2013/2014 AMAZZONIA

PERIODO: Ottobre 2013 - Aprile 2014

CHILOMETRI PERCORSI: 28.802

GIORNI DI VIAGGIO: 188

PAESI ATTRAVERSATI: 11 (Perù, Bolivia, Paraguay, Argentina, Uruguay, Brasile, Venezuela, Guyana, Suriname, Guyana Francese)

TRASPORTI UTILIZZATI: Mezzi locali (Pullman/Guaguas 66, barche)

La scelta di partire da Lima non era casuale, qui sarebbe dovuta approdare l'Honda Dominator del 1994, già utilizzata in precedenti viaggi. Impreviste questioni tecniche l'hanno costretta a casa. Io a casa non ci rimarrò, ovviamente. Con o senza moto, nella sostanza, il programma originario non cambierà: scollinare le Ande tra Perù e Bolivia, raggiungere la costa Atlantica ed entrare in Brasile. Da lì mi dirigerò nella zona del Mato Grosso e successivamente in Amazzonia. Il proseguo non è ancora deciso, dipenderà molto dalle condizioni stradali e soprattutto fluviali che troverò una volta raggiunta la "selva", in piena stagione delle piogge.

BicosIsGud on the guaguas.

“....Alle 6 di mattina mi trovo puntuale lungo la famigerata pista, dov'ero stato scaricato qualche giorno prima. Dopo mezz'ora passa il primo veicolo, è la Rally-Guagua, tutta infangata; nella notte è piovuto parecchio. Non c'è posto. Cazzzzzzz, ora che faccio? Sono in un bel cazzzzzz di nulla e sulla pista passano pochissimi mezzi. Verso le sette intravedo un piccolo furgone, lo fermo. A bordo, tre energumeni dalla faccia assonnata. Per darmi un passaggio fino a Gerogetown chiedono una cifra spropositata; accetto, non posso rifiutare. Salgo dietro e mi posiziono sul fondo del cassone, seduto sullo zaino. A causa delle piogge la pista è ancora peggio dei giorni precedenti. Vabbè, saranno solo 330 chilometri. Salto come un cammello, mi tengo stretto a due provvidenziali staffe laterali, sembro Cristo in croce. I miei benefattori sono parte della stessa famiglia, padre e due figli. Per pranzo ci fermiamo lungo la pista e saputo che mi riamane poco contante, offrono...poi ripartiamo e inizia il delirio. Al ristorante hanno fatto scorta di birra. Il figlio grosso (con il cervello di un puri puri), attacca a rollare canne e le passa agli altri due. Prima della fine del viaggio ne girerà non meno di una decina, mi sento stordito solo a respirare le esalazioni che arrivano in fondo al furgone. Anche le birre si susseguono, ma ne perdo il conto. A metà pomeriggio il veicolo procede praticamente autonomo, zigzaga e non si perde una buca. I tre della Santa Maria urlano, scherzano, cantano, bisticciano, ad un certo punto si fermano, scendono e si mettono a danzare in mezzo alla pista. Il padre ti fuori il pene, "fuck! fuck!", i figli ridono, divertiti. Sono seriamente preoccupato. Dopo 13 ore dalla partenza arriviamo indenni a Gerogetown, mi sento miracolato. Ci fermiamo in periferia e pagano anche la cena, poi mi portano fino di fronte all'hotel. Quando faccio per ringraziare e salutare, il padre mi blocca, si ficca le mani in tasca e mi rende il prezzo pattuito per il trasporto. Cerco di rifiutare, invano. Brava gente, pure loro, non fosse che hanno tentato di portarmi via la pelle....”

“....Per la verità, non m'è mai capitato di chiedermi, ma chi me l'ha fatto fare? Accade piuttosto, che mi domandi come ci sia potuto riuscire. Mi succedono le cose, così, senza nemmeno perseguirle con particolare tenacia e forse, senza particolari capacità o particolari meriti. Le sogno, poi un giorno mi ci trovo, da sempre. Se sei disposto ad attraversare l'Inferno, paradossalmente, non ti succederà mai. Magari è questo il segreto. Ho una sana paura di tutto, non dell'Inferno....”

Bolivia (ottobre 2013)

Asuncion, Paraguay (novembre 2013)

Cabo Polonio, Uruguay (novembre 2013)

Rio Grande, Brasile (novembre 2013)

Rio de Janeiro, Brasile (novembre 2013)

Rio delle Amazzoni (gennaio 2014)

Orinoco, Venezuela (gennaio 2014)

Tepui Roraima, Venezuela (febbraio 2014)

Morrocoy, Venezuela (marzo 2014)

Guyana (marzo 2014)

Suriname (marzo 2014)

Leticia, Colombia (aprile 2014)