La domanda è la stessa, le parole sono diverse, le risposte cambiano.
Le parole sono armi: possono orientare il dibattito pubblico attorno a molte questioni sociali, etiche, politiche e religiose.
Ma vi siete mai chiesti in che misura le parole possano cambiare la nostra opinione? La questione è fondamentale, se queste parole riguardano temi scottanti su cui noi cittadini siamo chiamati a decidere.
Aprireste le frontiere a orde di clandestini? Forse no, ma magari sareste disposti ad accogliere una famiglia di rifugiati.
Bombardare civili è senz’altro un atto di crudeltà, mentre esportare la democrazia è un dovere della civiltà occidentale.
Simili solo all’apparenza, queste domande e affermazioni comunicano in realtà messaggi diversi: l’espressione orde di clandestini, ad esempio, ci pone sulla difensiva nei confronti di ampie migrazioni di uomini e donne; famiglia di rifugiati, invece, può suscitare in noi un senso di calore. Di famiglia, appunto.
Un sondaggio Gallup del 2013 ha misurato gli effetti di questi messaggi diversi sull’opinione dei cittadini americani, chiamati a riflettere sul tema del fine vita. “Sei favorevole a…
…concludere la vita di un paziente con mezzi non dolorosi?”
…fornire assistenza al suicidio di un paziente?”
Convinti che le parole facciano la differenza, con questo progetto ci poniamo tre obiettivi.
1. Fare ordine. Individuare le parole che i media italiani usano per parlare di temi delicati, come il fine vita, l’immigrazione, la guerra e la violenza sulle donne. Classificarle e osservare quali evocano emozioni positive e quali negative.
2. Capire. Comprendere perché i media usano certe parole piuttosto che altre. Ricostruire gli immaginari che tali parole vogliono richiamare e svelare gli obiettivi dei media nell’utilizzo di tali termini: di cosa ci vogliono convincere quotidiani, televisione e radio?
3. Diventare consapevoli. Perché quello che ci viene comunicato è molto più di quanto ci viene detto!
Per raggiungere questi obiettivi useremo gli strumenti della linguistica , cioè la disciplina scientifica che studia il linguaggio e le lingue del mondo. I linguisti raccolgono dati a partire da testi reali, utilizzano software per analizzarli e metodi statistici per testare le proprie ipotesi: sono degli “scienziati del linguaggio”. Insomma, i linguisti possono misurare il potere delle parole e aiutarci a diventare più consapevoli.
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