INCONTRO CON GIORDANO BRUSCHI

Anche se era solo collegato online, il Partigiano Giotto mi ha fatto sentire parte della sua storia. 

Ogni volta lo ascolto volentieri e mi dispiace sentire come l’uomo sia stato capace di uccidere i suoi simili.

Come scriveva Piero Pinetti, poco prima di essere ucciso,alla mamma, gli uomini non sono nulla,per questo non hanno diritto di giudicare il bene e il male.

Solo un ente superiore potrà giudicare tutti.

Era un giovane operaio dell’Ansaldo, membro del partito comunista.

Come Pinetti anche Ezio Lucarno, nome di battaglia Cialacche, ha donato la sua vita per la libertà di tutti, per sconfiggere il male di uomini che non hanno capito nulla.

Morì per salvare i suoi amici, attirando in uno scontro a fuoco l’attenzione su di lui.

Personalmente ho la fortuna di conoscere una nonnina di 93 anni, che era la sorella del partigiano “Renato”, Volante Severino.

Quando sento parlare queste persone, cerco di immedesimarmi nei loro racconti. 

Vita quotidiana che in un attimo si trasformava in tragedia. Bambini che giocavano felici e dopo un attimo si nascondevno perchè vedevano quegli uomini in divisa con lo sguardo”cattivo”.

Anche oggi non ce la passiamo molto bene, quindi le parole del Partigiano Giotto devono entrarci nella mente, così potremo raccontarle ai nostri figli e loro ai loro.

Sono insegnamenti di rispetto e amore che dobbiamo mettere in pratica tutti i giorni, la cosa è molto semplice.

Grazie Giotto!

Gabriele