Dicono di noi

UN LUOGO CHE MI STAVA ASPETTANDO

Perché anche i luoghi aspettano, poi aprono le loro braccia di porte e di persiane: a una giovane coppia, a una mamma in attesa, a una mamma con un bambino, a un adolescente in crisi, a persone con un problema da risolvere.

Quale che sia il tuo bisogno, qui ti senti accolto. Qui si viene, si torna e a volte dura tutta la vita.

Rita

Immaginavo che partorire non sarebbe stato facile, non sapevo che l’avrei fatto ai tempi del Covid: visite affrontate in solitudine, meno occasioni per fare shopping pre-natale e niente preparazione pre-parto. Almeno non in modo tradizionale.

Dopo aver ricevuto la notizia che il corso che avevo prenotato in ospedale era stato ovviamente annullato, ho fatto qualche ricerca e ho saputo da un’amica che il Consultorio “La famiglia” ne avrebbe organizzato uno online. Un esperimento, una cosa bizzarra forse, ma sin dalla prima lezione ho capito che sarebbe stato comunque molto utile, oltre che comodo. Anche se a distanza, gli incontri con Valentina, l’ostetrica che ci ha seguiti, ci hanno permesso di avere indicazioni su cosa sarebbe successo (pur con l’avvertenza, spesso ripetuta, che ogni parto è una faccenda a sé), prima, durante e soprattutto dopo il lieto evento. Non solo, il corso ci ha dato la possibilità di confrontarci con altre coppie in attesa per chiarirci le idee, ricevere e dare suggerimenti per affrontare quella miriade di piccole e grandi scelte che contraddistinguono questo periodo.

Insomma, otto lezioni ricche di indicazioni, istruzioni ed esercizi pratici, ma anche un vero e proprio supporto psicologico e pratico, tramite messaggi e telefonate, che si è esteso ben oltre le ore previste dal programma. Apparentemente una buona preparazione, ma sarebbe servita? Oggi, mentre stringo fra le braccia il mio bambino, mi ripeto spesso che il parto e i giorni successivi sarebbero stati molto più difficili se non avessi potuto contare su questo percorso che si è rivelato indispensabile, per conoscere le cose prevedibili e per gestire gli imprevisti. Il mio è stato quello di aver rotto il sacco con largo anticipo, questo ha significato un parto indotto che, in tempi di coronavirus, si è trasformato in un travaglio in ospedale affrontato in gran parte in solitudine. Nelle 33 ore trascorse tra me e me nella stanza del reparto di ostetricia ho più volte pensato che senza il corso “sarei morta”. Invece avevo gli strumenti per cavarmela anche da sola: sapevo interpretare i segnali del mio corpo, conoscevo le posizioni per avvertire meno le contrazioni e qualche soluzione per calmare il dolore utilizzando l’acqua, ma soprattutto avevo la consapevolezza che le mie risorse potevano portarmi fuori da quella esperienza. Mi sentivo pronta e forte, nonostante il dolore. Si pensa spesso che si partorisca con il corpo, ho imparato vivendolo che, in realtà, è la testa a guidarti durante il parto. Come suggerito dalla Psicologa del consultorio ho utilizzato anche le immagini mentali per superare le contrazioni, una alla volta.

Il corso si è rivelato utile anche per spiegare al personale medico come intendevo partorire. I protocolli ospedalieri non si addicevano a quello che il mio corpo mi stava suggerendo. Così, a dispetto di quello che mi consigliavano di fare, ho voluto partorire senza epidurale. Solo io potevo scegliere il meglio per me e il mio bambino.

Arrivati in sala travaglio ho avuto un’ulteriore conferma che il corso è stato indispensabile. Anche il papà era pronto. Sapeva come farmi massaggi, come aiutarmi a respirare, quando darmi da mangiare e da bere, conosceva gli esercizi con la voce per seguire il ritmo delle contrazioni, aveva preparato una playlist per rilassarmi. Il parto si è rivelato così un’esperienza a tre.

Poi il pianto di Mattia che rompe il silenzio, la prima volta fra le nostre braccia, le lacrime di gioia, il mondo che si ferma in un istante che non potremo mai dimenticare.

Il travaglio si è impresso così nella nostra memoria come un’esperienza positiva e indimenticabile. È stata una prima sfida vinta dalla nostra nuova famiglia e ha fatto maturare in noi una consapevolezza che, anche nei giorni successivi, ci ha aiutati a superare le difficoltà, a partire dalla lontananza dalla famiglia, bandita dai reparti ospedalieri a causa del Covid.

Il consultorio ci ha supportati anche in seguito, non ci siamo mai sentiti soli grazie agli spazi allattamento, sempre rigorosamente su Zoom, e al supporto dell’ostetrica Valentina, reperibile e presente a qualunque ora del giorno e della notte.

Da genitori al primo figlio i dubbi sono tanti e un supporto esperto è indispensabile per avviare correttamente l’allattamento, ma anche per capire come impostare la relazione con il bambino.

Insomma, il Covid ci ha forse tolto tante cose ma ci ha consentito, attraverso un pc, di portare fra le mura di casa nostra tante persone che non dimenticheremo. Anche grazie a loro, nei momenti di difficoltà, non abbiamo mai smesso di pensare “andrà tutto bene”. E così è stato.

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Lettera firmata

Ciao,

Sono Clelia, mamma di Costanza, Mattia e Giacomo.

Sono stata seguita al consultorio per tutte le gravidanze e subito dopo la nascita di Giacomo ho iniziato a frequentare lo spazio allattamento perché, nonostante fosse il terzo figlio, ho capito da subito che avevo bisogno di un luogo dove poter chiedere aiuto anche per questa nuova avventura. Ho trovato, come immaginavo, delle ostetriche super, che mi hanno subito accolta e mi hanno fatto sentire voluta bene, nonostante tutto... (cosa importantissima per una neo mamma). In particolare mi hanno sostenuto nell'allattamento al seno, che io avevo praticamente già 'archiviato' come impossibile, visto che le esperienze precedenti con gli altri due bambini erano state molto faticose. Tra ragadi incredibili (credo che Benedetta si ricordi la mia faccia quando sono corsa a chiedere in consultorio un tiralatte un sabato mattina all'alba dopo una notte insonne a causa del dolore), allattamento con la siringa e dito (mi sembrava di allattare un gatto invece che un bimbo), tiralatte acceso 24 ore su 24 (quante pile consumate), creme, cremine, fieno greco coppette, pezze di cotone e litrate d'acqua, io, Giacomo (e il resto della famiglia) abbiamo trascorso un mese molto intenso.

Ogni settimana andavo allo spazio allattamento chiedendo alla Vale se potevo smettere, aumentare l'aggiunta, provare ad attaccarlo di nuovo... Nonostante la mia confusione e 'ansia da prestazione', le ostetriche sono state sempre 'ferme a guardare' cosa stava succedendo a me e a Giacomo, certe che in qualche modo ce l'avremmo fatta... E così è stato...dopo un mese, l'ultimo giorno prima del lock down, la Vale ha provato ad attaccare Giacomo al seno e lui, come se niente fosse, ha iniziato a ciucciare benissimo, senza farmi male!!!! E così sono riuscita a godermi questa nuova esperienza (sicuramente anche complice la quarantena che mi ha obbligato a stare ferma), oltre ad uno splendido corso di massaggi su zoom e ad altri incontri super interessanti che ho seguito in questi mesi.. Tra una poppata e l'altra!! Grazie quindi a voi per quello che ogni giorno fate per le nuove mamme (anche al terzo figlio si ricomincia tutto da capo perché ogni figlio è diverso) e per l'attenzione, l'amore e la pazienza con la quale ci seguite in questo momento così delicato.. Mi raccomando andate avanti così!!!

E grazie al consultorio perché è un'opera e un luogo fondamentale nell'aiuto e nell'accompagnamento alla donna e alla famiglia, in tutte le fasi della vita.

(Giugno 2020)


"Ciao a tutti

sono Rossella una delle vostre neo mamme.

Voglio fare i miei complimenti a tutti voi dal profondo del cuore per la vostra competenza, cura, dedizione, professionalità e per il vostro ascolto verso noi povere mamme in crisi. Per non averci mai lasciato sole soprattutto in questo momento di pandemia!

Grazie a tutte le ostetriche, i dottori , l'assistente sociale che mi hanno aiutata e sostenuta.

Un elogio anche allo staff di segreteria che organizza il tutto ed è sempre gentile.

Siete davvero fantastici!!" (Marzo 2020)

Buongiorno,

con la presente desidero esprimere la mia gratitudine rispetto alla possibilità che ci state offrendo con i vari incontri del corso pre-parto online.

In particolare, vorrei esprimere il mio gradimento rispetto agli incontri con la dott.ssa Mariani: il primo incontro al quale ho partecipato è stato di gruppo, e si è tenuto il 2 aprile, all'interno del ciclo di incontri pre-parto che sto seguendo con l'ostetrica Valentina Rossi (anch'essi utilissimi).

In quell'occasione, sono rimasta molto colpita della spiegazione simbolica dei codici materno e paterno attraverso la condivisione di due dipinti. E, in generale, ho trovato molto utili e veri gli spunti di riflessione che ci sono stati offerti riguardo al rapporto con il nostro piccolo sia in gravidanza che dopo.

Anche rispetto al parto ci sono state date delle indicazioni relative all'atteggiamento con cui la mamma può favorire e non ostacolare il travaglio e il momento espulsivo davvero importanti.

Al termine di quel webinar mi sono sentita davvero rassicurata e ho avuto il desiderio di fare delle domande che mi erano sorte, anche rispetto alle restrizioni relative alla partecipazione dei mariti al travaglio e al parto, a causa del Coronavirus, alla dott.ssa Mariani, la quale mi ha proposto di fare un incontro one to one, che si è tenuto oggi, 17 aprile, dalle 10:30 alle 11:15.

Anche questo colloquio è stato utilissimo: mi sono sentita libera di esprimere le mie preoccupazioni e le domande più profonde e sono stata accolta e accompagnata a consolidare delle riflessioni che senz'altro mi sosterranno e accompagneranno a vivere la nascita di Francesco.

Credo sia davvero un grande aiuto, soprattutto nel momento storico che stiamo vivendo, poter avere dei momenti di confronto che, per quanto virtuali, se professionali e umani, sono in grado di sfondare lo schermo e arrivare dritti alla persona.

Pertanto, ringrazio sentitamente per il servizio offerto.

(Aprile 2020)