CALDAIE

I CONTROLLI PERIODICI SULLE CALDAIE SONO REGOLATI DA LEGGI SULLA SICUREZZA E AMBIENTALI CON TEMPI E PROCEDURE DIVERSE ANCHE DA REGIONE A REGIONE

Dopo molta confusione (anche normativa) e annunci "ad effetto" poi ridimensionati, è stato finalmente chiarito come regolarsi per la periodicità delle manutenzioni obbligatorie sugli impianti termici.

Il DPR 74 ha ribadito che per mantenere l’efficienza energetica dell’impianto ci si deve attenere alle indicazioni scritte che l’installatore ha l'obbligo di rilasciare dopo la fine dei lavori.

In caso non l’abbia fatto, per i vari apparecchi e componenti dell’impianto ci si riferisce alle indicazioni dei costruttori (di solito una volta all'anno) oppure alle indicazioni del manutentore designato. Per le restanti parti (per esempio la canna fumaria, che non è un componente fabbricato esternamente e poi messo in opera) ci si deve riferire alle Norme Tecniche – Un esempio? la prova di tenuta del gas deve essere documentata almeno ogni 10anni, per ovvi motivi di sicurezza, come previsto dalla UNI 11137

Altra cosa sono le leggi sulla sicurezza degli apparecchi (come la caldaia) che compongono l'impianto. Proprio questa confusione induce molte persone a pensare che l'obbligo della revisione caldaia corrisponda a quello della prova fumi

L’obbligo di verifica dell’impianto (controllo generale sull’efficienza energetica) si aggiunge e non sostituisce il controllo sulle caldaie (di solito annuale) per la sicurezza degli apparecchi a gas.

RIASSUMENDO:

Obbligo di controllo almeno biennale degli impianti funzionanti a Metano con potenze inferiori ai 35kw (inteso come somma di tutte le parti che lo compongono); per gli impianti di potenza superiore obbligo di controllo almeno annuale.

Per i singoli apparecchi che compongono l’impianto (quindi escluso le tubazioni, la canna fumaria, ecc) obbligo di revisione o manutenzione secondo quanto indicato dall’installatore o sul libretto istruzioni dell'apparecchio (per le caldaie domestiche, di solito, è tutti gli anni).

Per gli altri componenti dell’impianto (tubazione gas, canna fumaria ecc) è fatto obbligo all’esecutore o progettista dell’impianto di indicare modalità e tempi di manutenzione. Se non lo ha fatto, si seguono le norme tecniche di riferimento o le indicazioni del manutentore.

Una volta capìta la differenza tra questi aspetti (efficienza e sicurezza degli impianti – efficienza e sicurezza degli apparecchi a gas) diventa facile per tutti capire come mai la revisione delle caldaie è rimasta annuale.

CURIOSITA’:

Fortunatamente (per le tasche dei contribuenti) molti dei controlli richiesti sono di tipo visivo e non richiedono particolari strumenti o attrezzature.

Per esempio:

Per ridurre al minimo le perdite di calore dall’apparecchio (lamiere di rivestimento) si devono controllare gli isolamenti che siano in buono stato, integri. Non è però necessario sottoporli ad un controllo di laboratorio per sapere se negli anni la loro caratteristica isolante sia diminuita: si da per assunto che, se sono in buono stato, riescono a fare bene il loro lavoro.

Nei nuovi Libretti di Climatizzazione si trovano sezioni dedicate anche al trattamento anti-calcare (praticamente obbligatorio dal 2009 per tutte le caldaie delle nostre zone, perchè la durezza dell’acqua è superiore ai 15°F).

Si richiede anche la presenza di un additivo contro la corrosione interna di caloriferi, tubazioni e caldaia. Questo contribuisce a mantenere nel tempo la qualità dell'acqua in circolo. Negli impianti a pavimento, con la stessa ottica, il trattamento consiste in un battericida specifico contro le “alghe”.

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