Gli antichi Greci erano politeisti, la divinità principale era Zeus (capo degli dèi, dio del cielo e del tuono). Anche i Romani erano politeisti con un'organizzazione religiosa molto simile a quella degli antichi Greci. Molte delle divinità degli antichi Romani erano uguali a quelle degli antichi greci, anche se venivano chiamati con un nome diverso. Le divinità del pantheon greco-romano avevano caratteristiche antropomorfe, con vizi e virtù simili agli uomini.
Zeus - Giove Capo degli déi, dio del cielo e del tuono
Era - Giunone Regina degli déi e moglie di Zeus/Giove
Apollo - Apollo Dio della luce, dell'arte della musica e della profezia
Atena - Minerva Dea della sapienza e della giustizia
Afrodite - Venere Dea della bellezza e dell'amore
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Ad ogni divinità era dedicato un tempio che rappresenta la costruzione più rappresentativa della civiltà greca. Nella sua forma doveva rappresentare l'armonia e la perfezione del cosmo. Era composto da una serie di colonne, che simboleggiavano gli alberi dei boschi abitati dagli dèi. Al centro era situata la cella sacra contente la statua della divinità. Il tempio era considerato la dimora terrena della divinità: uno spazio sacro accessibile solo ai sacerdoti.
Il termine pantheon deriva dal greco pan, che vuol dire "tutto", e da theon, che significa "divino"; indica l'insieme delle divinità ma anche la dimora o il tempio di tutti gli dèi. A Roma il Pantheon, dove si venerano tutti gli dèi, venne ricostruito sui resti di un precedente tempio dall'imperatore Adriano intorno al 120 d.C. L'interno a pianta circolare è sormontato da una grande cupola, che si regge da 2000 anni; al suo vertice troviamo un grande foro da cui penetra la luce del sole, simbolo massimo del divino.
Conosciamo adesso le 10 divinità Greche più potenti del monte Olimpo.
I Greci e i Romani consideravano il culto agli dèi un dovere civico, perchè veniva considerato lo strumento per assicurare la pace e la prosperità dello stato. In questo senso aveva una importanza fondamentale il fuoco sacro, la fiamma infatti doveva rimanere sempre accesa per garantire la salute pubblica dello stato, custodito dalle Vestali (le sacerdotesse di Vesta).
I riti sacri prevedevano vari tipi di sacrifici agli dèi:
Sacrifici di venerazione, per esprimere rispetto, gratitudine e lode;
Sacrifici di propiziazione, per chiedere aiuto, protezione e prosperità;
Sacrifici di riparazione, per rimediare a colpe e offese contro gli dèi.