Braccio Sinistro
Sto forse peccando a provare sentimenti?
Sto dunque errando?
Ebbene sì. Eccedendo di emozioni verso la persona sbagliata ho sbagliato.
Mia madre crede ch'io, essendo così giovane, non possa provarli, invece li sento.
Dolore, sofferenza, passione, e ahimè, perfino amore!
Mi duole quella sua convinzione. Al punto che, anche essendo aperta a mia madre, non posso parlargliene. Mi renderei infantile ai suoi occhi.
Ho forse perso la testa?
Son diventata matta?
Ma lo chiedo sempre prima di perdere il controllo.
La risposta è SÌ.
La cosa più strana è la mia lucidità nel mentre.
Intenzionata a soffrire, magari a morire, abitualmente, nei momenti bui del mio subconscio mi dirigo verso la cucina e mi arresto dinanzi al tiretto.
Penso a lui. Ai suoi occhi. I suoi capelli ricci, che si appoggiano sulla fronte.
Labbra perfette da baciare. Sorriso gigante, dai denti dritti, magnifici anche se un po' scuriti dal fumo.
Odio! Odio il suo vizio! Che piacere provoca una sigaretta? Solo danni alla salute! Dai quali lui, così maturo ne dipende... Che odio! Che vergogna!
Ma il fascino delle sue mani... Anche nel reggere uno spinello.
Non resisto.
Apro il cassetto e afferro il coltello dal manico.
In bagno.
Stringo i denti, a crudo.
L'ho fatto di nuovo.
Non c'è motivo. È fidanzato e voglio soffrire, magari morire.
Soltanto lei ha la fortuna di poter udire con la voce di lui gli innumerevoli "TI AMO" che gli dedico nei sogni.
Bruciano di più questi miei pensieri che i tagli sul mio braccio sinistro.