S e M hanno trovato casa e hanno firmato il primo contratto di affitto a loro nome! Grazie alla rete che supporta il progetto si è infatti riusciti a trovare una soluzione abitativa accessibile di cui sono molto contenti.
Altra novità importante: mentre continua a portare avanti il suo impegno scolastico S ha iniziato oggi un tirocinio di 3 mesi come aiuto cuoca che le permetterà di apprendere alcune tecniche della cucina italiana (come la preparazione della pasta fresca) da affiancare alle sue ricche competenze di cucina siriana.
Nel mese di gennaio finalmente S e M hanno ritirato il loro permesso di soggiorno e il titolo di viaggio, passo fondamentale del percorso di integrazione in Italia! S continua la frequenza della terza media con impegno e, a chiamata, lavora per un catering di cucina siriana.
Infine hanno frequentato a dicembre il corso HACCP sulla normativa per la sicurezza alimentare necessario per il lavoro in cucina.
Prosegue il percorso di autonomia di S. e M. In particolare M. ha portato avanti con impegno e serietà il tirocinio al ristorante come aiuto cuoco, apprendendo alcune basi della cucina italiana, coltivando buone relazioni con i colleghi con lo chef e facendo progressi con la lingua!
S. ha frequentato la scuola di italiano spostandosi anche autonomamente per venire a Roma. Inoltre ha deciso di iscriversi a un nuovo corso presso il Centro Provinciale per gli Adulti di Frascati per l'ottenimento del certificato di licenza media. Il corso avrà inizio nelle prossime settimane.
Nel frattempo entrambi hanno iniziato un percorso di orientamento alla formazione e al lavoro che prevede dei colloqui presso uno sportello dedicato che può ulteriormente supportarli per le loro scelte in questi ambiti.
A circa 7 mesi dall'inizio dell'accoglienza la coppia ha fatto molti progressi, ma il percorso per acquisire sempre maggiore consapevolezza rispetto al nuovo contesto di vita (con i suoi limiti e le sue opportunità) ancora deve andare avanti.
Nell'immagine un momento dei festeggiamenti del compleanno di M., una bella occasione in cui ci siamo ritrovati dopo l’estate .
Dopo 3 mesi di frequenza scolastica S. e M. hanno svolto e superato brillantemente l’esame di italiano ottenendo la certificazione del livello A1 presso il CPIA (Centro Provinciale Istruzione per Adulti) di Frascati. Nel frattempo sono iniziate da circa 2 mesi e continuano con successo con cadenza settimanale le conversazioni online in italiano con dei volontari per approfondire la lingua e allacciare nuove relazioni.
Inoltre M. ha svolto con successo un colloquio per svolgere un tirocinio come aiuto-cuoco e lavapiatti in un prestigioso ristorante di Ciampino: un passo importante per capire il mondo del lavoro in Italia, aprirsi una nuova strada professionale, misurarsi con la lingua italiana, allacciare nuove relazioni. Il tirocinio inizierà fra pochi giorni grazie a un nostro supporter che ci ha messo in contatto con il ristoratore e alla collaborazione con Sant’Egidio.
S. e M. stanno cominciando ad ambientarsi, stanno personalizzando e adattando la casa, si stanno cominciando a orientare sul territorio di Frascati e si sono mossi con coraggio fra Roma e Frascati.
Avevano da appena 2 settimane iniziato a frequentare le due scuole di italiano (il Centro Provinciale d'Istruzione per Adulti di Frascati e una scuola di Sant'Egidio a Roma) quando è scattata la zona rossa nel Lazio. Grazie all'aiuto attento di un mediatore sono state spiegate le restrizioni previste e i ragazzi non si sono troppo scomposti adattandosi presto alle regole.
La quotidianità scorre fra spese al supermercato, tentativi di lezioni online aspettando il wifi in casa, e accertamenti medici vari.
Stiamo pian piano conoscendoci, stiamo scoprendo scorci delle storie e dei desideri dei ragazzi, durante piacevoli chiacchierate quasi sempre davanti a un caffè o un te siriano (foto di repertorio), accompagnati da ottimi dolcetti fatti in casa da S.
M. è ansioso di ritornare a lavorare, in Libano era responsabile di un caseificio e non vede l'ora di poter di nuovo a produrre formaggi italiani! S. ha la passione per la cucina, ha esperienza come insegnante privata di bambini, e ama leggere.
Vi raccontiamo qui l'arrivo di M. e S., che con grande emozione finalmente abbiamo conosciuto!
Dopo un complicato viaggio nel traffico del raccordo anulare, stipati con le valigie in una macchina troppo piccola, sono giunti nel piazzale di Cocciano dove un piccolo comitato di accoglienza li aspettava. La presenza dei bambini, anche se un po' intimiditi, l'immediata attività di selfie di gruppo che spontaneamente si è creata, il cartellone di benvenuto scritto in arabo, hanno aiutato a rompere il ghiaccio. In inglese ci siamo presentati, scambiati benvenuti, ringraziamenti, dimostrazioni di gratitudine e felicità di esserci incontrati. Si siamo distanziati e ci siamo tolti le mascherine per vederci in faccia.
Poi una delegazione si è spostata in casa dove già con le spiegazioni sul funzionamento di utenze ed elettrodomestici è emerso che i ragazzi hanno competenze digitali e non solo, che li aiuteranno a districarsi bene nella nuova vita in Italia!
M. e S. erano molto contenti della nuova sistemazione, hanno ringraziato molte volte, hanno detto di voler frequentare entrambe le scuole di italiano proposte e hanno dimostrato tutta la loro voglia di essere attivi in questo nuovo percorso. Sono ragazzi simpatici, svegli, sarà davvero un piacere fare un pezzo di strada insieme! Adesso oltre alla scuola bisognerà avviare insieme a loro un po' di pratiche burocratiche, ma anche, e soprattutto, pian piano conoscerci ed entrare in relazione. Intano gli auguriamo ben venuti e buon inizio di avventura in Italia!!
NB non divulgheremo informazioni sensibili ne' immagini dei ragazzi per motivi di riservatezza, è necessario tutelare la privacy dei ragazzi anche in virtù del loro status di richiedenti asilo
Siamo vicinissimi all'avvio del percorso di accoglienza!!!
Finalmente, dopo tante difficoltà abbiamo finalmente trovato una casa, accogliente, pronta all'uso e ben collegata, a Cocciano frazione vicinissima al centro di Frascati. La casa di 70 mq circa, non disponendo di una camera in più, non permetteva di accogliere una famiglia numerosa. Sant'Egidio da poco ci aveva avvisato che una coppia di profughi siriani, arrivati a dicembre, era sospesa, proprio in attesa di una soluzione come questa.
Possiamo quindi finalmente presentarvi i protagonisti di questa avventura: una coppia di giovani sposi, che ha trascorso lungo tempo in Libano (circa 9 anni). Allo scoppio della guerra, si sono spostati da un posto all'altro (da Homes ad Aleppo) alla ricerca di un po' di pace, hanno trovato un luogo sicuro in Libano, dove -però- come ci ha spiegato la nostra referente di Sant'Egidio, le vite dei profughi sono sospese in un limbo, per la difficoltà di una reale integrazione e per le diffusa precarietà abitativa e lavorativa che sfocia spesso in situazioni di vero e proprio sfruttamento. Questi ragazzi, che nel 2016 si sono sposati in Libano, hanno deciso di venire in Italia per riprendere in mano la loro vita e avere una casa sicura per la loro famiglia presente e futura. La coppia è ospitata ora in una struttura di accoglienza transitoria dove li andremo a prendere per accompagnarli nella loro nuova casa entro la fine di febbraio.
Il nuovo anno è iniziato con una bella notizia relativa alla grande adesione ricevuto fino ad ora per sostenere il progetto. Grazie al passaparola abbiamo raccolto oltre il 50% dei fondi previsti per garantire la sostenibilità del progetto (sia considerando le numerose donazioni regolari mensili che quelle singole) .
I sostenitori del progetto sono diventati oltre 80 e crescono ogni settimana grazie al passaparola.
Siamo stati a un passo dall'avvio ufficiale dell'accoglienza: avevamo trovato una casa a Grottaferrata adeguata al progetto, ma il proprietario (che si era detto inizialmente disponibile), poco prima di formalizzare l'affitto si è tirato indietro. Stiamo comunque continuando la ricerca con nuova linfa e contando sempre di più sul passaparola perchè ci sembra il mezzo più efficace per superare chiusure e diffidenze per trovare una casa per questo progetto (stiamo diffondendo la richiesta sui territori di Frascati e zone limitrofe ai Castelli, oltre a Roma nelle zone di borgata Finocchio e Borghesiana).
Sono stati donati molti mobili
Varie strade si stanno percorrendo per la ricerca casa... in attesa che si concretizzi presto la soluzione giusta per noi ci stiamo procurando mobili ed elettrodomestici. Sotto la pioggia i nostri valorosi trasportatori hanno iniziato a smontare e portare in luogo sicuro una cucina, e mobili per le camere da letto... molto altro è in arrivo...
E' iniziata la ricerca della casa
Attraverso vari canali si stanno cercando soluzioni per l'abitazione che accoglierà la famiglia sul territorio di Frascati. Stiamo cercando affitti calmierati o appartamenti offerti gratuitamente per il progetto in un luogo accogliente, ben collegato coi mezzi e che possa opsitare almento 5 persone.
E' stata ufficilamente lanciata la raccolta fondi per l'avvio del progetto!
La rete allargata è stata invitata a pubblicizzare Insieme Per l'Accoglienza utilizzando vari canali e ad impegnarsi per portare a bordo piccoli sostenitori regolari che offrano sostenibilità al progetto nel tempo.
Avviata la creazione della Rete per il supporto al progetto e predisposto il materiale di lancio per la raccolta fondi.
Dopo il lancio del progetto, è iniziata la sua diffusione attraverso vari canali. Sono state create due reti che costiuisciono le fondamenta del progetto: l'equipe Organizzativo - Operativa (equipe OO) al momento composta da 9 persone, che seguirà la famiglia quotidianamente dal momento dell'arrivo fino al raggiungimento dell'obiettivo dell'autonomia, e la rete Attiva - Allargata (rete AA) che seguirà il progetto tenendosi informato sulle sue vari e fasie e impegnandosi a contribuire a rispondere alle necessità che mano mano si presentaranno. Fin da subito molte persone hanno confermato la disponibilità a entrare nella rete AA, che conta al principio circa 20 persone cui ci auguriamo se ne aggiunganoi mano mano altre. La rete AA è stata da subito coinvolta: a seugito degli stimoli offerti da tutta la rete è stato scelto un nome che rapprosentasse l'identità di questa rete e i sui scopi e sono stati elaborati dei materiali per la raccolta fondi grazie a un'equipe grafica che da subito ha sposato il progetto.
Il 15 giugno è stato presentato per la prima volta pubblicamente il progetto Accoglienza Corridoi Umanitari.
La presentazione è avvenuta tramite un incontro online, vista la situazione sanitaria (subito dopo il lock down). L'incontro è stato aperto da un'introduzione di fra Alessandro Ciamei sul tema dell'accoglienza nel carisma francescano, cui è seguito un momento di presentazione del progetto e di come ci si possa contibuire attivamente (condivisione competenze, supoporto per la ricerca di beni materiali, supporto per la raccolta fondi, ecc.). Un terzo momento è stato aperto agli interventi dei partecipanti: sono emerse curiosità, condivisioni e dubbi, e la voglia di molti di partecipare e farsi coinvolgere.