L'esperienza delle mamme:
“È stata un'esperienza unica! Sono felice perché ho avuto la possibilità di conoscere musicoterapeute molto professionali, pronte all'ascolto.
Sono contenta che la mia compagna di viaggio sia stata Irene che ho conosciuto in ospedale: è stata la prima mamma con la quale ho avuto la possibilità di condividere la stanza in questo momento difficile. Anche se per lei la degenza è stata breve, ciò che ci ha unite, questo passaggio della nostra gravidanza molto simile, non mi ha fatta sentire sola e mi ha dato la forza per andare avanti. Per questo motivo per me questo percorso si è rivelato ben oltre le mie aspettative: dal punto di vista umano sento di aver ricevuto tanto, dalla musica, dalle conduttrici.
Questo ‘valore aggiunto’ alle terapie mediche è stato molto importante perché ha reso il periodo di ricovero diverso, con alcune giornate più interessanti di tante altre, un plus che mi ha arricchita dal punto di vista musicale, culturale e umano; mi ha anche permesso di trovare un ulteriore canale di comunicazione tra me e il mio secondogenito, attraverso le parole, i suoni e le emozioni”.
Lia
“In questo viaggio delicato, dove il cuore batte all'unisono con un altro, la musicoterapia prenatale si è rivelata come una carezza per l'anima. Attraverso le armonie e i suoni avvolgenti, ho trovato conforto in un mare di note. Sotto la guida gentile e sensibile delle musicoterapeute, ho sperimentato una connessione profonda con mio figlio, come se le melodie stesse tessessero un legame invisibile tra noi due.
Questa esperienza non è stata solo un regalo per me, ma anche per il mio bambino non ancora nato, per essere accolto nel mondo con amore e serenità.
Grazie al team di musicoterapeute per aver trasformato la mia gravidanza in una sinfonia di vita e amore.”
Caterina
“Per me La Culla Musicale è stata una vera e propria ‘Culla’ in cui però sono io mamma ad essere entrata.
Ho vissuto momenti in cui le mie paure sono svanite, le preoccupazioni passate in secondo piano. Il rilassamento, la musica e il canto hanno attraversato me e la mia piccola, insegnandomi a creare un contatto con lei attraverso alcune melodie e suoni musicali che non avrei mai creduto potessero essere così forti.
È stato un percorso di condivisione umana che mi ha portata a incontrare e conoscere persone speciali che mi lasceranno qualcosa oltre questo tempo di attesa”
Irene
“Già dalla scorsa gravidanza, essendomi informata qua e là, leggendo su internet e sui libri, guardando dei video su YouTube relativi alla gravidanza e al parto, avevo capito dell'importanza della musica nella vita di una donna in attesa e del benessere che ne può ricavare il feto durante lo sviluppo dei 9 mesi. Sin da sempre la musica è stata parte della mia vita, non di meno durante le mie gravidanze. Pertanto, essendo stata ricoverata in ospedale all'inizio del settimo mese ho accolto con molto entusiasmo la proposta di intraprendere questo percorso di musicoterapia. Devo ammettere che è una bella esperienza, al di là della conoscenza di musiche autoctone di posti e luoghi lontani dai miei, l'aver intrapreso un percorso che ti permette di conoscere il proprio corpo, rilassando o meno diverse parti, a controllare la respirazione e la voce, ed usarle per ricavarne beneficio per te ed il tuo bimbo, a sentire il proprio bimbo che pian piano reagisce al mondo esterno, ai suoni, in modo diverso... è un'esperienza unica! Sono felice di aver preso parte a questo percorso perché mi sta dando la possibilità di conoscere persone come Francesca ed Alessandra, molto professionali e disponibili, e soprattutto pronte all'ascolto e all'occorrenza anche pronte a dare qualche suggerimento. Sono felice che la mia compagna di viaggio sia una gestante che oltretutto ho conosciuto personalmente in ospedale: è stata la prima mamma con cui ho parlato e con cui ho avuto la possibilità di condividere la stanza e soprattutto questo momento particolare. Anche se per lei parecchio più breve l'esperienza in ospedale, comunque ciò che ci accomuna, ovvero questo passaggio della nostra gravidanza molto simile, mi ha rassicurato, non mi ha fatto sentire sola, e mi ha anche dato la forza per andare avanti. Per questo motivo per me questo corso si è rivelato ben oltre le mie aspettative: dal punto di vista umano sento di aver ricevuto tanto, tanto dalla musica, tanto dalle musicoterapeute. Un valore aggiunto che potrà tornarmi utile in un futuro prossimo e che sicuramente in questo periodo di degenza ha reso alcune giornate più interessanti di tante altre, un plus che mi ha arricchita dal punto di vista musicale, culturale ma soprattutto umano, che ha permesso di trovare un ulteriore canale di comunicazione tra me ed il mio bimbo, attraverso le parole, i suoni e le emozioni”.
Mari
“Mi ha presentato il corso un’ostetrica del Gaslini: un segno di attenzione dell’Istituto verso donne con gravidanze fragili ed è stato un importante supporto alle terapie mediche sia per essermi sentita ascoltata, sia per una scansione del tempo che ho trascorso ricoverata - un mese e mezzo. Segnalo che in un tempo di vacanza estiva non sono stata "abbandonata" ma ho potuto usufruire comunque degli incontri e sono stata accompagnata a lungo da due persone stupende, con le quali abbiamo condiviso le mie emozioni come se ci conoscessimo da tempo tanto che parlando con il mio ginecologo ho raccontato di questo percorso come un’esperienza positiva e utile al pari di un corso preparto. Mi ha aiutata molto nella gestione dell’ansia e delle mie paure sia durante le sessioni che negli intervalli perché avevo nuovi strumenti per rilassarmi. In una gravidanza a rischio mi ha offerto un canale di conoscenza della mia bimba. Mi sono sentita rafforzata nelle mie competenze materne perché ho sentito di più la mia piccola. Consiglierei questa esperienza ad altre madri in attesa anche senza gravidanza fragile”.
Viviana
“Quando il dott. Paladini mi ha proposto il percorso La Culla Musicale, ho preso al volo l'occasione di dedicarmi a qualcosa di nuovo e rilassante per me e i miei piccoli in pancia. Al primo incontro con Alessandra lei mi ha cantato una ninna nanna che ho sentito piaceva tanto ai due gemelli: Stella e Simone inizialmente scalciavano poco e poi si addormentavano, li sentivo tranquilli dentro di me. Quella ninna nanna celtica chiamata Toutuing la ascoltavo e cantavo ogni giorno ai piccoli. Ho chiesto poi a mio marito di impararla. Mio marito è andato (il secondo giorno dopo il parto) da Simone: il piccolo era nell'incubatrice e tirava i fili e si agitava. Roberto gli ha cantato la ninna nanna e lui subito si è rilassato e si è addormentato. È stato un momento magico. Ci siamo messi d'accordo con i neonatologi che porteremo un dispositivo con la canzone cantata da me per fargliela ascoltare quando Simone o Stella si agitano in modo da farli stare bene dopo i cambi pannolino e le altre procedure che li agitano.
I momenti passati con Alessandra e Francesca sono stati bellissimi: mi sono sentita coccolata da loro e dalla musica. Lo consiglio vivamente perché è stato un bellissimo percorso tra ninna nanne e rilassamento tramite il respiro e le canzoni. È stato sicuramente un percorso importante per mantenere la forza e la tenacia in una situazione dura e delicata. Ho fatto tesoro del percorso fatto insieme e, in questi due giorni particolarmente intensi, ho messo in pratica le cose preziose che ho imparato, della respirazione al sentire la musica diversa dal solito per rilassarmi e trovare relax. Sono giorni in cui sono più forte, per me e i miei piccoli: non si molla ma si va avanti con grande speranza e dedizione! Continuo ad “ascoltare insieme”, con le cuffie anche ai bimbi, i suoni del mare e le ninne nanne che ci hanno aiutato e unito ancora di più! Vi ringrazio per questa grande e bellissima occasione che è il progetto della Culla Musicale e l'impegno e la passione che ci mettete. Pensavo principalmente alla musica come energia e ho riscoperto un nuovo mondo di musica e rilassamento e unione e, credetemi, in questi ultimi giorni è stato molto importante per noi.
Adoro le giornate in cui c’è La Culla Musicale”.
Laura