AISV 2024

Negli eventi comunicativi la voce rappresenta un mezzo attraverso il quale vengono trasmesse informazioni, sulle quali il parlante può avere un diverso grado di controllo. La voce può infatti veicolare informazioni di carattere biologico, geografico, sociale, culturale, psicologico, emotivo e stilistico che riguardano l’atto linguistico. L’uso che il locutore fa della propria voce è fortemente connesso al contesto specifico in cui avviene la comunicazione: chi parla adotta strategie diverse che incidono più o meno intenzionalmente sulla codifica e sulla decodifica (segmentale e soprasegmentale) del messaggio secondo le note funzioni e dimensioni definite da Roman Jakobson ed Eugen Coşeriu (e, più recentemente, in ambito mediatico italiano, da Raffaele Simone e Nunzio La Fauci). In questo senso, la voce nei media, tradizionali e nuovi, rappresenta una variabile ancora poco esplorata che potrebbe offrire spunti di analisi interdisciplinari.

In communicative acts, voice represents a medium through which information is transmitted and over which the speaker may have varying degrees of control. Human voice can in fact convey biological, geographical, social, cultural, psychological, emotional and stylistic information concerning the linguistic act. The use that the speaker makes of his/her voice is strongly connected to the specific context in which the communication takes place: the speaker adopts different strategies which more or less intentionally affect the encoding and decoding (segmental and suprasegmental) of the message according to the well-known functions and dimensions defined by Roman Jakobson and Eugen Coşeriu (and, more recently, in the Italian media sphere, by Raffaele Simone and Nunzio La Fauci). In this sense, the voice in the media, both traditional and new, represents a still little-explored variable that could offer hints for interdisciplinary analysis.

 RELATORI INVITATI - INVITED SPEAKERS

Anders Eriksson

(Stockholm University)

Jonathan Harrington & Josiane Riverin-Coutlée 

(Ludwig-Maximilians-Universität München, Institut für Phonetik und Sprachverarbeitung)

Paola Valentini

(Università di Torino)