2009

2009

Il Nuovo Anno

01/01/2009

Un caffè affollato

a Shaftesbury avenue

davanti ad una tazzina

come quando ogni mattina

ci si fissa allo specchio

per vedere la stessa faccia

e forse qualche ruga in più

mentre contiamo gli anni

i giorni ed anche i minuti

su bianche lenzuola disfatte

dalla donna di turno.

In questo caffè é un continuo lento scorrere di gente.

Questa mattina mi sono svegliato

all'alba di un nuovo anno

per fissare immobile

una tazzina di caffè

a Shaftesbury avenue.

Perché lui quel giorno ti amò

23/01/09

Una dolce musica

nella sera d'inverno

quando il cielo si spegne

padiglione stellare

su ricordi passati

di tutti i miei ricordi

mi sei più caro.

Vocifera la gente

sul sottofondo di musica

si scherza e si ride.

Avrò anch'io tempo per parlare?

come un fiume in piena l'anima

mi parla di un giorno che é stato.

Mentre la luce si fa fioca

ho pesato il mio tempo

con cucchiaini di caffè.

Il mare levigò pensieri

naufraghi in lontani orizzonti

poi la donna mi disse:

Deve far freddo a Venezia d'inverno

e ci si mette una maschera

con una smorfia si copre un sorriso.

Fu il ballo della donna leopardo

perché dolce é la musica al ricordo

e due estranei brindano

Dom Perignon dell'81

come fossero passati dieci anni.

Ed ora ha una maschera

dallo sguardo crudele

perché lui quel giorno ti amò.

Mariana Bridi da Costa

31/01/09

Affacciato alla finestra

un albero al vento d'inverno

vedo ormai spoglio.

Senza ormai foglie come te

mutilata bellezza

dorme per sempre.

Le pagina patinate splendono

del melanconico ricordo

di un sorriso immortale.

La passione di due amanti

07/02/09

Il treno che si tuffa nella bruma

non sono più sguardi furtivi

così il sole persosi nella notte

come la follia di un amante

sacrificato.

Ma è lava dell'Etna

che lentamente cola

sull'ultima ginestra

per lasciare il ricordo.

È polvere nera corvina

dietro il treno che fugge via.

L'intruso

02/03/09

È inabitata la notte scura

silenzio

metropoli, sai essere deserta

a certe ore

opprimente fra gli alti grattacieli

di Canary Wharf

c'è' solo il vento che rincorre

una cartaccia

gli alti palazzoni osservano

taciturni.

Nella quiete della notte

i pensieri sanno scorrere veloci

fra i profondi ventricoli

della mente

un intruso mi sussurra

l'indicibile

ma una luce si accende

nella notte!

Fuggiamo, Fuggiamo all'ombra

del ponte!

Ti troverò compagnia

non saranno orgasmi di una sgualdrina

ansimante.

Mi sussurra sciagure

orribile orrore

all'ombra di un ponte

mi pronuncia parole

l'intruso

rincorrono pensieri

proibiti

fra i profondi ventricoli

della mente

pensandosi l'impensabile.

La Crisi

23/04/09

Non rimane più nulla

sulle fronde e sugli alberi

le stagioni fiorite solo ricordi.

Sul marciapiede un mendicante

un giovane dottore

scambiano la spenta disperazione

dallo sguardo un po' torvo

di chi non mangia e non lavora.

Arranca devitalizzato

il treno del metrò

come il verme dal ventre

nella notte d'aprile

pieno di gente

e di vuoto futuro.

L'Aquila

06/04/09

Lì sotto al Gran Sasso

la terra ogni tanto

da un colpo di tosse

uno scossone piccolo leggero e sinistro.

Ed oggi le macerie

da cui trapela tutto

anche la morte.

Santa Lucia imbiancata

come un panettiere

osserva austera

dal piedistallo indenne

fare capolino distrutti

una bambola ed un triciclo

fra brina di polvere

lacrime essiccate

stralunato un pompiere

con un cane al guinzaglio

come un cieco becchino

a contare le morti.

Desolate parole vane

ma ancora una volta

nel suo teatro

è la terra che dice

sono io che comando.

Alla mostra Futurista

07/09

Come tante statue a filmare

nel vuoto nastro della mente.

Voglio uccidere il marabù

(Una bozza dimenticata da Irvin Welsh.)

16/08/09

Voglio uccidere il marabù!

L'infermiera sconsolata

assiste decisioni

della mente impassibile.

Ma io voglio uccidere

il marabù.

Nella savana africana,

la calura mi abbrustolisce

la mente comatosa.

Infermiera, non ne vuole sapere!

È il medico che illumina

il mio occhio lesso

Il sole africano

è ancora più accecante.

E ci mancava l'orda

di turisti, medici ed infermiere.

Mi distoglie la mente

il brusio di mediocrità

piccole e tante.

Ma io voglio uccidere

il marabù.

Ma il medico non capisce

l'indifferenza nel salvare

la vita umana.

Anche in Africa il sole

vuole prendersi il suo riposo

ma non il marabù

con il suo strillo agitato.

So che devo seguirlo

ora che in ospedale

ansimante, l'infermiera di notte

riversa i seni enormi

sul giovane guardiano

molleggiato sul divanetto

da piccoli orgasmi furtivi

ormai logoro.

Adesso ho tutto il tempo

per uccidere il marabù

annidato fra le dune profonde

come un guardiano della notte

dietro due grosse sacche di letame.

Forse come un medico metodico

dal camice stirato

il sole accecante

domani sorgerà.

E domani mi chiederanno

ancora un altro sforzo

per non vanificare

le religiose convinzioni.

Ma io resto qui

finché non avrò ucciso

l'ultimo esemplare di marabù!

La mente universale

15/11/09

Le stelle a contare

che trapuntano il cielo

il tempo ormai passavo.

Il passo era veloce

come ogni mio pensiero

la forma senza forma

e solo senza forma

mutavo in ogni forma.

Atropo bambina

la madre rincorrendo

ridendo lei tagliava

al sole i suoi barbigli

non era ancora nata

la sorella sua Cloto.

E poi arrivasti tu

con una valigia in mano

arbitrio e libertà

a metter quel che voglio

dai nani con pazienza

forgiati e custoditi

misteri arrovellati

da un coito poi recisi.

Ti ricordi che diedi a te il primo nome?

così a fare i bagagli mi apprestavo

lì dentro andò un fulmine a finire

la chiamai anima e Cloto

quel giorno concepisti

ed a filare cominciò.