La tregua
Anno: 1997.
Durata: 125 minuti.
Regia: Francesco Rosi.
Soggetto: Primo Levi (romanzo omonimo), Francesco Rosi, Tonino Guerra.
Sceneggiatura: Stefano Rulli, Sandro Petraglia, Francesco Rosi.
Zona ambientazione: Auschwitz.
Premi ottenuti
1997 - David di Donatello: Leo Pescarolo, Francesco Rosi e Guido de Laurentiis (Miglior film); Francesco Rosi (Migliore regia); Leo Pescarolo e Guido de Laurentiis (Miglior produttore); Ruggero Mastroianni e Bruno Sarandrea (Miglior montaggio).
1997 - Globo d'oro: Marco Pontecorvo e Pasqualino De Santis (Miglior fotografia).
Un gruppo di deportati italiani, polacchi, tedeschi, cechi, francesi, greci, ebrei, liberati dai russi, intraprendono una lunga marcia di molti mesi per raggiungere la loro terra natale. Sono uomini che, sulle strade dell'Europa centrale, riscoprono sorpresi la vita e il mondo, senza dimenticare l'arte di arrangiarsi per sopravvivere. Il giovane protagonista, Primo, eroe delle più diverse avventure, fa di questo viaggio una piena esperienza di vita, l'occasione per un'osservazione partecipe ma non priva di ironia. è a tratti coinvolto in situazioni grottesche, comiche persino, come spesso risulta comico il naturale adattamento umano alle situazioni difficili della vita.
Segue il ritorno a casa, con la riscoperta della vita quotidiana; è un attimo magico, sospeso come una tregua tra una tragedia e un'altra. Alla fine di questo viaggio, nel mondo e dentro di sé, Primo comincia a scrivere.
[rif. Archivio del cinema italiano]