LA PACE
Per secoli e secoli il vero problema del Mondo è stato sicuramente la pace, osannata e reclamata da tutti ma oppressa e resa inottenibile dalle continue e inutili guerre: esse sono state una parte costante e frequente dell’Umanità e ne hanno caratterizzato l’evoluzione. Secondo la mia opinione la pace non è impossibile perché, attraverso il rispetto, la coesistenza e la convivenza senza differenze, essa può essere facilmente conquistata. Anche attraverso la democrazia si può ottenere la pace: non esiste democrazia se non vengono rispettati i diritti umani elementari e se gli uomini non hanno le stesse libertà e gli stessi diritti. Quest’uguaglianza deve essere garantita dalla giustizia e dalle leggi. In una società democratica inoltre non può mancare la solidarietà verso i più deboli e chi ha bisogno di aiuto, ovvero di chi vive in situazioni di svantaggio. La democrazia, però, non è solo una forma di governo, ma anche un atteggiamento mentale: si può assumere un atteggiamento democratico non imponendo sempre le proprie opinioni ma ascoltando anche quelle degli altri, dialogando con loro e rispettando tutti, soprattutto se sono diversi per caratteristiche fisiche o per modo di pensare. Dunque la democrazia è una conquista e va difesa, perché ci sono ancora molti motivi che possono metterla in pericolo. Uno di questi è l’indifferenza: se i cittadini non si interessano della “cosa pubblica” e quindi non si informano, non partecipano alla vita del Paese in cui vivono. Non c’è dubbio che un altro strumento importante per la conquista della pace è il rispetto in tutte le sue forme: il rispetto è un atteggiamento necessario per una convivenza senza conflitti e dove le differenze si accettano. Rispettare significa rendersi conto che ogni persona ha diritto di scegliere come vuole essere, con il proprio modo di vivere, agire, sentire, pensare e via dicendo. Il rispetto si manifesta dunque quando non si giudicano le altre persone per le loro opinioni e quando li accettiamo anche se non condividiamo i loro pensieri. Rispettare diventa però difficile quando si impongono le proprie opinioni e quando si assume un atteggiamento aggressivo nei confronti degli altri. Dunque la pace si otterrà solo se l’uomo vivrà in modo democratico e saprà rispettare. Nel corso della storia molti sono stati i costruttori di pace, uomini e donne diversi per credo, cultura e provenienza che hanno combattuto contro la guerra e i soprusi per l’affermazione dei diritti umani. In particolare ricordiamo: Martin Luther King, attivista per i diritti civili che pronunciò il famoso discorso “ I have a dream”; Madre Teresa di Calcutta, l’umile “matita di Dio” che dedicò tutta la sua vita ai poveri e ai malati, agli “ultimi tra gli ultimi” come lei affermava; Dalai Lama, monaco buddista contrario all’uso della violenza per la liberazione del Tibet; Mahatma Gandhi, il “padre” dell’ India che con le sue azioni e la sua “non-violenza” ispirò movimenti e organizzazioni per i diritti civili; Papa Giovanni XXIII, soprannominato “Papa Buono“ e autore dell’ enciclica “Pacem in Terris”; Michail Gorbaciov, ultimo segretario del Partito Comunista dell’ URSS che ebbe un ruolo molto importante nel processo di pace; Nelson Mandela e Frederik De Klerk, che lavorarono per risolvere il tremendo regime di apartheid e che gettarono le basi per un Sudafrica democratico e libero; Barack Obama, 44° presidente degli USA che si impegnò per la cooperazione tra i popoli e la diplomazia internazionale; Malala Yousafzai, che lottò per i diritti civili e per il diritto all’istruzione di tutti i bambini e delle donne nei paesi musulmani. Molti tra quelli citati sono stati premiati con l’ambitissimo Nobel per la Pace. Dunque se le generazioni future seguiranno l’esempio di questi personaggi, sapranno creare un mondo in cui regnerà sovrana la pace e in cui tutti i cannoni e carri armati si arrugginiranno e verranno eliminati una volta per tutti, seppellendo con essi tutte le brutalità che hanno caratterizzato il passato.
Raffaele Sica