Le Radiolariti del Giurassico

Durante il Giurassico, in conseguenza della formazione della dorsale dell’Oceano Atlantico Settentrionale (con tettonica a host e graben nelle aree continentali), la fase di rifting porta alla frammentazione della Pangea. Questo evento geodinamico e ben documentato nella successione sedimentaria Sudalpina attraverso una diffusa sedimentazione pelagica. I sedimenti di acque basse tipici degli ambienti del Triassico (es., piattaforme carbonatiche) sono infatti sostituiti da sedimenti marini di acque profonde (calcari con selce e radiolariti, organismi che caratterizzano i sedimenti pelagici delle fasce equatoriali del Pacifico e dell'Oceano Indiano).

Nella serie stratigrafica delle Alpi Meridionali, l'associazione di sedimenti principalmente calcarei durante il Giurassico Inferiore, sostituiti da sedimenti quasi esclusivamente silicei nel Giurassico Medio e sostituiti nuovamente da sedimenti principalmente calcarei nel Giurassico Superiore è sempre stata spiegata solamente attraverso movimenti verticali del bacino di sedimentazione, con fluttuazioni tra le diverse profondità di compensazione dei carbonati (ACD e CCD).

In questo lavoro gli autori suggeriscono che oltre ai movimenti verticali (subsidenza) sono da tenere in considerazione anche i movimenti orizzontali (latitudine) del bacino sedimentario (e quindi della placca tettonica sopra alla quale si trovava il bacino). I dati paleomagnetici dimostrano infatti come il bacino lombardo sulla placca Adriatica si spostò inizialmente verso, e successivamente lontano, da una zona equatoriale caratterizzata da una maggiore produttività di sedimenti silicei (radiolari).

Questo spostamento di latitudine, insieme alla subsidenza del bacino, spiegherebbe il perché le radiolariti, piuttosto che i carbonati, sono stati i principali depositi sedimentati sulla crosta oceanica appena formata durante il Giurassico Medio.

Per vedere l'articolo bisogna autenticarsi come utenti unimib utilizzando le credenziali d'ateneo altrimenti scrivere a: giovanni.vezzoli@unimib.it