VIGILANZA E CONTROLLO DEGLI IMPIANTI di TELECOMUNICAZIONE ad alta frequenza sul territorio comunale
Nel presente portale è possibile ottenere informazioni su i risultati delle campagne di misura e monitoraggio dei livelli di CEM (Campi Elettro Magnetici) e sulla localizzazione degli impianti di Telefonia Mobile, Wi-Max e Radio Televisivi presenti sul territorio comunale
Le misure e i monitoraggi dei livelli di CEM permettono di valutare lo stato di esposizione degli abitanti e sono elementi essenziali per la verifica delle emissioni delle sorgenti sottoposte a controllo.
La scelta dei punti di misura viene effettuata privilegiando i ricettori posti nella direzione di massimo irraggiamento delle antenne, sia a livello stradale che sugli edifici, e dei ricettori particolarmente sensibili (scuole, asili, ospedale, case di cura, etc).
In queste pagine sono disponibili informazioni generali sulla tematica dell’elettroinquinamento, sulla situazione delle sorgenti e su i valori di campo elettromagnetico presenti sul territorio comunale attraverso consultazione di mappe e documenti.
Metodologie della campagna di misure
Durante le indagini si è evitata la presenza di condizioni che possono perturbare la misura (presenza di oggetti metallici e di persone nelle vicinanze del punto di misura, etc.), e si è data priorità ai punti di misura ove la possibilità di permanenza delle persone supera le quattro ore giornaliere. Nello specifico, in tutti i punti monitorati sono state effettuate misure a banda larga (tali misure vengono eseguite con l’impiego di strumenti che, entro un certo intervallo di frequenza, hanno una risposta pressoché indipendente dalla frequenza. Questi strumenti forniscono il valore globale del campo elettrico nell’intervallo di frequenza considerato non fornendo alcuna informazione relativa alla frequenza dei segnali ricevuti, alla posizione delle rispettive emittenti e ai relativi contributi di ognuna).
Si specifica che la scelta tra le diverse modalità e strumentazioni di misura è legata agli scopi dell’indagine. Si effettuano misure a banda larga se:
• Le misure sono volte ad individuare punti critici in una zona in cui insistono più impianti; la tecnica di misura in banda larga è infatti preferibile in un indagine di primo livello in relazione soprattutto alla sua semplicità di esecuzione;
• Il valore misurato in banda larga non supera il 75% del valore limite più basso applicabile fra quelli relativi alle frequenze di emissione delle sorgenti presenti.
Viceversa, è necessario effettuare misure in banda stretta se:
• Sono presenti più sorgenti che emettono in intervalli di frequenza su cui devono essere applicati differenti valori limite e il valore precedentemente misurato in banda larga è superiore al 75% del limite più basso;
• Mediante la misura in banda larga viene evidenziato un superamento del limite per cui si rende necessaria la riduzione a conformità, procedura che richiede di valutare i diversi contributi forniti singolarmente da ogni sorgente.
Esecuzione delle misure e strumentazione utilizzata
Le attività di misura sono state eseguite con sopralluoghi ricognitivi nelle diverse zone interessate ricercando condizioni meteorologiche imperturbate e compatibili con le specifiche di funzionamento della strumentazione utilizzata. La strumentazione utilizzata viene di seguito elencata:
Sensori isotropici di campo elettrico marca
PMM mod. EP-330
campo di frequenza 100 kHz – 3 GHz;
campo di misura 0.3 – 300 V/m;
risoluzione 0.01 V/m;
sensibilità 0.3 V/m.
Misuratore di campi elettromagnetici marca
PMM mod. 8053;
per il posizionamento della strumentazione è stato utilizzato il treppiede in legno marca PMM mod. TR-02.
Norme tecniche di riferimento per l’esecuzione delle misure
Le misure dei campi elettromagnetici sono state eseguite secondo le norme tecniche emanate dal C.E.I. 211-7 – “Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettromagnetici nell’intervallo di frequenza 10 kHz – 300 GHz, con riferimento all’esposizione umana”, così come previsto dal comma 1, Art.6 del D.P.C.M. 8 luglio 2003. Sono state tenute in opportuna considerazione, ove applicabili, le indicazioni di organismi internazionali di riconosciuta competenza quali lo IEEE (Std C95.3-1991) e l’FCC (OET Bulletin 65).
E’ logico poi che, non essendo il corpo umano un elemento puntuale, ma avendo una sua dimensione finita, si dovrebbe utilizzare un’antenna grande come il corpo umano medio, al fine di valutare correttamente l’esposizione, ma questo è difficilmente realizzabile, per cui, avendo un’antenna molto più piccola, risulta necessario effettuare più misure, e poi valutarne una media significativa. Le norme consigliano di effettuare misure ad altezze standard, di 1,1 m, 1,5 m ed 1,9 m dal piano di calpestio, considerando 3 punti significativi del tronco di un essere umano di altezza media.
Opportunamente, le norme suggeriscono che la procedura sia estremamente rigorosa per misure che rilevano valori di campo prossimi ai limiti di esposizione o di qualità, ma che possa essere velocizzata o opportunamente modificata per misure che offrono valori di campo molto al di sotto di detti limiti.
Le norme indicano anche la durata delle misure da effettuare (sei minuti). Infatti, i valori limite dettati dalle normative sono riferiti a medie spaziali e temporali, e pertanto anche le misure devono essere effettuate in modo da consentire di ricavare i valori medi. Tali valori medi sono ottenuti come media aritmetica della densità di potenza, o alternativamente come media quadratica dei valori dei campi.