastica dispersi nell’ambiente e nelle acque contribuiscono al riscaldamento globale per circa il 70%” , affermano gli studiosi.

La plastica, infatti, non si degrada solo quando viene gettata in acqua. Anzi! La situazione è peggiore se l’irradiamento solare avviene in ambiente asciutto, in particolar modo sulle spiagge, in quanto la sabbia a causa del sole assorbe calore e di conseguenza riscalda qualsiasi tipo di plastica o polimero presente sulla propria superficie, che in questo modo sprigiona gas fortemente nocivi per l’ambiente.

Per questo motivo l’attenzione della comunità scientifica, si è spostata in maniera più oculata sulle zone costiere, che, in particolar modo nei periodi turistici, sono fortemente interessate dal fenomeno dell’inquinamento dei litorali.

Proprio per contrastare questo fenomeno la Regione Puglia, con Comunicato Stampa del 20 marzo 2019, ha posto, dalla prossima stagione estiva, delle importanti restrizioni riguardanti il consumo di rifiuti nei litorali. Tale comunicato recita: “Dalla prossima stagione estiva 2019 infatti, sarà vietata nei lidi pugliesi la somministrazione di cibo e bevande in materiale monouso non compostabile”. Questo è ciò che si è stabilito nell’incontro tenutosi in Regione tra i funzionari del settore Demanio, i rappresentanti delle associazioni ambientaliste e quelli dei sindacati dei balneari.

Come afferma lo stesso Fabrizio Santorsola, presidente Cna Balneatori “Quella odierna è una vittoria su tutti i fronti per la rinuncia alla plastica monouso nei lidi di Puglia” sottolineando che “la possibilità di riciclare in maniera sostenibile per l'ambiente è fortemente importante per ridurre l’inquinamento dei nostri mari”. Questo avvenimento, fa ben sperare sulle sorti del nostro territorio costiero che verrà sicuramente salvaguardato e rispettato, poiché è molto importante ricordarsi sempre che è proprio dalle piccole cose, dalla riduzione degli sprechi casalinghi e non, che si può combattere la grande minaccia del riscaldamento globale, per garantire un futuro migliore a tutti noi.

Tratta da "Combustibili fossibili con l'energia solare"http://nuove-energie-rinnovabili.blogspot.com/2014/05/combustibili-fossili-con-lenergia-solare.html

"Maledetta" (Benedetta) CO2

Giuseppe Lentini 4 B CMB - Istituto Tecnico "Lentini"

Negli ultimi due secoli la quantità di CO2 è andata aumentando e ha raggiunto nel 2011 la concentrazione di 391 ppmv (parti per milione in volume), valore superiore all’intervallo di concentrazione naturale (180-300 ppmv) degli ultimi 800.000 anni e molto probabilmente degli ultimi 20 milioni di anni. Rispetto al periodo preindustriale è aumentata del 40%! L'aumento annuale è di 2,0 ppmv: è più alto rispetto al tasso di incremento medio degli anni '90 (1,5 ppm l'anno) ed è in media con il decennio precedente. Le emissioni sono in diminuzione in Europa, mentre sono in aumento nelle economie emergenti (la Cina è oggi il maggior emettitore mondiale). L’incremento globale della concentrazione di CO2 è principalmente dovuto all’uso di combustibili fossili e ai cambiamenti nell’utilizzo dei suoli.

Lo sai che ...

Anidride carbonica e temperatura media globale sono strettamente connesse tra loro. Se aumentano le emissioni e le concentrazioni in atmosfera di anidride carbonica aumenta anche la temperatura media globale.

Per ridurre la quantità di CO2 in eccesso sarebbe opportuno utilizzare una maggiore quantità di biomasse; il termine biomassa è stato introdotto per indicare tutti quei materiali di origine organica (vegetale o animale) che non hanno subito alcun processo di fossilizzazione e sono utilizzati per la produzione di energia. Pertanto tutti i combustibili fossili (petrolio,carbone,metano ecc…) che causano l’aumento della CO2, non possono essere considerati come biomasse.

L’utilizzo delle biomasse come fonte energetica non comporta un incremento dell’anidride carbonica nell’ambiente. Infatti la quantità di CO2 che viene emessa per la produzione di energia è la stessa che le piante hanno assorbito per svilupparsi e che alla fine del loro ciclo vitale tornerebbe comunque nell’atmosfera. Quindi l’utilizzo delle biomasse non fa altro che accelerare il ritorno della CO2 nell’atmosfera.

Nel 2009, la Bioenergia costituiva più di due terzi della produzione primaria delle energie rinnovabili UE e verrà contabilizzata per più della metà delle riduzioni delle emissioni degli Stati previste per il 2020 nei loro piani di azione nazionali. Il nostro governo, nel suo piano energetico, sposta addirittura gli incentivi dal solare alle bioenergie.

CULTURA

Tratta da "Matematica? Absolutamente!“ - Google+https://utenti.quipo.it/base5/latocomi/umor_matem2013.html

La costante che regola la vita

Roberta Acquaro 3 B – Liceo "Einstein"

Il 14 marzo scorso è stato il giorno dedicato al pi greco, la costante matematica più famosa del mondo che entra ogni giorno nelle nostre vite. Ebbene sì, avete letto proprio bene, questo numero reale, irrazionale e trascendente è il più importante nella nostra esistenza quotidiana.

Il pi greco esprime il rapporto tra la lunghezza della circonferenza e quella del suo diametro e non si trova soltanto nei problemi di geometria euclidea o analitica ma si trova anche in molti principi della fisica nell'elettromagnetismo, nella fisica quantistica, nel periodo delle piccole oscillazioni di un pendolo, nella forza di Coulomb tra due corpi carichi elettricamente e nel principio di indeterminazione di Heisenberg.

Insomma, questo numero, trovandosi nelle leggi sopra citate, governa l’Universo. Vi sembrano ancora principi distanti dalla realtà? Bene, allora leggete questo: il pi greco regola le oscillazioni dei fenomeni fisici, e quindi le corde di uno strumento musicale che vibrano; le onde elettromagnetiche emanate ad esempio dai cellulari o dai forni a microonde, studiate e applicate per i nostri scopi solo grazie alle formule che le descrivono. Vale lo stesso per la luce, per la temperatura che aumenta in un oggetto metallico, per un profumo nell'aria, per un virus influenzale: tutti fenomeni determinati dal pi greco poiché le oscillazioni dei fenomeni fisici hanno frequenze definite da funzioni periodiche in cui la sua presenza è indispensabile.

Proviamo a pensare se gli ingegneri sbagliassero i calcoli sulle frequenze di risonanza, inevitabilmente si avrebbero conseguenze terribili: strutture aerodinamiche applicate in campo aeronautico e meccanico non efficienti, ponti o edifici che crollerebbero.

Infatti il crollo di un ponte potrebbe essere provocato dalla presenza di oscillazioni, anche forti, causate dal traffico o da fenomeni naturali che quindi potrebbero compromettere la stabilità dello stesso: la stabilità è infatti fondamentale nel moto armonico.

stabilità dello stesso: la stabilità è infatti fondamentale nel moto armonico.

Il pi greco riesce a introdursi nelle scienze come la statistica, la finanza - basti pensare agli algoritmi, e la medicina.

Oltretutto 3,14 ,secondo la notazione usata dagli anglofoni, corrisponde al giorno in cui è nato Albert Einstein e in cui è morto Stephen Hawking, pura coincidenza? Potrebbe! Ma è bello pensare come questo numero sia entrato nella vita di tutti, come sia quasi “magico” e ben più importante di una semplice formula scritta sui libri.

Il centenario delle scoperte

Tratta dahttps://www. scienzafacile.com

Annalucia Guagnano e Laura Lamanna 5 A - Liceo "Einstein"

Correva l’anno 1869, quando il grande chimico russo Dmitri Mendeleev ha ideato la tavola periodica degli elementi (o semplicemente tavola periodica).

Questa consta di uno schema in cui sono ordinati gli elementi chimici sulla base del loro numero atomico Z e dal numero di elettroni presenti negli orbitali atomici s,p,d,f.

Durante la storia della chimica, mentre si scoprivano sempre più elementi, si rese necessaria l’introduzione di una notazione simbolica a livello universale. Questa, appunto, ha rappresentato grande importanza a livello mondiale ed è intesa come “l’alfabeto che ci permette di parlare col mondo intorno a noi” e che in futuro ci permetterà di formare materiali e metalli nuovi, nonché farmaci e cure efficienti.

Certo, è evidente che parlare al passato, o guardare semplicemente al presente, non ha molta efficacia! Se da un lato questa scoperta affonda le sue radici in epoche remote, dall'altro abbiamo assistito a progressi notevoli: all'inizio contava 63 elementi, oggi, dopo 150 anni è arrivata a ben 118.

Per questo motivo, quest’anno si festeggiano i 150 anni della tavola periodica e sicuramente l’uomo saprà, per la sua insanabile ansia di ricerca, scoprire sempre più materiali derivanti dalla combinazione di questi elementi.

Inoltre, alcuni mesi fa, il grande studio e lavoro che hanno portato Mendeleev a costruire la sua tavola periodica è stato replicato da un cervello artificiale. L'esperimento, tenutosi a Stanford, è stato possibile grazie all'utilizzo di un software basato su un'intelligenza artificiale, ispirato da Word2Vec di Google. Il gruppo di ricercatori coinvolti nell'esperimento, guidato da Shou-Cheng Zhang, è riuscito a riprodurre l'intero database di ogni elemento chimico con le rispettive proprietà chimico-fisiche, selezionati seguendo le proprie affinità, nel giro di un paio di ore, attraverso un software chiamato Atom2Vec. Lo scopo è poter sfruttare le abilità di Atom2Vec per mettere a punto nuovi materiali. Attualmente, grazie all'intelligenza artificiale, è stato possibile ipotizzare l'esistenza di due nuovi elementi, il 119 e 120, rispettivamente del primo e del secondo gruppo, anche se non sono ancora stati confermati dalla IUPAC. In ambito medico, i ricercatori stanno lavorando ad una versione avanzata del software, capace di trovare i giusti anticorpi in grado di combattere gli antigeni sulle cellule cancerose, rendendo più efficaci le immunoterapie. Il futuro ci riserva grandi sorprese, tutte originate dal sogno di Mendeleev nel 1869.

Tratta da "L'epigenetica, come il mondo ci influenza"https://ilsuperuovo.it/epigenetica-come-il-mondo-ci-influenza/

L’epigenetica: Il nostro DNA che varia

Ester Simonetti 3 C - Liceo "Einstein"

Sapevate che l’ambiente è così tanto importante da trasformare la genetica degli organismi viventi? Leggendo il libro di Bruce Lipton, intitolato “La Biologia Delle Credenze”, nel quale dimostra che non è esclusivamente il nostro DNA a determinare la nostra vita e la nostra salute, sono venuta a conoscenza di un orientamento della genetica il cui nome è epigenetica. A coniare questo termine è stato il biologo Conrad Hal Waddington che, nel 1942, l’ha definita “la branca della biologia che studia le interazioni causali fra i geni e il loro prodotto, e pone in essere il fenotipo”. Più semplicemente essa si occupa dei cambiamenti che influenzano il fenotipo (caratteri somatici, ciò che appare), senza alterare il genotipo (costituzione genetica degli organismi). E i nostri caratteri ereditari? È possibile modificarli? Certo, variano l’espressione genetica, pur non alterando la sequenza del DNA. Il fenotipo è determinato non dal genotipo ereditato in sé, ma dalla sovrapposizione al genotipo stesso di un’impronta che ne influenza la funzione. Questa “impronta” talvolta può essere L’ambiente, in particolare una serie di meccanismi molecolari mediante i quali è l’ambiente stesso che altera il grado di attività dei geni. Interazioni tra geni e ambiente diventano fondamentali. Poniamo così l’attenzione su diversi agenti mutageni, quali i raggi UV, il fumo, l’amianto, le radiazioni elettromagnetiche (emanate dai dispositivi elettronici continuamente in circolo al giorno d’oggi) e pensiamo che, in realtà, siamo noi stessi, spesso, responsabili della nostra salute e delle malattie dannose al nostro organismo. È perciò indispensabile creare ambienti favorevoli e adatti a motivare e incentivare corpo e mente: che siano ambienti sociali o familiari, essi contribuiranno a migliorare la nostra vita. L’epigenetica, quindi, ci dimostra come qualsiasi nostra caratteristica sia esposta al cambiamento. Che il nostro DNA rappresenti un codice genetico fisso, statico e immutabile è ormai smentito. Il nostro codice genetico è dinamico, perciò poniamo fine ad espressioni quali: “Sono fatto così”. Certo, siamo quel che siamo, nella nostra unicità, è indiscutibile, ma possiamo cambiare ed evolverci!

Tratta dahttp://www.onb.it

VacciNO SI

Giulia Semeraro 3 C - Liceo "Einstein"

Credere che i vaccini siano inutili è sbagliato. Il vaccino è sicuro, non ha effetti collaterali e le complicanze sono rarissime. Come dimostrato dalla ricerca scientifica, sembrerebbe esserci un legame tra calo dei vaccini e incremento di alcune malattie infettive, prima quasi del tutto scomparse. I vaccini da quando sono stati scoperti e introdotti in campo medico, hanno salvato milioni di vite e contribuito a far scomparire malattie mortali, prima tra tutte il vaiolo. Il vaccino è l’unico modo che abbiamo per difenderci da malattie infettive che nei casi peggiori possono portare alla morte. Eppure molte famiglie avendo già dimenticato gli importanti progressi e i benefici che per molto tempo i vaccini hanno apportato, sono concordi nel ritenere che questi siano pericolosi per il benessere dei propri figli. Il problema è che spesso manca un’adeguata preparazione da parte dei medici i quali dovrebbero sentire la necessità di trasmettere un’informazione completa e corretta alle famiglie sull'importanza del vaccino. Non vaccinare significa andare incontro ad una serie di rischi importanti legati alla salute del bambino e dell’adulto. Negli ultimi anni in Italia si è assistito ad un notevole calo delle vaccinazioni in pediatria, fenomeno preoccupante che ha richiamato l’attenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e nel nostro Paese dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute. Per questi motivi, da Lunedì 11 Marzo 2019, i genitori che non hanno presentato la certificazione originale sulle vaccinazioni effettuate dai figli vanno incontro alle sanzioni previste dalla legge Lorenzin che vieta la frequenza di asili nido e scuole dell’infanzia ai bambini che non risultano in regola con le vaccinazioni. Ed ora, ritenete ancora che sia meglio ammalarsi o vaccinarsi?

Tratta da "No dopping + lista sostanze e metodi proibiti + leggi integratori"https://www.rodolfomalberti.com/rmj/groupement-latin-et-mediterraneen/bacheca/30-notizie/28-no-doping.html

Say no to doping

Francesco Netti 3 C - Liceo "Einstein"

Il doping può essere considerato come una vera e propria droga che si diffuse per la prima volta nel 1889 circa e che con il passare degli anni si sta diffondendo con maggiore frequenza.

Molti atleti ormai preferiscono assumere sostanze stimolanti vietate , per ottenere risultati sportivi migliori,senza rendersi conto che,invece,vanno incontro soltanto ad effetti dannosi per il proprio corpo, che aumentano il rischio di infarto, complicazioni cardiovascolari, ansia, depressione, tumori epatici. Gli atleti che fanno indebitamente uso di tali sostanze sono sopraffatti da un forte agonismo e da un grande desiderio di successo che vanno al di là della ragione umana, facendo perdere di vista la bellezza dello sport .

Lo sport infatti non è altro che lavorare intensamente giorno dopo giorno, individuare gli errori e imparare da questi, gioire dei successi e accettare le sconfitte, sapendo di avercela messa tutta. Ma la capacità fondamentale, che permette di riuscire a fare tutto ciò che si vuole, è proprio amare quello che si sta facendo.

Chiunque faccia uso di doping non ama realmente quello che fa, ma mira soltanto alla vittoria, dimenticando il valore dello sport. Il mio appello è chiaro e semplice: no al dopping, per uno sport sano e pulito!

ATTUALITA'

Un' altra famiglia a 1894 km

Giuliana D'Onghia 5 C - Liceo "Einstein"

Tetti spioventi, mattoni rossi, Brezel profumati, erba appena tagliata, ecco cosa penso quando sento pronunciare la parola Germania. Ed è proprio qui, in questa terra meravigliosa in cui campeggiano mulini a vento, immense distese di verde, e laghetti dalle acque cristalline, che ho vissuto la mia prima esperienza di “International Exchange week” nel 2016, anno in cui con la mia classe abbiamo avuto il piacere di ospitare ragazze tedesche provenienti dal liceo Mariengymnasium di Papenburg.

Nonostante fosse la prima volta che le nostre scuole entrassero in contatto, la collaborazione, la cordialità e la sintonia da parte di entrambe, non sono mai mancate, e tutt'oggi resistono e si intensificano, proprio come il legame con le nostre rispettive twins e le nostre famiglie ospitanti, perché, ora, tornare in Germania è come tornare a casa!

Lo scambio è stata un'esperienza unica. I confini del diverso e del pregiudizio sono stati abbattuti dalle profonde amicizie strette e dalla curiosità di conoscenza. Nonostante la significativa differenza linguistica, l'uso della lingua inglese e il gesticolare, da buoni italiani quali siamo, sono stati di grande aiuto.

Il popolo tedesco non è assolutamente “unfriendly” come si usa credere, i tedeschi sono invece molto dolci, divertenti, simpatici e solari! Hanno molto apprezzato il nostro territorio, dalle nostre coste ai trulli, dal paesaggio alle massicce quantità di orecchiette gustate! Eh si, si sa che la Puglia fa colpo anche per il suo prezioso patrimonio gastronomico! Pasta, pizza, focaccia e panzerotti sono stati un vero successo! Le ragazze erano inoltre molto affascinate non solo dalla nostra lingua (diverse, infatti, tornate in Germania, hanno iniziato a frequentare corsi di lingua e ad imparare l'italiano) ma anche dal nostro dialetto e dagli scioglilingua, inutile dire che cercare di insegnarglieli è stato uno spasso, e alla fine ci sono anche riuscite!

Questa, è stata una delle esperienze più belle, formative ed educative fatte fino ad oggi, che mi ha cambiata modellando maggiormente la mia personalità e mi ha insegnato a guardare con occhi nuovi ciò che è diverso e lontano dalla mia realtà e, soprattutto, ad apprezzarlo. Mi ha lasciato ricordi speciali così come speciali sono le persone che ho avuto la possibilità di conoscere. La mia twin si chiama Franka, e a Luglio tornerà in Italia, a trovare me e la sua seconda famiglia!


Class exchange 2018/2019

Curci Sara 2B L – Liceo "Einstein"

Some students of the high school Liceo Scientifico A. Einstein have been engaged in a class exchange with Spain, Germany and Holland. The experience consist of a week abroad for Italian students and a week in Italy for foreign students.

First of all foreign and Italian students fill out a “profile” to find their “twin”: a boy or girl who has as much interest and habits in common with them as possible. The first acquaintance happens through social networks as Instagram or Facebook and then daily messages on Whatsapp. During the exchange week, students are busy with didactic activities, trips to nearby cities and visits to museums. The host students welcome their “twin” in their own family to let them experience a typical day in that country. In this way they can also learn to communicate in a language that isn’t theirs, such as English, German or Spanish.

It can be considered a “360 degree experience” because for one week you live a life that is not your usual one.


Tratta da https://www. biography.com

Gandhi e l’egoismo

Dalila Gnettoli 4 B CMB - Istituto Tecnico "Lentini"

Parto dalla lettura della seguente citazione di Gandhi: "Se potessimo cancellare l'io e il mio dalla religione, dalla politica, dall'economia, saremmo presto liberi e porteremmo il cielo in terra”. Il contenuto di questo scritto mi ha condotta a riflettere su quanto l'egoismo costituisca una presenza determinante nella società attuale, anche se spesso, sentiamo parlare di solidarietà e di beneficienza. “Non essere egoista!” E' una delle frasi che echeggia sovente nella mia mente... ma cosa significa realmente? Premetto che, per natura, egoisti lo siamo un po' tutti: l'egoista è l'uomo che pensa a se stesso, è colui o colei che non nutre il minimo interesse nei confronti degli altri, che vuole tutto per sé e che trova più piacere nel ricevere che nel dare e vede se stesso al centro di tutto. E' un individuo che giudica cose o persone solo in base all'utilità che ne può ricavare, ma soprattutto una persona incapace di amare e di essere quindi altruista. L'egoista lo incontriamo nel padre o nella madre possessiva, nell'uomo padre-padrone, nel ragazzo o ragazza troppo geloso o in coloro che per un pugno di euro inquinano aria e terra. Egoista è un uomo di Bolzano che ha investito un ciclista senza rimorsi; egoista è l'assassino di Yara, Melania, Sara e tante altre donne uccise dall'egocentrismo dei propri partner. Essere egoisti è sbagliato, ma è pur vero che l'egoismo è una caratteristica che riguarda tutti noi e che, tutto sommato, non è facile accantonare in un angolino. Per contrastare questo egoismo “dannoso” ossia quel sentimento che tiene conto solamente e sempre di se stesso, escludendo tutti gli altri, esiste l'egoismo “sano”. Valorizzare le proprie qualità non è egoismo, volersi distinguere dagli altri non è egoismo, essere primi in qualche disciplina non è egoismo e certamente non siamo egoisti se cerchiamo di voler bene a noi stessi seguendo le nostre aspirazioni e i nostri sogni, indipendentemente da quello che pensano e vogliono gli altri. Tutto questo, infatti, non ci impedisce di essere generosi e di amare. E proprio parlando di amore, sembra ovvio che amare una persona non significhi assolutamente rinunciare o reprimere i propri desideri e i propri sogni, ma semplicemente accettarli. Io sono convinta e credo di non voler cancellare “l'io” e il “mio”, ma di ascoltarli al fine di poter arrivare a essere più gradevole per chi mi sta vicino. Se tutti quanti ascoltassimo davvero quello che il nostro cuore ci dice, potremmo cercare di porre un freno all'egoismo e quindi sperare di vivere meglio il domani nel rispetto reciproco. Mi chiedo, però: “sarà mai possibile?”

Cio’ che ignoriamo di noi

Michele Vangi 3 C - Liceo "Einstein"

La nostra società è in continua evoluzione e ultimamente mostra maggiore apertura verso un ambito importante che riguarda il proprio essere e, in modo particolare, la proprio sessualità. Tale argomento è sempre stato un taboo. Tutti sanno che c'è, ma tutti lo ignorano. C’è bisogno di uscire dal cliché senza vergognarsi. Probabilmente nessuno sa che ogni persona è costituita da quattro “mondi” che convivono, ma che non vanno assolutamente confusi. Questi sono: identita’ di genere; sesso biologico; espressione di genere ed orientamento sessuale.

Non esistono solo due sessi biologici, come si potrebbe pensare.

Il sesso biologico è definito dai nostri cromosomi, da ormoni e genitali. Non sempre essi definiscono una persona come uomo o donna, del resto, proprio a causa dei cromosomi o ormoni o genitali, una persona non può essere definita solo uomo o solo donna, ma viene definita intersessuale.

Diverso è l'identità di genere, la quale indica il genere a cui una persona sente di appartenere. I generi non sono solo due (maschio; femmina) ma ne esistono molti altri chiamati generi non-binari (agender; bigender; genderfluid; ecc…). Spesso l’identità di genere e il sesso biologico coincidono (cisgender), ma capita che essi non coincidano. Le persone in cui il genere e il sesso non coincidono sono dette transgender, mentre coloro che intraprendono l’iter per far sì che i due coincidano si chiamano transessuali.

Il modo in cui una persona si esprime, si presenta e interagisce con la società è detta espressione di genere. Ciò è completamente indipendente dal sesso, dal genere e dall'orientamento. Una persona può seguire i canoni imposti dalla società o rompere gli schemi stravolgendo gli stereotipi.

Prima abbiamo nominato l'orientamento sessuale, ma cos'è?

L’orientamento sessuale è l’attrazione che si sente nei confronti di uno o più generi e/o sessi. L’orientamento, come ogni altra caratteristica dell’essere, non può evolversi in una scelta arbitraria. Non esiste solo l’attrazione uomo-donna (eterosessualità), ma esistono tantissime sfumature e sfaccettature: esistono persone attratte da altre persone dello stesso sesso (omosessualità), persone attratte da due diversi sessi e/o generi (bisessualità) o ancora persone che si sentono attratte da un individuo indipendentemente dal sesso e genere (pansessualità) e così via.

Spesso per ignoranza e bigottismo le persone vengono discriminate, giudicate e non solo, senza considerare che queste non sono scelte arbitrarie, ma sono tendenze già preesistenti in una persona. Non sono capricci per essere alternativi, tutto ciò che si sa è frutto di studi scientifici e psicologici. Questo dimostra quanto sia infondata l’omofobia e ogni tipo di discriminazione, sono solo manifestazioni di odio verso ciò che non si conosce, spesso giustificate con motivi assurdi. Penso sia inconcepibile giudicare qualcuno per le proprie scelte, e penso lo sia ancora di più discriminare una persona per ciò che è nella sua natura. Spesso si ha paura dell’ignoto e lo si giudica, ma solo quando si andrà incontro gli uni agli altri si smetterà di giudicare a vicenda le differenze presenti in ognuno di noi. Il mio appello per il futuro è proprio quello di maggiore empatia e giustizia.

Un’Italia priva di colori

Tagliente Teresa I A CMB -Istituto Tecnico "Lentini"

Il 17/05/1990 è il giorno in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Nonostante siano passati quasi 30 anni da questa decisione, gli episodi di omotransfobia nel nostro Paese rimangono numerosi. Mentre gli altri Paesi fanno passi avanti verso una maggiore uguaglianza e la tutela dei diritti delle persone LGBT(lesbiche, gay, bisessuali e transgender), l’ Italia indietreggia. Nell’annuale report di Ilga, la più importante ong (organizzazione non governativa) europea che si occupa dei diritti umani di omosessuali e trans, il nostro paese è al 34esimo posto su 49 a causa delle discriminazioni in campo famigliare e della mancanza di leggi contro l’omofobia. L’insulto, la derisione e l’aggressione fisica parrebbero ormai essere tornati alla quotidianità. Il fatto che suscita maggiore preoccupazione è il numero di minori che subiscono violenze in famiglia a causa del loro orientamento sessuale o identità di genere. Le storie sono tante: minori cacciati di casa, segregati senza contatti con l’esterno o autorizzati ad uscire solo per andare a scuola. Oltre ai problemi di accettazione all’interno delle famiglie, numerosi atti di bullismo omofobico e transfobico sono riscontrati anche nelle scuole, dove spesso gli studenti si trovano di fronte ad insegnanti con una preparazione inadeguata per far fronte a questi atti oppure dove alcuni insegnanti restano indifferenti di fronte alle sofferenze dei propri studenti. Uno degli emblemi di tutte le comunità omosessuali è la bandiera arcobaleno, la rainbow flag, e a parer mio, l’Italia è ancora in bianco e nero. Io sono “pro” comunità LGBT perché ognuno è libero di “volere” la persona le che le piace, indipendentemente dal sesso . L’essere umano ha una sola vita e non è giusto che le discriminazioni di generi la debbano rovinare. Vorrei aggiungere un’ultima cosa per le persone che purtroppo sono vittime di omofobia e transfobia: denunciate, altrimenti andrà sempre peggio!

Foto "Tatuaggi giapponesi per donne - Su quasi tutto l'addome e la schiena tattoo fiori di ciliegio"https://www.pinterest.it/pin/532128512216988976/

Tatuaggi: un marchio sul corpo

Valentina Didonna 3 C - Liceo "Einstein"

La pratica del tatuaggio non è nuova: i primi tatuaggi riconosciuti risalgono alla civiltà egiziana, più di 2000 anni prima di Cristo. Molto più tardi furono i polinesiani a perfezionare l’arte del tatuaggio con motivi più sofisticati. Il verbo "tatuare" deriva da tahitiana “tatoo” che significa "trasferire".In origine si faceva con un ago intinto in una sostanza colorata che si inseriva sotto la pelle. Altri metodi erano la bruciatura e l’incisione superficiale.

Il tatuaggio tradizionale aveva vari significati: poteva avere un senso magico o religioso, per allontanare le forze del male o gli spiriti maligni.Doveva proteggere dalle malattie, dalla morte e anche dagli attacchi degli animali che rappresentava (coccodrilli, serpenti, ecc.). A volte aveva anche una valenza sociale: serviva a segnalare l’appartenenza a una tribù o il superamento di una tappa importante della vita (pubertà, matrimonio, maternità, lutto, ecc.).

In genere il tatuaggio era praticato più sugli uomini che sulle donne, e in origine era riservato ai nobili e alle caste più elevate. Più tardi è diventato un semplice elemento decorativo o un segno di appartenenza a una corporazione. Militari e marinai esibivano orgogliosamente magnifici tatuaggi piuttosto vistosi. Fu così che il tatuaggio acquisì una cattiva fama, a forza di apparire su petti e bicipiti.

Ma negli ultimi anni è tornato di moda, nella forma molto più discreta di piccoli motivi che le ragazze portano sulla spalla, sulla caviglia o su punti meno visibili del corpo.

Il tatuaggio è completamento diverso dal trucco, poiché è indelebile.

Oggi ci sono tecniche che riescono a decorarlo o ad attenuarlo, ma se si vuole toglierlo, rimane la cicatrice.

Inoltre il tatuaggio è una pratica che provoca dolore. Allora perché farlo?

Sicuramente perché è di moda. Forse ci si fa un tatuaggio per suggellare un evento, il ricordo di una persona o perché si desidera imprimere sul corpo un segno indelebile, che non cambi con il tempo. O forse è per farsi notare e affermare la propria personalità grazie al suo carattere provocatorio. O semplicemente per farsi belli in modo originale, perché il tatuaggio sottolinea una bella spalla, una caviglia sottile, un polso grazioso.

Va comunque tenuto presente che un giorno ci potremmo pentire di averlo fatto, quando il motivo che ci ha spinto non avrà più senso perché saremo cambiati.

Basterebbe questo per evitare i tatuaggi.

ARTE E SPETTACOLO

Foto a cura di Caterina Dalena IV A - GC

Van Gogh Alive

Caterina Dalena 4 A GC - Istituto Tecnico "Lentini"

Il 18 febbraio 2019, le classi del Lentini di Mottola, si sono recate a Bari per assistere alla famosa esperienza ‘’Van Gogh Alive’’, ovvero, l’esposizione multimediale che, negli spazi del rinato teatro Margherita, ha celebrato per più settimane il grande pittore olandese, padre fondatore dell’arte moderna. Appena arrivati al teatro, i ragazzi, con i rispettivi accompagnatori, sono stati accolti da una guida che ha introdotto al percorso, parlando della vita dell’artista, fusa totalmente alla sua arte, mostrando e descrivendo una delle sue opere più conosciute, ma anche la preferita dell’artista: ‘’la camera da letto’’, riprodotta non su tela ma attraverso oggetti veri, dipinti in modo tale da richiamare lo stile e il tratto grafico appartenenti al pittore.

La guida, dopo aver mostrato le varie versioni di quest’opera, riprodotte dall’artista stesso, ha enfatizzato la differenza di colori e di tratti utilizzati in base al periodo in cui sono state realizzate. In relazione agli stati d’animo del pittore, le pennellate potevano risultare più forti o più leggere, e i colori più caldi o più freddi. Già dalla prima opera si è potuto capire, quindi, che non si può guardare alcuna opera di Van Gogh senza perdersi nei sentieri della sua vita: eccessivo in tutto, dalle pennellate agli stati d’animo.



Foto a cura di Caterina Dalena IV A - GC

''Van Gogh Alive'' è stato un modo innovativo per i ragazzi di approcciare all’arte. Proiezioni sui muri, sulle colonne, sui pavimenti, hanno presentato i capolavori dell’artista, dai girasoli alle notti stellate; il tutto contornato da aforismi significativi di Vincent che sono rimasti indelebili, accompagnati da un sottofondo di musica classica con brani di Vivaldi, Lalo, Schubert, Bach, Saint-Saëns, Debussy e Hondel.

Per tutta la durata dell’esperienza i ragazzi si sono sentiti trasporti altrove, in un mondo irreale, ma meraviglioso.

L’itinerario ha seguito la creatività del pittore, soffermandosi con particolare cura sul decennio che va dal 1880 al 1890, durante il quale Van Gogh viaggiò da Parigi a Saint-Rémy fino ad Auvers-sur-Oise.

La mostra si è sviluppata come un viaggio nei luoghi diventati fonti di ispirazione per le sue opere più celebri, consentendo ai ragazzi di immergersi in un ambiente illuminato dalle immagini del grande maestro, mostrate in maniera nitida e reale, per coinvolgere emotivamente il visitatore e farlo sentire totalmente inserito nel contesto delle opere.

Foto dell'atrio interno del Palazzo dell'Acquedotto pugliese - BariTratta dahttp://www.baritoday.it/eventi/cultura/visite-palazzo-acquedotto-via-cognetti.html

Giornate di primavera del FAI

All’insegna del sapere e della cultura pugliese

Rosita Fumarola 4 A CMB - Istituto Tecnico "Lentini"

Le classi amiche del FAI dell’Istituto “M. Lentini – A. Einstein” si sono recate, in data 23 marzo, nella città di Bari per visitare e conoscere due grandi patrimoni culturali pugliesi: la Banca d’Italia (sede in corso Cavour) e il palazzo dell’Acquedotto pugliese (sede in via Cognetti).

Questo è stato possibile grazie al FAI (Fondo Ambiente Italiano) che offre la visita in alcune giornate in cui, ogni visitatore, osserva ed ammira luoghi e monumenti, spesso ancora sconosciuti.

I ragazzi che quest’anno partecipano al progetto Acqua Viva, hanno potuto visitare il “palazzo dell’Acquedotto pugliese”. Aperto al pubblico nel giugno del 2000, al giorno d’oggi questo palazzo viene considerato uno dei patrimoni culturali pugliesi. Esso rappresenta il capolavoro di Camillo Rosalba e dell’onorevole Matteo Renato Imbriani, due personalità importanti che permisero, nel 1906, la realizzazione del palazzo. Postiglione commissionò l’opera all'artista romano Duilio Cambellotti. Il palazzo presenta sei piani con un totale di 200 ambienti. Entrando nel palazzo si è accolti in un cortile interno, nel cui centro è collocata una splendida fontana costituita da numerosi stemmi legati l’un l’altro da due arcate di ponte canale per richiamare il tema dell’acqua.

Proseguendo la visita dei piani superiori, notiamo che la cima di ogni scalinata è decorata da un’anfora marmorea, dalla quale si riversa un getto d’acqua, realizzata con un raro marmo pugliese. Proseguendo si giunge al piano mobile dove sono presenti la sala del Vicepresidente e del Presidente con porte dalle maniglie in bronzo, con numerosi archi, con marmi di diverse sfumature e con arredi realizzati in legno scolpito e decorato con madreperla. Al secondo piano dove è presente l’appartamento Presidenziale e cinque ambienti che accolgono gli arredi più belli realizzati da Duilio Cambellotti. Il palazzo è prodigio di meraviglie!

Opportunità altrettanto interessante è stata quella di poter visitare la filiale della Banca d’Italia, situata in corso Cavour a Bari, realizzata grazie al progetto dell’ingegnere Biagio Accolti ed inaugurata nel 1932, è oggi considerata un’importante bene tutelato dal FAI. Costituita da quattro livelli, oltre al piano interrato, presenta elementi di pregio quali il salone del pubblico con delle artistiche vetrate e uno scalone che porta al piano interrato. In questo salone è stato allestito un grande schermo dove sono stati proiettati dei filmati di Ivan Iusco, compositore di colonne sonore per il cinema. La visita prosegue portando ogni visitatore al primo piano dove sono situate la Sala Consiliare e la stanza del Direttore, entrambe arredate con mobili risalenti al 1934. Di notevole valore artistico sono inoltre i bassorilievi in marmo di Carrara dello scultore Gianni Remuzzi di Bergamo, posti alle pareti dell’atrio e del salone pubblico. Al di fuori della struttura, fu costruita un’enorme fontana ceduta poi al comune, che rende Corso Cavour una via molto prestigiosa.

Nella Sala del Consiglio – spiega la sig.ra Pierangela De Benedittis, addetta alla Comunicazione della Segreteria della Delegazione FAI di Bari – c’è il busto bronzeo di Vittorio Emanuele III che è stato rinvenuto nelle cantine della Banca d’Italia e restaurato ad opera del FAI”.

Foto della Chiesa di San Nicola, Mottola (TA)Tratta da https://www.visitmottola.com/itinerari/le-mirabili-grotte-dio
Foto della Chiesa di San Gregorio, Mottola (TA)Tratta da https://www.visitmottola.com/itinerari/le-mirabili-grotte-dio
Foto della Chiesa di Santa Margherita, Mottola (TA)Tratta da https://www.visitmottola.com/itinerari/le-mirabili-grotte-dio
Foto della Chiesa di Sant' Angelo, Mottola (TA)Tratta da https://www.visitmottola.com/itinerari/le-mirabili-grotte-dio

Circuiti Turistici:

Ecco La Svolta Per Promuovere Il Territorio

Francesco De Crescenzo 3 C – Liceo "Einstein"

Ognuno di noi custodisce un tesoro, ma capita spesso di aver paura di renderlo noto, forse perché non ci rendiamo conto della grandezza e della ricchezza di ciò che possediamo o semplicemente perché vorremmo tenerlo solo per noi... Questo è ciò che accade anche per le innumerevoli bellezze che ci circondano, paesaggi fiabeschi da togliere il fiato, dove una natura selvaggia e rigogliosa si sposa con un passato che vuole ancora vivere negli occhi di chi lo osserva. E allora perché non condividere tanta meraviglia e fare in modo che chiunque possa innamorarsi dei nostri luoghi, che parlano di storia, cultura, tradizioni ed enogastronomia?

Il territorio Ionico, infatti, sorprendentemente è uno dei più ricchi al Mondo, dal punto di vista archeologico, storico e culturale. Taranto, la "città dei due mari", è una tra le più belle colonie fondate dai Greci nell’Italia Meridionale tra l’VIII e il VI sec. a.C. ed è considerata la capitale della Magna Grecia. Arte, tradizioni, gastronomia, e la corale passione per le celebrazioni dei riti religiosi, in particolare quelli della settimana santa: sono questi gli aspetti che la rendono unica.

Tra i comuni del tarantino spicca Mottola, paese di circa 16.000 abitanti, situato su una ridente collina e noto come la “Spia dello Ionio”; per la strategica posizione che lo pregia di un panorama “mozzafiato”: dalla rotonda è possibile spaziare con lo sguardo dal blu profondo del mare al verde intenso delle montagne dell’alta Sila.

Diverse sono le tradizioni e le manifestazioni che caratterizzano Mottola: dalla rievocazione storica del Santo Patrono San Tommaso Becket, ai riti della “Settimana Santa”, al “Festival Internazionale della Chitarra”, al “Festival della Terra delle Gravine” e ai numerosi eventi di carattere enogastronomico che si susseguono nel suo caratteristico centro storico: la Schiavonia.

Il fiore all'occhiello è la presenza di siti rupestri che testimoniano l’ importanza religiosa che ha avuto il nostro territorio nel corso dei millenni. Di grande pregio sono le chiese rupestri: la chiesa di Sant’ Angelo, in Italia unica nel suo genere perché realizzata su due livelli, quella di Santa Margherita, la Santa protettrice delle gestanti, quella di San Nicola, meravigliosa per i suoi affreschi e definita dagli studiosi la “Cappella Sistina delle chiese rupestri del Mezzogiorno d’Italia”, infine quella di San Gregorio, uno dei più raffinati esempi d’arte sacra rupestre pugliese.

Inoltre sono presenti due villaggi rupestri: il villaggio di Casalrotto e il villaggio di Petruscio, case scavate nella roccia create come rifugio e come riparo dagli invasori.

Mottola possiede un vero e proprio tesoro, ed è per questo che si deve puntare sulla promozione del territorio, attraverso una comunicazione efficace e la partecipazione a fiere del settore turistico, affinché possa entrare in importanti circuiti turistici, creando itinerari ad hoc così che attraggano sempre più gente.

OROSCOPO

Elaborazione loghi a cura di Palumbo Valeria 3 A GC - Istituto Tecnico "Lentini"

Oroscopo tratto da https://www. vogue.it

Ariete

Il vivace transito di Mercurio in Ariete favorirà soprattutto i nati nella seconda decade, vivacizzando la vita mondana e movimentando l’attività lavorativa.

Voto: 8,5

Toro

Sarete sulla cresta dell’onda, grazie alla presenza del Sole nel segno e alla benevolenza di Marte e Saturno in Capricorno.

Voto: 9

Gemelli

La dolce Venere nel segno vi favorirà alla grande, rendendovi affascinanti e ricchi di sex-appeal.

Voto: 8/9

Cancro

Avrete a disposizione discrete opportunità di portare a termine i vostri progetti, grazie a una buona forma fisica e a una bella grinta.

Voto: 7/8

Leone

Non sarà una settimana facilissima, ma avrete il favore di numerosi astri.

Voto: 8

Vergine

La settimana scorrerà liscia come l’olio e registrerete un ottimo tono vitale e una dinamicità a prova di bomba.

Voto: 7/8

Bilancia

Gli astri provvederanno a regalarvi una settimana scorrevole, anche se Marte e Saturno in Capricorno bloccheranno qualche vostro progetto.

Voto: 7

Scorpione

Una singolare combinazione planetaria non vi consentirà di trascorrere una settimana tranquilla, e dovrete darvi da fare per evitare contrattempi.

Voto: 7

Sagittario

Una situazione celeste favorevole toccherà la maggior parte di voi e vedrete realizzarsi molti dei sogni nel cassetto.

Voto: 8

Capricorno

Un cielo sereno e bene augurante si preannuncia al vostro orizzonte.

Voto: 8

Acquario

Alcune incertezze vi toccheranno nel corso della settimana, in quanto vi sentirete un po' stanchi e stressati.

Voto: 8,5

Pesci

Sarete in discreta forma fisica e adempirete con calma ai vostri impegni sociali e di lavoro.

Voto: 8

“LA VOCE DEL BANCO”

REDAZIONE A.S. 2018/19

EDITORE E DIRETTORE RESPONSABILE

Pietro RotoloDirigente scolastico I.S.I.S.S. "Lentini Einstein" di Mottola (TA)

ART DIRECTOR

Angela Aloia

TEAM ART DIRECTOR

Nadia Battista, Angela Caramia, Francesca De Santis, Francesca Prenna

COLLABORATORE DI REDAZIONE

Rosanna Calavita

TEAM COLLABORATORI DI REDAZIONE

Antonella De Santo, Carmine Lamanna, Mariangela Laneve, Luciana Gimondo, Rosa Greco, Aurelia Lerede, Mariella Gentilesca, Damiano Verni, Nunzia Scalera, Angela Agrusti, Filomena Eramo

STUDENTI

STUDENTI COLLABORATORI TEAM ART DIRECTOR

Albano Ylenia 5A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Bianco Marica 5A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Cazzetta Marica 5A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Dalena Carterina 4A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"De Padova Annarita 4A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Gatto Gabriel 4A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Grottola Maria 5A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Mansueto Vincenzo 5A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Medea Davide 4A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Mellone Simone 5A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Palumbo Valeria 3A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Salinaro Angelo 4A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Saracino Samuele 4A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Scarano Iris 5A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Spicoli Tommaso 5A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Tagliente Carmen 5A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"

STUDENTI REDATTORI SETTORE SCIENTIFICO-MATEMATICO

Acquaro Roberta 3B - Liceo "Einstein"Aloisio Maddalena 5C - Liceo "Einstein"Guagnano Annalucia 5A - Liceo "Einstein"Lamanna Laura 5A - Liceo "Einstein"Lapenna Francesco 3C - Liceo "Einstein"Lentini Giuseppe 4B - CMB - Istituto Tecnico "Lentini"Marra Alessandro 4A - CMB - Istituto Tecnico "Lentini"Netti Francesco 3C - Liceo "Einstein"Pavone Antonello 4A - CMB - Istituto Tecnico "Lentini"Semeraro Giulia 3C - Liceo "Einstein"Simonetti Ester 3C - Liceo "Einstein"Tagliente Antonio 3B - Liceo "Einstein"

STUDENTI REDATTORI SETTORE STORICO-SOCIALE

Abatangelo Marco 5C - Liceo "Einstein"Bianco Marica 5A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Carbotti Andrea 3B - Liceo "Einstein"Ciccone Giorgio 3C - Liceo "Einstein"Cinieri Laura 5A - CMB - Istituto Tecnico "Lentini"Colucci Maria Domenica 5C - Liceo "Einstein"De Crescenzo Francesco 3C - Liceo "Einstein"Didonna Valentina 3C - Liceo "Einstein"Fumarola Rosita 4A - CMB - Istituto Tecnico "Lentini"Galeone Mayra 4B - CMB - Istituto Tecnico "Lentini"Grottola Maria 5A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Lafortuna Giovanna 5A - CMB - Istituto Tecnico "Lentini"Portararo Miriana 5B - SSS - Istituto Professionale "Lentini"Recchia Francesca 2B - Liceo "Einstein"Vangi Michele 3C - Liceo "Einstein"

STUDENTI REDATTORI SETTORE LINGUAGGI

Albano Ylenia 5A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Basile Sabrina 4B - CMB - Istituto Tecnico "Lentini"Curci Sara 2B - L - Liceo "Einstein"Dalena Caterina 4A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"De Leonardis Desiree' Pia 4A - CMB - Istituto Tecnico "Lentini"De Padova Annarita 4A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"D'Onghia Giuliana 5C - Liceo "Einstein"Fuggiano Fabiana 2A - L - Liceo "Einstein"Gnettoli Dalila 4B - CMB - Istituto Tecnico "Lentini"Greco Alessia 4A - CMB - Istituto Tecnico "Lentini"Medea Davide 4A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Montemurro Martina 2A - L -Liceo "Einstein"Palumbo Valeria 3A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"Semeraro Palma 2B - L - Liceo "Einstein"Tagliente Carmen 5A - GC - Istituto Tecnico "Lentini"

pubblicato sul sito http://www.lentinieinstein-mottola.it/ a cura dell'animatore digitale Pietro Rella