di Eugenia Garritani


Distruggere memoria e presenza di un popolo

Viviamo un tempo di grande incertezza ed ansia per i gravi conflitti che si svolgono ai confini dell'Europa.
Non viene più̀ riconosciuto il diritto internazionale ed alcuni paesi intraprendono azioni violente contro chiunque sia ritenuto nemico, senza alcun freno e timore di scatenare una guerra di proporzioni catastrofiche.


Nel mondo prevale la violenza e l'uso della forza per sottomettere, annientare, deportare, far valere le proprie ragioni.

E' un mondo che non approviamo e che non ci aspettavamo.


Continuiamo a credere nei valori universali e inviolabili dichiarati nella Dichiarazione dei diritti umani (1948), nella Carta dei diritti dell'infanzia (1089), nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea (2000), nella nostra Costituzione (1948).

Crediamo fortemente nel dialogo e nella collaborazione, nel rispetto delle persone e nella tutela dell'infanzia.


Non pensavamo di vedere scene di genocidio né constatare tanta difficoltà a riconoscerlo come tale da parte dei governi, alcuni dei quali perseguitano coloro che manifestano e s'indignano per quanto sta avvenendo nella Striscia di Gaza.