Inventario-censuario di beni immobili del capitolo della basilica

di San Giovanni in Laterano

e delle sue dipendenze San Bartolomeo in Merulana e San Daniele de Forma

fine secolo XII-inizio XIII

ver. 5.2021

Il primo testo che pubblichiamo è un inventario-censuario di case, terre e vigne della basilica di San Giovanni in Laterano e di due sue dipendenze – le chiese romane di San Bartolomeo in Merulana e San Daniele de Forma –, databile tra la fine del secolo XII e l’inizio del successivo. Il testo fu trascritto da una mano coeva sulla prima carta di un manoscritto del secolo X conservato presso la Biblioteca apostolica vaticana, Vaticano latino 1329 (già 1866), contenente la traduzione del secondo concilio di Nicea di Anastasio bibliotecario.

Il testo dell’inventario-censuario, privo di titolo, è disposto su tre colonne. Nella prima, item [1-34], furono trascritte le registrazioni di trenta domus urbane identificate dal nome del conduttore al genitivo seguite dal censo dovuto, in denari. Nella seconda colonna, item [35-57], sono riportate le registrazioni di possedimenti extraurbani individuati con il nome del conduttore al quale seguono l’indicazione del bene dato in concessione e il censo, espresso in denari e soldi e in due soli casi quantificato in natura (item [47] e [56]. Nella terza colonna, item [58-77], sono elencati beni rustici di proprietà di due chiese soggette alla basilica lateranense, San Bartolomeo in Merulana e San Daniele de Forma; al nome dei due enti religiosi espressi in epigrafe, item [58] e [66], segue l’elenco dei rispettivi beni di spettanza, con l’indicazione dei conduttori, ma non del censo dovuto.

Rispetto a questa logica di distribuzione delle registrazioni nelle tre colonne, si deve segnalare un’incongruenza, dovuta probabilmente ad una disattenzione del copista, infatti item [4], [17], [18] e [21] appaiono collocati erroneamente nella prima colonna anziché nella seconda.

Il testo fu pubblicato nel 1925 da Philippe Lauer, al quale si deve l’attribuzione a San Giovanni in Laterano, e recentemente è stato dettagliatamente descritto e analizzato da Cristina Carbonetti (leggi).1

É. H. - M. V.



1. Ph. Lauer, Un inventaire inédit des revenus fonciers de la Basilique du Latran au XIIe siècle, in «Mélanges d’Archéologie et d’Histoire», 42 (1925), pp. 117-124 (leggi); C. Carbonetti Vendittelli, Scrivere per amministrare il patrimonio a Roma nei secoli XII e XIII, in «Bullettino dell’Istituto storico italiano per il Medio Evo», 121 (2019), pp. 139-169, alle pp. 145-146.