Lasciare tutto indietro e andare, partire per ricominciare di Eleonora Lama
Quanti di voi hanno pensato a lasciare tutte le loro certezze, lasciare le persone a cui sono più legate, riempire una valigia sempre troppo piccola e partire alla volta del mondo? A Luglio dell'anno scorso proprio io, la ragazzina piccola e fragile, su cui nessuno avrebbe scommesso una lira, ho deciso di andare a scoprire la vita "down under", e sono partita alla volta dell'Australia. Ho trascorso 5 mesi a Cairns, una cittadina di centomila abitanti di fronte alla Grande barriera corallina, nello stato del Queensland.
Ma esattamente, come funziona tutto questo? Nell'autunno del terzo anno di liceo ho tentato, con non poche difficoltà, di convincere i miei genitori. Beh, tanta motivazione e tante preghiere dopo, ho trovato su internet una buona associazione e ho compilato circa un centinaio i fascicoli, trovandomi a dover descrivere tutti gli aspetti e la mia vita e sì, dovrete rinunciare un po' alla vostra privacy. Dopo aver inoltrato il mio fascicolo, dopo un ansiosa attesa che, a meno che non siate veramente fortunati, durerà un bel po', la vostra associazione troverà nel paese in cui volete andare, la famiglia più adatta ad aiutarvi per un trimestre/semestre o per un anno scolastico. Finalmente a fine febbraio 2017 mi arriva una telefonata che mai dimenticherò: "C'è una famiglia disposta ad ospitarti". Subito li contattai e, nonostante mi avessero già promesso di farmi assaggiare la famosa pizza con l'ananas (e no, non mi è piaciuta), il 5 luglio partii emozionatissima e ansiosissima di conoscerli. Se mi sentite ripetere la parola ansia è perché, inevitabilmente, diventerà la vostra migliore amica, la vostra compagna di avventure. Una volta arrivata a Cairns, dopo 2 giorni di volo, mi sono subito immersa appieno nella cultura australiana. Ma esattamente, cosa facevo? In quanto exchange student frequentavo 5 giorni alla settimana la scuola, nella quale, a parte 2/3 materie obbligatorie, potevo scegliere quali corsi seguire tra cui cucina, sport, musica, navigazione, fotografia, chimica, biologia e tante altre. La mia scuola, la Cairns State High School, iniziava alle 8:45 e terminava alle 15:00, con quasi due ore di pausa pranzo. A scuola non ci sono interrogazioni o verifiche ma, alla fine di ogni trimestre, c'è un esame valutativo. Essere un exchange student non significa però avere una vita facile, anzi, vi troverete a gestire le vostre difficoltà da soli, dovete presentarvi per come siete e instaurare rapporti con culture completamente diverse. A causa di alcuni disguidi, ho dovuto cambiare quattro famiglie ospitanti ma la tolleranza, l'apertura mentale e una buona predisposizione d'animo, sono le carte fondamentali da giocare durante una qualsiasi esperienza all'estero. In questi cinque mesi ho partecipato a una competizione di pizza, sono andata da una parte all'altra dell'Australia in pulmino, ho visto posti meravigliosi, conosciuto persone da tutto il mondo, fatto immersioni nella Grande barriera corallina, provato a fare surf ma, soprattutto, sono cresciuta. Nel bene e nel male la persona che ritornerà a casa non sarà la stessa che, con una valigia in mano, ha salutato i suoi genitori.
"Quando ti metterai in viaggio per Itaca, devi augurarti che la strada sia lunga, fertile in avventure e in esperienze" [...]
-Itaca, Costantino Kavafis
Partite, dispiegate le vele e andate a scoprire il mondo!