La civiltà egizia attribuiva al Faraone un carattere divino: era considerato il rappresentante del dio creatore (Amon).
Gli Egizi erano un popolo politeista, le loro divinità erano rappresentate in diversi modi:
Antropomorfo (sembianze umane)
Zoomorfo (sembianze di animali)
Misto (corpo umano e capo di animale o viceversa)
In onore delle divinità venivano costruiti enormi templi con numerose colonne e lunghi corridoi che conducevano al centro dove era situata la cella dove era situata la statua della divinità. Uno dei più maestosi è il tempio di Abu Simbel dedicato al dio Amon. (Per visitare virtualmente il templio clicca qui)
Amon, dio del sole, creatore del mondo e padre degli dèi
Osiride, dio e giudice dei morti
Iside, sposa di Osiride, dea della luna e della maternità.
Horus, il dio falco signore della legge.
Thot, il dio della scrittura e della sapienza
Maat, dea della verità e della giustizia
Anubi, Il dio sciacallo guardiano dei defunti
Gli egizi credevano che la vita continuasse dopo la morte nell'aldilà, per questo cercavano di preservare i corpi dei defunti attraverso la mummificazione e curavamo in modo speciale la costruzione delle tombe soprattutto quelle dei faraoni e dei grandi sacerdoti.
Il corpo del defunto veniva posto in un sarcofago posizionato all'interno della tomba che conteneva anche arredi, gioielli, armi, vestiti, cibi e il Libro dei morti (che illustrava le prove che lo spirito del defunto doveva superare per giungere al cospetto di Osiride dio e giudice dei morti).
Una tra le più belle camere sepolcrali della civiltà egizia è sicuramente quella di Pashedu a Deir el Medina (per visitarla virtualmente clicca qui)
Il tour virtuale è stato realizzato aggregando varie foto a 360 gradi in alta definizione, scattate dai fotografi del museo: un tour in 3D delle due sale che offre la possibilità a bambini e ragazzi di osservare i reperti in modo inedito. Sono presenti inoltre alcuni contributi video in cui le egittologhe e curatrici del museo Alessia Fassone e Federica Facchetti svelano i segreti dell’antico Egitto.
Il virtual tour offre anche la possibilità di accedere alla Cappella di Maya, esperienza non ammessa visitando di persona il museo, e di interagire con la collezione museale.
Il tour include anche un videogioco della durata di circa dieci minuti, che vede protagonista una bambina, Aida, risucchiata in un loop spazio-temporale mentre visita il museo.