Kapò

Anno: 1960.

Durata: 118 minuti.

Regia: Gillo Pontecorvo.

Soggetto: Gillo Pontecorvo, Franco Solinas.

Sceneggiatura:  Gillo Pontecorvo, Franco Solinas.

Zona ambientazione: Parigi e Auschwitz.

Edith, una ragazza ebrea, finisce in un campo di concentramento nazista con i suoi genitori, che vengono uccisi nella camera a gas. La disperazione s'impadronisce della giovane che per salvarsi la vita decide di prostituirsi freddamente i suoi aguzzini nazisti e a schierarsi dalla loro parte, tradendo la propria razza. Edith diventa così una kapò, cioè la feroce guardiana delle proprie compagne di sventura, assumendo il nuovo nome di Nicole.
Le ciniche azioni di Edith/Nicole sono guidate dall'istinto di sopravvivenza, ma quando nel campo arriva un gruppo di prigionieri di varie nazionalità, la ragazza s'innamora di Sacha, un soldato russo. Questo sentimento la guida verso il riscatto, dopo aver sceso tutti i gradini della degradazione morale e non aver provato altro che paura e odio.
Durante un cambio della guardia, la ragazza entra nella cabina elettrica e stacca i fili della corrente collegati al recinto del campo, per permettere così la fuga dei prigionieri verso la foresta. I tedeschi scoprono però la fuga e sparano prima sulla ragazza, uccidendola, e poi sui fuggitivi, tra i quali è Sacha, sconvolto dal sacrificio della giovane ebrea.

[rif. Archivio del cinema italiano]