2004
L’ultimo baluardo
16/01/04
nel freddo inverno
non so se giorno
non so se notte
la donna aprì le calde cosce
lo sconosciuto ce la rese madre
un giorno lui mi disse:
sii generoso
ora mi gelano le ossa
spaccate dal di dentro
mutilate da un legame casuale
ora non verso una lacrima
ma un’altra croce
nel petto fradicio
lì è sempre inverno
ora si è reciso il filo
senza sospiro della vita
ora la morte ci raccoglie
in caldo abbraccio
a ricordare chi e dove siamo
il nostro sbaglio
piano piano
senza verbo
la menzogna non le appartiene
Sostiene Pereira
31/08/04
Sostiene Pereira
che quando si risvegliò c’era caldo
tanto da farlo sudare dietro la schiena
piena di ciccia, ma tanto lui non ci credeva
alla resurrezione della carne
Sostiene Pereira
che vi sono tante anime
confederate, lo sentì dire
a Belzebù origliando
mentre parlava a suo nipote
Sostiene Pereira
che di questi tempi si sta stretti
anche in una larga camicia
colore kaki come la sua e ci si sfama
nella grotta del gigante mediatico
Polifemo dittatore a contratto
in missione segreta con licenza
di uccidere popoli e culture
Sostiene Pereira
che tutto questo accade oggi
nella grotta delle ombre
perchè ci sfugga il senso delle cose
perchè li vediamo tutti
i soldati all’appello, in prima fila:
le tre B della trimurti
transoceanica alla mensa del gigante
fra palpebre e sorrisi da chirurgo
Sostiene Pereira
che però domani il cielo non si tingerà
a stelle e strisce