impatto

Le linee guida per la caratterizzazione, l'analisi e la definizione dei criteri tecnici e gestionali per la mitigazione delle emissioni fanno riferimento a quanto disposto dalla Provincia di Trento, le cui determinazioni sono state prese a riferimento anche da ARPAE dell'Emilia Romagna che, nel maggio del 2018, con determina dirigenziale, ha individuato valori obiettivo analoghi a quelli indicati dalla Provincia di Trento in tema di impatto odorigeno. Sulla base di queste disposizioni è stata effettuata la valutazione di impatto ambientale. 

In tema di incidenza sul traffico veicolare, è stato calcolato un traffico medio attorno ai 120 mezzi pesanti al giorno di cui:

L'incremento medio del traffico è molto limitato, e si aggira sul  3-4 % del traffico attuale nelle ore di punta (2.289 mezzi attuali – dato 2016). A livello di area provinciale si registrerà un incremento rispetto alla situazione attuale di soli 20 mezzi/g.

Da diversi anni l’azienda Iren Ambiente ha in corso con il Politecnico di Milano una collaborazione scientifica relativa allo sviluppo di soluzioni all’avanguardia per il monitoraggio ed il controllo delle emissioni odorigene.

 

Per quanto riguarda l’impianto di digestione anaerobica della frazione organica dei rifiuti con successiva raffinazione del biogas a biometano di Reggio Emilia, loc. Gavassa, il gruppo di ricerca guidato dalla Prof.ssa Laura Capelli del Dipartimento di Chimica, Materiali, e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano, che da 20 anni si occupa dello sviluppo di tecnologie sensoristiche per il monitoraggio degli odori, ha proposto la realizzazione di un innovativo sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni odorigene dell’impianto tramite un sofisticato sistema olfattivo elettronico chiamato “naso elettronico”. Tale sistema, a regime, dovrà analizzare in continuo l’aria ambiente al confine dell’impianto, e rilevare la presenza di eventuali “anomalie” associate a possibili picchi odorigeni, che potrebbero causare la percezione di odori all’esterno dell’impianto, al fine di consentire ai gestori dell’impianto di intervenire in maniera immediata e limitare dunque la durata del fenomeno odorigeno, evitando che si possano creare situazioni di molestia olfattiva per la popolazione residente in prossimità dell’impianto.

 

A valle di una prima fase di lavoro, che ha previsto l’effettuazione di uno studio modellistico parametrico finalizzato all’individuazione del punto al confine di impianto ottimale per l’installazione del naso elettronico, in grado di monitorare le emissioni odorigene e rilevare potenziali eventi odorigeni prima che questi impattino sui ricettori più prossimi all’impianto, il 21 ottobre 2022 il naso elettronico è stato installato al confine sud-ovest dell’impianto, in direzione del centro abitato di Gavassa.

 

Attualmente il naso elettronico sta già analizzando l’aria in continuo, anche se l’addestramento dello strumento a riconoscere gli odori caratteristici dell’impianto ed eventuali picchi odorigeni potrà essere completato solo a valle della messa a regime dell’impianto stesso. Le linee guida per la caratterizzazione, l'analisi e la definizione dei criteri tecnici e gestionali per la mitigazione delle emissioni fanno riferimento a quanto disposto dalla Provincia di Trento, le cui determinazioni sono state prese a riferimento anche da ARPAE dell'Emilia Romagna che, nel maggio del 2018, con determina dirigenziale, ha individuato valori obiettivo analoghi a quelli indicati dalla Provincia di Trento in tema di impatto odorigeno. Sulla base di queste disposizioni è stata effettuata la valutazione di impatto ambientale.