Jona che visse nella balena
Anno: 1993.
Durata: 90 minuti.
Regia: Roberto Faenza.
Soggetto: romanzo Anni d'infanzia di Jona Oberski.
Sceneggiatura: Roberto Faenza, Hugh Fleetwood, Joelle Mnouchkine, Filippo Ottoni.
Zona ambientazione: Olanda.
Premi ottenuti
1993 - David di Donatello: Roberto Faenza (Miglior regia); Ennio Morricone (Migliore colonna sonora); Elisabetta Beraldo (Migliori costumi).
1993 - Efebo d'oro.
1994 - Ciak d'oro: Nino Baragli (Miglior montaggio).
A quattro anni, Jona vive ad Amsterdam felice con la mamma e il papà. Una mattina la famiglia deve partire in "viaggio". Destinazione: Westerbork, un villaggio a nord di Amsterdam trasformato in campo di smistamento per gli ebrei olandesi; poi Bergen-Belsen, un campo di transito in Germania, dove la follia nazista ha ammassato centinaia di famiglie di varie nazionalità per barattarle come merce di scambio con i prigionieri tedeschi.
Agli occhi del piccolo Jona, guerra e persecuzioni si mostrano nella loro nudità, ridotte a semplici elementi: uniformi, cani, grida incomprensibili, distese irraggiungibili, situazioni promiscue, addii. E tuttavia in questo universo sconosciuto, il mondo infantile non rinuncia a costruire i propri giochi, i propri desideri, i propri riti.
[rif. Archivio del cinema italiano]