Il giardino dei finzi contini
Anno: 1970.
Durata: 90 minuti.
Regia: Vittorio De Sica.
Soggetto: romanzo omonimo di Giorgio Bassani.
Sceneggiatura: Vittorio Bonicelli, Ugo Pirro.
Zona ambientazione: Ferrara.
Premi ottenuti
1972 - Premio Oscar: Vittorio De Sica (Miglior film straniero)
1971 - Festival di Berlino: Orso d'oro a Vittorio De Sica.
1971 - David di Donatello: Vittorio De Sica (Miglior film); Lino Capolicchio (David Speciale).
1971 - Nastro d'argento: Romolo Valli (Migliore attore non protagonista); Giancarlo Bartolini Salimbeni (Migliore scenografia).
1971 - Globo d'oro: Fabio Testi (Miglior attore rivelazione).
1973 - Premio BAFTA: Premio UN a Vittorio De Sica
Ferrara, gli anni che preludono alla seconda guerra mondiale. E' in atto la persecuzione razziale, e la famiglia Finzi Contini, immagine tipica dell'alta e raffinata borghesia ebraica, ne sarà toccata e sconvolta.
Fulcro della vicenda è Micol, ragazza moderna che sente approssimarsi la catastrofe e cerca disperatamente di vivere, anche a costo di soffocare i principi di una rigorosa educazione.
Accanto a lei Alberto, il fratello teneramente amato, predestinato alla morte; e poi David, l'amico d'infanzia troppo debole e impari agli avvenimenti; e poi Malnate, un amico occasionale vigoroso, violento, progressista. Sarà lui a decidere il corso della vita di Micol.
La Ferrara degli anni Trenta fa da sfondo a questo affresco di una società in via di sfaldamento.
[rif. Archivio del cinema italiano]