La Redazione
Flash sul nostro passato
Proponiamo solo una piccola carrellata sul nostro passato al mare.
Come si può notare tutto è cambiato: dalle baracche a ville e villette.
Non solo le abitazioni sono diverse: sono diversi il modo di vestire, di cucinare, il modo di vivere il mare.
Oggi ci sono comodità a non finire anche se ci lamentiamo sempre.
Ma guardiamo le immagini e tentiamo di intuire quanto siamo diversi oggi da ieri.
Eccola qui l'amata baracca, sollevata pochissimo sulla sabbia da piccole travi.
La famiglia intera in posa per la foto ricordo.
Dall'immagine meravigliosa si può dedurre come ci si vestiva una volta al mare.
Il padre è vestito di tutto punto, addirittura ha il cappello.
I bambini indossano costumi molto castigati, la mamma è coperta e le persone che si notano sullo sfondo - sulla scaletta - indossano camicie e pantaloni.
Altri tempi, in cui denudarsi non era considerato decente.
Questa foto è davvero un cimelio prezioso!
Guardate un po' le nostre nonne come facevano il bagno!
Completamente vestite e con cappelli -foulard!
E l'uomo indossa uno di quei costumi a righe, interi con pantaloncini come a volte possiamo vedere in vecchi cataloghi!
Questa bellissima foto mostra una mamma con figli e nipoti su di un'Ape.
Si vede che ci troviamo più in avanti nei tempi. Sullo sfondo ci sono sempre le baracche di legno, ma sono rivestite da onduline.
La signora indossa un costume più moderno e i bambini sono tutti in pagliaccetto!
Ma quanta felicità sui loro volti!
La signora della foto porta un secchio, perché nelle baracche non c'era acqua corrente come non c'era energia elettrica.
Anche lavare panni e piatti era un problema.
La maggioranza, dopo il pranzo portava i piatti al mare e li lavava e strofinava con la sabbia e poi li risciacquava bene.
I cibi si consumavano freschi, perché non c'era il frigo per conservarli.
Nelle baracche, in un cassettone, si conservava la provvista dei taralli e del marsala da dare ai bimbi, quando uscivano dal mare e si sedevano felici sulla sabbia avvolti in bianchi lenzuolini di cotone.
La mattina passavano i pescivendoli e si compravano i pesci e dal lattaio il latte.
Per tenere al fresco anguria e vino, si seppellivano sulla battigia per farli rinfrescare dalle onde del mare.
Solo alcuni potevano avere del ghiaccio, che veniva portato da qualche carretto dei benestanti, che quasi tutte le mattine arrivano carichi di cibarie.
Come si può notare dalla foto - le baracche qui sono riprese da dietro, cioè dal lato che guardava Vergadoro- fuori ci sono molti attrezzi: di solito si cucinava fuori dalla baracca per evitare incendi.
Questa foto mostra la fila della baracche, costruite a poca distanza dalla riva del mare, e la mattina si poteva assistere da vicino allo spettacoloso sorgere del sole.
Ci troviamo più avanti nel tempo, perché ci sono i pali della corrente elettrica, che rendeva più facile la vita rispetto al passato.
Innanzitutto c'era la luce all'interno delle baracche e la sera niente più lumi a petrolio oppure a gas, ma lampadine elettriche.
Le baracche appaiono più sollevate dalla sabbia e tutte hanno il terrazzino, "a loggetta".
Dalla posizione della baracche si può capire com'era facile fare amicizia, stare insieme, condividere le serate ed i giochi sulla sabbia.
Notiamo anche gli ombrelloni, che sostituirono completamente le capanne di paglia e le tende arrangiate .
Questa baracca è più moderna: tutta rivestita di onduline, con finestra moderna con vetro, tendina alla porta per difendersi dagli insetti, le sdraio, i costumi moderni.
Era il tempo della lottizzazione Roccagiovine; gli strongolesi comprano i suoli ed iniziano a recintarli - in primo piano si intravede una recinzione di cemento- .
Le baracche non sono più sull'arenile ma sul terreno un po' più lontano dalla sabbia, perchè le baracche si lasciavano anche per l'inverno e la posizione preservava dalle mareggiate.
La foto mostra con più chiarezza le prime costruzioni in cemento e le baracche in file diverse.
Si può vedere che, sul retro. le baracche erano dotate di porte e finestre ed i tetti sono tutti coperti o con teloni oppure con onduline.
In fondo, vicino il caseggiato in prima ed in seconda fila, sono parcheggiate automobili.
I carretti e i calessi sono andati in pensione.
In questa foto è ripreso un gruppo di giovani strongolesi, che evidentemente hanno fatto una gita al mare in autunno oppure in inverno.
Siedono al riparo di una baracca, su di un cumulo di sabbia, certamente portata dal vento forte di tramontana.
La parete della baracca è rivestita con masonite.
Si nota sul retro, un prolungamento: erano i servizi, che nel tmepo furono aggiunti alle baracche.
Ecco come appare attualmente la nostra marina.
Al posto delle baracche, su più file, ci sono case bellissime e ville circondate dal verde.
Il lungomare si trova tra Quindici e Sedici, e la sera è sempre affollato, come la grande piazza su cui si svolgono manifestazioni interessanti e divertenti.
La marina ha pizzerie, ristoranti e locali dove si può ballare.
Tutto è diverso, migliorato con gli anni. Ma chissà perché, alcune persone anziane e rimpiangono la vita nelle baracche.
- La vita era più semplice, primitiva- dicono- ma si dava più spazio allo stare insieme- ora , secondo le buone regole del galateo, prima di andare a casa del vicino, suoni il campanello o telefoni.
Le donne ora, hanno più da fare con la pulizia -prima non c'era bisogno neppure di spazzare, perché le tavole del pavimento lasciavano uno spazio piccolissimo, per far cadere la sabbia- con la cucina e con i giardini da innaffiare!
Al tempo delle baracche si pensava solo a fare il bagno, a prendere il sole ed a stare insieme.
La sera non c'erano spettacoli e tutti ci si riuniva sulle coperte gettate sulla sabbia, si cantava e si raccontava.
E poi il mare era sempre pulito nonostante si lavassero i piatti alla riva!-
Vero. Tutto è diverso, ma il nostro mare è sempre meraviglioso e noi dobbiamo salvaguardarlo dall'inquinamento.
Gli offriamo una rosa in segno del nostro amore e del nostro rispetto.
Ringraziamo gli autori delle foto: hanno contribuito a documentare un pezzo del nostro passato.
∗*∗*∗ Fine *∗*∗*