Vent’anni di Convenzione Europea del Paesaggio
Sfide – risultati – prospettive


Webinar
29-31 ottobre 2020*


A Enrico Fontanari

A vent’anni dalla firma della Convenzione Europea del Paesaggio, l’Osservatorio regionale per il paesaggio e le quattro Università della Regione Veneto promuovono una riflessione multi e interdisciplinare sulle ricadute e sull’attualità della Convenzione. Il Convegno del 29-31 ottobre si interroga sul "se e come" le novità introdotte dalla Convenzione abbiano modificato la lettura del paesaggio e le metodologie di indagine, le azioni di sensibilizzazione e di valorizzazione, attraverso il coinvolgimento delle popolazioni locali, il diritto del paesaggio, il suo governo, così come la dottrina del progetto e del piano. Il bilancio dei trascorsi vent’anni sarà anche un’opportunità di discussione sui "futuri possibili" e sulle capacità di integrare in maniera consapevole la dimensione storico-culturale del paesaggio, alla luce delle nuove sfide che nel frattempo si sono delineate: si pensi ad esempio, alle ripercussioni del cambiamento climatico.

La situazione di emergenza sanitaria che si è determinata a causa del Covid-19 ci toglie il piacere di poter vivere un convegno "in presenza", di potere incontrarci; si è ritenuto però di non rinunciare a celebrare i venti anni della Convenzione, di non rinviare l’evento a tempi migliori. Il convegno si terrà pertanto nella forma del webinar. Si è inoltre mantenuto il disegno organizzativo, che prevede quattro sessioni di studio, distribuite tra il 29 e il 30 ottobre, e una sessione conclusiva al mattino del 31.

I temi scelti per le quattro sessioni si prestano ad approfondimenti a partire da diversi ambiti disciplinari, considerando gli aspetti sia teorici che applicativi, grazie al contributo di relazioni su invito e di poster/comunicazioni. La call per poster/comunicazione è scaduta il 30 settembre 2020.

* Lo webinar si terrà attraverso la piattaforma Zoom.

Giovedì 29 ottobre 2020
Ore 9,30-13 SESSIONE I
Diritto del paesaggio e diritto al paesaggio: integrazione e partecipazione
a cura di Clemente Pio Santacroce e Benedetta Castiglioni
(Università d
egli Studi di Padova)

Obiettivo della sessione è interrogarsi, a vent’anni dalla firma della Convezione europea, sul grado di integrazione dei valori del paesaggio nelle politiche ad incidenza territoriale e di partecipazione delle popolazioni alla definizione delle politiche paesaggistiche, e sull’interrelazione tra le due questioni.

L’approccio sarà, ad un tempo, retrospettivo – ossia diretto a fare un bilancio di quanto sin qui è avvenuto – e propositivo, volto cioè ad individuare le attuali sfide nei processi di gestione e di tutela del territorio.

L’integrazione del paesaggio nelle politiche urbanistiche, ambientali, agricole e, più in generale, ad incidenza territoriale "diretta" o "indiretta", seppur indicata quale misura generale dall’art. 5, lett. d, della CEP, risulta infatti ancor oggi assai problematica e di difficile realizzazione. La separatezza tra tutela del paesaggio e governo del territorio è ancora così marcata, al punto che non è raro imbattersi in esperienze amministrative che disvelano l’idea che le possibilità di tutela e buon governo della "forma del Paese" non tengano conto dei processi da cui questa forma dipende e passino inevitabilmente ed esclusivamente per lo strumento vincolistico, il quale, peraltro, prescinde quasi sempre in toto da un ascolto (effettivo) delle comunità locali e dalle loro percezioni ed ambizioni. Al pari, i processi di partecipazione volti a "valutare i paesaggi", "tenendo conto dei valori specifici che sono loro attribuiti dai soggetti e dalle popolazioni interessate", secondo quanto disposto dall’art. 6, lett. c, della CEP, faticano a diventare pratiche diffuse realmente efficaci per la formulazione e l’implementazione di politiche paesaggistiche effettivamente partecipate.

Le due questioni – integrazione e partecipazione – saranno dunque affrontate partendo dalla consapevolezza della necessità di una loro considerazione sinergica e complementare, per giungere ad una riflessione conclusiva sulla capacità del vigente sistema normativo italiano e regionale (il diritto del paesaggio) di tener nella dovuta considerazione gli "auspici delle popolazioni" e il loro "ruolo attivo" (il diritto al paesaggio), nonché di neutralizzare i rischi di strumentalizzazione degli strumenti partecipativi.


Programma

Introduzione e coordinamento:
Benedetta Castiglioni (Università di Padova)
Video dell'intervento

Diritto del paesaggio e diritto al paesaggio: relazioni multiple
Patrizia Marzaro (Università di Padova)
Presentazione PDF

Politiche di pianificazione territoriale e attuazione della Convenzione: i piani paesaggistici regionali
Gian Franco Cartei (Università di Firenze)

Il paesaggio come dovere sociale: antiche e nuove responsabilità soggettive
Massimo Morisi (Università di Firenze)

Paesaggio, partecipazione e cittadinanza attiva
Mauro Pascolini (Università di Udine)

"Il paesaggio è partecipazione, ma..."
Clemente Pio Santacroce (Università di Padova)

Comunicazioni brevi


I progetti paesaggistici toscani quali strumenti attuativi dell’integrazione tra le politiche territoriali e della partecipazione pubblico-privata nella tutela e valorizzazione del paesaggio
Luca Di Giovanni
Video dell'intervento

Paesaggio, pianificazione, partecipazione: una prospettiva archeologica
Francesca Benetti
Camminare e narrare come pratiche dei cittadini per fare paesaggio
Elena LorenzettoVideo dell'intervento
Partecipazione e approccio ai nuovi paesaggi: percezione del verde pensile come opportunità di rigenerazione dell'ecosistema urbano
Stefano MelliVideo dell'intervento
Progetto paesaggio vicino in 15 mosaici territoriali
Carles Llop, Josep Maldonado, Gemma Milà, Ramón Sisó, Artur Tudela

Conclusioni


Giovedì 29 ottobre 2020
Ore 14,30-18 SESSIONE II
Il paesaggio dalle sfide della Convenzione a quelle del cambiamento climatico
a cura di Enrico Fontanari * e Matelda Reho
(Università IUAV di Venezia )

Alcune importanti innovazioni introdotte dalla Convenzione vanno probabilmente oggi rilette alla luce di cambiamenti, che negli ultimi anni sono stati messi in luce, fra cui il cambiamento climatico.

È questo lo spirito con cui la seconda sessione ritorna su di una delle più importanti novità che abbiamo potuto cogliere nel testo firmato a Firenze nel 2000: l’attenzione ai paesaggi quotidiani, spesso paesaggi degradati, la necessità di porsi obiettivi di miglioramento, di produzione di qualità laddove non si percepisce, non solo quindi finalità di tutela delle eccellenze del Paese, già ampiamente riconosciute.

Nell’ambito della pianificazione e progettazione del paesaggio le nuove istanze portate dalla Convenzione hanno alimentato, con risultati di diversa qualità, un filone di ricerca e di pratiche, che ha come parole chiave riqualificazione, rigenerazione, con l’ambizione di rendere più vivibili oltre che esteticamente migliori alcune parti della città. Rigenerazione di spazi pubblici e privati, che ha dato vita a nuovi paesaggi urbani, non sempre percepiti come "migliori" dagli users, in cui il progetto di architettura, la pianificazione, le leggi regionali si confrontano con soluzioni bottom up, scaturite da processi informali. All’interno della sessione si discute su alcuni risultati, sulle questioni poste, sul coinvolgimento degli utilizzatori degli stessi spazi, in una realtà che progressivamente ha cominciato a fare i conti con nuove sfide, quale ad esempio quelle poste dal cambiamento climatico, e in cui i paesaggi quotidiani sono sottoposti a pesanti pressioni. Il miglioramento della qualità di questi paesaggi, la loro vivibilità, richiama oggi un’altra parola chiave, resilienza, la necessità di "attrezzare" la città sia per superare eventi estremi distruttivi, sia gli stress continui,connessi entrambi con il cambiamento climatico. In questo contesto i paesaggi quotidiani, quelli degradati, sono anche quelli spesso più vulnerabili, più in pericolo e su cui pertanto è necessario porre rinnovata attenzione. Negli interventi di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico stiamo creando nuovi paesaggi quotidiani, intervenendo su quelli non solo degradati ma anche più vulnerabili, con quali risultati? Con quale coinvolgimento delle popolazioni locali? In quale misura i progetti di adattamento possono migliorare la qualità del paesaggio urbano?

* Enrico ci ha lasciato prematuramente nei primi giorni di luglio. All'organizzazione di questa sessione del Convegno aveva in particolar modo rivolto i suoi ultimi sforzi.

Programma

Introduzione e coordinamento:
Francesco Musco (Università IUAV di Venezia)

Rigenerazione urbana e produzione di qualità paesaggistica
Angela Barbanente (Politecnico di Bari)
Presentazione PDF

Paesaggi quotidiani, riqualificazione dal degrado e condivisione: i paesaggi dell’urbanistica tattica
ValentinaTalu (Università di Sassari-Alghero)
Presentazione PDF

Nuovi paesaggi urbani liberati dall’asfalto
Mathieu Gontier (Wagon Landscaping, Parigi)

Adattamento al cambiamento climatico e nuovi paesaggi urbani: un’opportunità per il miglioramento della qualità paesaggistica?
Francesco Musco (Università IUAV di Venezia)

Comunicazioni brevi


Paesaggi marginali nel paesaggio culturale Unesco delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Per una topografia della resilienza al cambiamento climatico
Alessandro Raffa

Paesaggi d’acqua in territori fragili
Gianfranco Sanna, Silvia Serreli, Giovanni Maria Biddau

Paesaggi Urbani e Cambiamento Climatico. La Convenzione Europea del Paesaggio e la sfida dell’adattamento
Maria Pizzorni, Margherita Nardi
Video dell'intervento
Presentazione PDF

Tra valorizzazione e riconversione ecologica. La rigenerazione della citta’ di CanosaAnnamaria Fabrizia Gagliardi, Sabina Lenoci
Rigenerazione urbana e paesaggio. Il caso di San Severo
Fabio Mucilli

Conclusioni

Venerdì 30 ottobre 2020
Ore 9,30-13 SESSIONE III
L’integrazione attraverso gli Osservatori
a cura di Matteo Nicolini (Università di Verona), Massimo Foccardi e Giorgio Doria (Osservatorio regionale per il paesaggio della Regione del Veneto)

La definizione di paesaggio adottata dalla Convenzione europea del paesaggio è costruita attorno all'interazione dinamica fra territorio, popolazioni e interessi ivi allocati. Nell'economia della Convenzione, pertanto, il paesaggio è il "luogo" in cui si manifesta la relazione dialettica tra territorialità degli interessi e politicità degli interventi a cura degli stessi. In ordinamenti caratterizzati da una preferenza, anche costituzionale, per il pluralismo politico, sociale e territoriale si avverte tuttavia l’esigenza di assicurare una governance ordinata del paesaggio mediante l'integrazione di attori, territori e politiche variamente incidenti sul paesaggio medesimo.
A tale finalità d'integrazione contribuiscono, in Italia, gli Osservatori del Paesaggio istituiti a livello regionale, provinciale e locale.

La sessione intende riflettere in modo critico sul ruolo assunto dagli Osservatori alla luce della disciplina della Convenzione. Particolare attenzione sarà dedicata alle esperienze maturate presso alcuni degli Osservatori regionali italiani, individuandone campi d’azione e verificando se e come gli osservatori stessi abbiano saputo dialogare e interagire con le realtà locali.Gli strumenti di acquisizione di conoscenze e la loro trasmissione; il supporto consultivo alla pianificazione; il tema del paesaggio nelle pratiche di integrazione e partecipazione saranno alcuni degli argomenti che saranno affrontati.

L’esperienza italiana degli Osservatori regionali sarà esaminata in una prospettiva comparativa. Da un lato, essa sarà raffrontata ad esperienze straniere – quale quella spagnola – in cui sono maturate pratiche d’integrazione attraverso gli Osservatori analoghe a quelle italiana. Dall'altro lato, si rifletterà sulla vitalità degli Osservatori: sarà presentata nella sessione una mappatura aggiornata degli Osservatori medesimi analizzandone, sulla base degli esiti di un questionario loro trasmesso, gli obiettivi originari in rapporto alla situazione attuale e ai risultati raggiunti.

Programma

Introduzione e coordinamento:
Matteo Nicolini (Università di Verona)
Video dell'intervento

L’esperienza veneta dell’Osservatorio regionale e della Rete degli Osservatori locali
Massimo Foccardi (Regione del Veneto)
Video dell'intervento
Presentazione PDF

L’esperienza dell'Osservatorio regionale per il paesaggio in Emilia Romagna
Anna Maria Mele (Regione Emilia Romagna)
Video dell'intervento
Presentazione PDF

L'esperienza dell'Osservatorio del paesaggio della Provincia autonoma di Trento
Giorgio Tecilla (Provincia autonoma di Trento)
Video dell'intervento

L'esperienza della Rete degli Osservatori locali del paesaggio del Piemonte
Daniela Bosia (Coordinamento degli Osservatori piemontesi del paesaggio)
Video dell'intervento

Managing and planning the landscape with the communities. The experience of the Landscape Observatory of Catalonia
Pere Sala i Martí (Observatori del Paisatge de Catalunya)
Video Lecture
PDF file

L’esperienza degli Osservatori del paesaggio in Europa: le Canarie
Juan Manuel Salazar Palerm (Observatorio del Paisaje de Canarias/Uniscape)

Presentazione dell’indagine sugli Osservatori del paesaggio in Italia
Matteo Nicolini (Università di Verona)
Video dell'intervento
Presentazione PDF

Dibattito e conclusioni


Venerdì 30 ottobre 2020
Ore 14,30-18 SESSIONE IV
Il paesaggio tra conoscenza, patrimonio culturale e politiche dei territori
a cura di Martina Frank (Università Ca' Foscari Venezia), Matteo Nicolini e Fabio Saggioro (Università di Verona)

Nella Convenzione Europea del Paesaggio si espresse la necessità di riconoscere "giuridicamente il paesaggio in quanto componente essenziale del contesto di vita delle popolazioni, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità". I processi che ne sono seguiti, innescati dalla Convenzione, hanno caratterizzato negli ultimi 20 anni le discipline umanistiche e sociali nel tentativo di aumentare il grado di conoscenza e consapevolezza delle comunità sui propri territori. Il processo che è stato probabilmente frammentato e differenziato, ha senza dubbio fatto emergere una pluralità di esperienze e riflessioni che questa sessione cerca di mettere a fuoco.

Si vuole così esaminare come questi processi abbiano impattato sui diversi ambiti disciplinari e sulla società. Processi che hanno riguardato l'identificazione dei paesaggi storici, la loro decifrazione, la valutazione dell'equilibrio del paesaggio nella diacronia, la gestione dei dati e l'impiego nei processi di trasformazione e pianificazione.

La disponibilità di nuovi strumenti e di nuove strategie nelle analisi territoriali, nonché nuove riflessioni teoriche nei diversi ambiti disciplinari hanno consentito lo sviluppo tanto di azioni rivolte alle comunità, quanto ai saperi esperti e alle fasi di progettazione del paesaggio, incidendo anche nella normativa riguardante la pianificazione.

Non è stato solo il grado di consapevolezza ad aumentare nelle comunità, ma si sono osservati anche fenomeni di ricerca di nuovi elementi identitari, all'interno di paesaggi negli ultimi 50 anni rapidamente in trasformazione. E questo è avvenuto attraverso riferimenti culturali presi dal passato, utili alla legittimazione delle politiche del presente o a quelle immaginate per il futuro. I beni culturali, gli elementi identitari del paesaggio, sono stati al centro delle riflessioni e di moltissime ricerche, anche legate alla valorizzazione dei luoghi, in relazione al loro sviluppo.

Programma

Introduzione e coordinamento:
Fabio Saggioro (Università di Verona)

La storia assente: i limiti della Convenzione europea del paesaggio
Carlo Tosco (Politecnico di Torino)
Video dell'intervento
Presentazione PDF

Campagne suburbane e attitudini neorurali:
la difficile cura dei paesaggi culturali nella città diffusa
Francesco Vallerani (Università Ca' Foscari Venezia)
Video dell'intervento

La dimensione culturale-identitaria di paesaggio. Uno sguardo giuridico comparato
Ginevra Cerrina Feroni (Università di Firenze)
Video dell'intervento

"What the hell is water?": paesaggi, conoscenza, tutela, partecipazione
Giuliano Volpe (Università di Bari)
Video dell'intervento

Comunicazioni brevi


Le politiche pubbliche del paesaggio per la sostenibilità dell'utilizzo del territorio: analisi e spunti dalla cartografia storica del Progetto Atlante Veneto, in collaborazione con la Fondazione Benetton Studi Ricerche
Renata Casarin
Presentazione PDF

Paesaggi collettivi. Il silenzio delle proprietà collettive delle Valli del Germanasca nel Piano Paesaggistico Regionale del Piemonte
Michele F. Barale, Margherita Valcanover
Video dell'intervento
Presentazione PDF
Tra natura e storia: conoscere per valorizzare – La Ensenada de Bolonia
Giulia BergamoVideo dell'intervento
Presentazione PDF

Topografia archeologica nel Milanese: Corbetta e Albairate. Modificazioni del paesaggio, ricerca e pianificazione territoriale
Alberto Massari
Video dell'intervento

L’identificazione del paesaggio storico attraverso l’eredità culturale e identitaria dei piloni votivi nella Val Sangone
Roberta Francesca Oddi
Video dell'intervento
Presentazione PDF

"Armonie composte": cinque anni di dibattito sul paesaggio monastico
Gianmario Guidarelli, Elena Svalduz
Video dell'intervento
Presentazione PDF

La salvaguardia del paesaggio delle certose
Alessandra Panicco
Video dell'intervento
Presentazione PDF

Conclusioni

Sabato 31 ottobre 2020
9.30–12.30
Saluti istituzionali

Tiziana Lippiello (Rettrice Università Ca' Foscari Venezia)

Alberto Ferlenga (Rettore Università IUAV Venezia)

Francesca Da Porto (Pro-Rettrice, Università degli Studi di Padova)

Donata Gottardi (Pro-Rettrice, Università degli Studi di Verona)

Salvina Sist (Direttrice Osservatorio regionale per il paesaggio, Regione del Veneto)

Ledo Prato (Segretario generale Associazione Mecenate 90)
Il Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa: una opportunità per valorizzare le buone pratiche

Sintesi delle sessioni
Interventi dei quattro coordinatori:
Benedetta Castiglioni (Università di Padova) video, Francesco Musco (Università IUAV di Venezia), Matteo Nicolini (Università di Verona) video, Fabio Saggioro (Università di Verona)

Tavola rotonda
Vent’anni di Convenzione del Paesaggio: criticità e prospettive
Coordina: Angela Barbanente (Politecnico di Bari)

Intervengono:

Ilaria Borletti Buitoni (Vicepresidente FAI) video

Fausta Bressani (Regione del Veneto, Direzione Beni attività culturali)

Gian Franco Cartei (Università di Firenze)

Claudia Cassatella (Politecnico di Torino)

Mathieu Gontier (Wagon Landscaping, Paris)

Annalisa Mauri (Technische Universität Wien)

Juan Manuel Palerm Salazar (Presidente di Uniscape)

Carlo Tosco (Politecnico di Torino)

La tavola rotonda riunisce esperti che a vario titolo si sono confrontati con la Convenzione Europea del Paesaggio, con la sua applicazione, le sue potenzialità e le sue criticità. I partecipanti, provenienti da diversi paesi europei, oltre a tracciare un bilancio, dialogheranno da diverse angolazioni disciplinari e esperienze professionali sulle prospettive future offerte dalla Convenzione.


Convegno a cura di
Fausta Bressani, Benedetta Castiglioni, Giorgio Doria, Massimo Foccardi, Enrico Fontanari †, Martina Frank, Matteo Nicolini, Matelda Reho, Fabio Saggioro, Clemente Pio Santacroce

Organizzazione
Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali Università Ca’ Foscari Venezia

In collaborazione con
Osservatorio regionale per il paesaggio della Regione del Veneto
Università Iuav di Venezia
Università degli Studi di Padova
Università degli Studi di Verona

Per informazioni, chiarimenti, necessità, si può scrivere all'indirizzo: convenzionepaesaggio@unive.it


Il sito è in costante aggiornamento.