Ciclabile regionale n.18 Alessandria – Acqui T. - Alba

Scopo di questa pagina è presentare il progetto della ciclabile regionale n.18 Alessandria – Acqui Terme - Alba

Per iniziare, è bene precisare che esistono due categorie di cicloturisti e, altrettante e correlate, due tipologie di piste/itinerari ciclabili.

La prima tipologia è quella definibile dei cicloturisti “non sportivi”, ovvero che non praticano il ciclismo con bici “da corsa” o “mountain-bike”, e questi sono la maggioranza dei cicloturisti europei, come vedremo. Questa tipologia di cicloturisti si riversa su piste ciclabili dove possono transitare solo biciclette, ovvero vere e proprie strade per biciclette; normalmente si sviluppano lungo i fiumi per via delle insignificanti pendenze e per facilità di predisposizione del percorso. Sono praticabili pressoché da tutti, famiglie con bambini piccoli comprese.

La seconda tipologia di cicloturisti, per moti aspetti complementare alla precedente, è definibile “sportiva”, ovvero che pratica il ciclismo con utilizzo di bici “da corsa” o “mountain-bike”. Questa seconda categoria fruisce sia delle piste ciclabili riservate al solo transito delle biciclette, sia degli itinerari su strade a bassa intensità di traffico, con percorsi collinari e montani asfaltati e non, secondo la tipologia del mezzo e alla pratica sportiva. Il territorio della zona di Acqui Terme è particolarmente vocato per questa tipologia di cicloturisti, per via dei paesaggi collinari di vario tipo (a vigneto, boschi dell’Appennino, paesaggio delle Langhe) e di una rete vastissima di strade a bassa e bassissima intensità di traffico. Quindi è giusto sviluppare ogni iniziativa utile a propagandarlo e a rendere i percorsi più sicuri e segnalati.

Le predette tipologie di chi va in bicicletta si sono avvicinate con l’avvento delle biciclette con pedalata assistita o elettriche che permettono, anche a chi non è allenato, di affrontare le salite e percorsi lunghi.

A queste due categorie di cicloturisti sono correlate due diverse tipologie di piste/itinerari ciclabili che hanno costi di realizzazione molto differenti. Per le ciclabili, solamente dedicate alle biciclette, i costi variano da 90,00 a 140,00 euro a metro (€ 90.000,00/140.000,00 a km), per le strade a percorrenza mista i costi si aggirano sui 30,00/40,00 euro al metro, ma anche molto meno, secondo il livello di protezione del percorso.

Che cosa è il progetto della Ciclabile regionale n.18 ?

E’ una strada, percorribile solo dalle biciclette o dai pedoni/runners/joggers/praticanti nordic walking, che segue, grossomodo, il percorso dei fiumi Bormida e Tanaro fino a congiungersi con il Po e per la parte Alba Cortemilia le colline delle Langhe.

Perché la meta è il Po ? Perché lì passerà la ciclabile nazionale VenTo, che collegherà Torino con Venezia.

A livello Europeo, nell'ambito dell'ECF (European Cyclists' Federation), un apposito gruppo di lavoro, di cui fanno parte diversi paesi europei, ha elaborato una proposta di rete di ciclo-itinerari (European Cycle Route Network) coprenti tutta l'Europa. Dopo vari incontri e discussioni, nell'estate del 1997 è stata presentata la prima mappa che fissa, a grandi linee, dodici itinerari. La ciclabile Europea, che si integra con il programma del Governo nazionale sulle ciclabili, prevede anche la realizzazione della Euro Velo 5 da Londra a Roma ovvero la via Franchigena. Molti di questi itinerari sono già, in grossa parte, realizzati.

European cycle route

Ciclovie Turistiche Nazionali


Il valore potenziale del cicloturismo in Italia

Oltre a inserirsi in una politica per la mobilità sostenibile e dolce, e a promuovere in generale l’uso della bicicletta, che in Italia si attesta solo al 3,8%, la rete delle ciclovie turistiche nazionali vuole contribuire a sviluppare il cicloturismo in Italia. Secondo dati del 2012, in Europa il cicloturismo ha contato oltre 2 milioni di viaggi e 20 milioni di pernottamenti per un valore di svariati miliardi di euro. E’ sviluppato prevalentemente nel nord del continente e il maggior numero di cicloturisti sono di nazionalità tedesca. In Francia, una delle principali mete dei cicloturisti, sempre nel 2012, il cicloturismo ha generato un fatturato di oltre 2 miliardi. In Germania nello stesso anno il cicloturismo ha generato 9 miliardi di fatturato. Il valore potenziale del cicloturismo in Italia è stimabile in circa 3,2 miliardi annui.

Finalmente anche l’Italia ha deciso di realizzare una rete di piste ciclabili nazionali. Il Governo, in allora presieduto da Matteo Renzi, ha previsto la realizzazione di 10 ciclovie nazionali di cui la più rilevante, per dimensione e luoghi d’arte attraversati, è quella detta “VenTo” ovvero Venezia-Torino lungo il Po, e che per tali ciclovie ha previsto uno stanziamento che può arrivare a 750 milioni di euro.

Con il PNNR il Governo Draghi ha destinato 2,6 miliardi di euro per le ciclabili della rete «Eurovelo».

Sono 10 gli itinerari della rete nazionale delle ciclovie turistiche, come previsto dalla legge di stabilità 2016 e dalla legge di bilancio 2017:

  • Ciclovia VenTo, 680 km da Venezia a Torino

  • Ciclovia del Sole, 300 km da Verona a Firenze

  • Ciclovia dell’Acqua, 500 km da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE)

  • Ciclovia GRAB Roma – Grande Raccordo Anulare delle Biciclette, 44 km a Roma

  • Ciclovia del Garda, 140 km lungo le rive del lago di Garda

  • Ciclovia della Magna Grecia, 1000 km da Lagonegro (PZ) a Pachino (SR)

  • Ciclovia della Sardegna, 1230 km da S.Teresa di Gallura (OT) a Sassari passando per Cagliari

  • Ciclovia Adriatica, 820 km da Lignano Sabbiadoro (UD) al Gargano

  • Ciclovia Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia, 150 km da Venezia a Trieste

  • Ciclovia Tirrenica, 870 km dal confine Francia-Italia a Roma.

Per i primi quattro percorsi, VenTo, Sole, Acqua e GRAB, a luglio e a settembre del 2016 sono stati firmati i protocolli d’intesa, tra MIT, MIBACT e gli enti locali interessati, cioè Regioni e Roma Capitale. Ad aprile 2017 sono stati approvati e finanziati i progetti di fattibilità tecnica ed economica. La realizzazione è in corso.

I protocolli d’intesa per le ciclovie del Garda, della Magna Grecia e della Sardegna sono stati siglati ad agosto del 2017. Poi saranno definiti gli accordi per gli ultimi 3 itinerari.

Per la realizzazione delle opere sono stati stanziati complessivamente 372 milioni di euro. Le risorse, con cofinanziamento, possono arrivare a 750 milioni. É prevista anche la partecipazione di investimenti privati, oltre che pubblici.

Il progetto VenTo «In bicicletta da Venezia a Torino lungo il fiume Po» è redatto dal Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano. È una ciclovia di 680 chilometri che corre lungo il fiume Po, in parte sugli argini, in parte lungo ciclabili esistenti o su tracciati ancora da attrezzare vuole collegare Venezia a Torino attraversando 121 comuni, ricchi di beni artistici e architettonici e salendo fino a Milano accanto ai navigli.

Attraversa 4 regioni, 12 province, oltre 120 comuni e 242 località e paesaggi culturali, incrociando lungo il proprio percorso una varietà di bellezze artistiche, monumentali, ambientali e naturali, luoghi di storia, cultura e di produzione lungo il corso del Po.


Qui la cartina allegata alla D.G.R n.83-8992 del 16/5/2019 con indicato il percorso della ciclabile Alessandria – Acqui Terme - Alba

I bandi della Regione Piemonte per l’accesso ai finanziamenti per interventi di «percorsi ciclabili sicuri» mettono al primo posto come interventi ammissibili al finanziamento la realizzazione di nuovi tratti di percorsi ciclabili e/o ciclo pedonali della rete ciclabile di interesse regionale.

Ecco perché è importantissimo essere inseriti nella rete delle ciclabili regionali

Ora veniamo a noi, come realizzare la pista ciclabile n.18 Alessandria – Acqui Terme – Alba che sarà collegata alla ciclabile nazionale VenTo, oltre ad essere anche un circuito autonomo.

Quali sono i Comuni interessati e coinvolti nel progetto ?

Tutti i comuni da Alba a Cortemilia e lungo la Bormida da Cortemilia ad Acqui Terme e, sempre lungo la Bormida, da Acqui Terme ad Alessandria ed alla ciclabile VenTo.

La ciclovia n.18 potrà essere realizzata solo con il contributo di tutti i Comuni coinvolti, delle Province e della Regione. Bisogna costituire una Associazione Temporanea di Scopo tra tutti gli enti interessati per realizzare unicamente questa nuova importante via di collegamento ciclistica.

Esempi di itinerari ciclabili esistenti

Ciclabile del Reno

Ciclabile del Danubio

New York in bicicletta

Ciclabile Riviera dei Fiori

I punti di forza dell'Acquese

Un territorio da scoprire

Spigno: il ponte medioevale

Bistagno: Gipsoteca

Acqui Terme: La Bollente

Castellazzo: il Torrione

Cassine: San Francesco

Sezzadio: la Cripta di Santa Giustina

Un paesaggio mozzafiato

Un'enogastronomia che tutti ci invidiano