08 del 2008: Sono stata truffata su internet sul sito ***** da un venditore che non mi ha spedito la merce già pagata...

Fatta la denuncia alla polizia postale sono stata rassicurata che non sarei stata risarcita del danno ma che avrebbero preso il truffatore ed io sarei stata avvertita solo del decorso dell'indagine..invece mesi dopo mi è arrivata una citazione dal tribunale di ***** dove mi si chiede di comparire come testimone pur essendo parte lesa.. mah!!!. Mi chiedo.. abito a ***** (600 km dal Tribunale) sono stata truffata di 260 euro e mi tocca pure pagarmi le spese che saranno cospicue per recarmi a **** (14 ore di treno o auto) oltre a far perdere due giorni di lavoro a mio marito col rischio poi che se il tipo (con recidiva infraquinquennale) fosse pure nullatenente correre anche il rischio di pagare le spese processuali ma le chiedo è possibile?? Un'ultima cosa,quante volte posso inviare un certificato di malattia prima di incorrere in sanzioni o spiacevoli trasferimenti forzati? almeno per posdatare la inevitabile partenza in altro migliore momento? (un certificato l'ho già inviato ma l'udienza è stata rinviata di nuovo al 00/00/00....soffro di labirintite acuta che ultimamente mi costringe spesso a letto...un viaggio simile sarebbe deleterio per la mia salute) la ringrazio anticipatamente aspettando cortese riscontro

Gentile Sig.ra ***,

devo confermare che la parte lesa (tecnicamente detta: persona offesa), nel processo penale, può essere anche testimone (per intenderci, presta giuramento), anche se ovviamente il Giudice deve valutare con maggiore attenzione la sua deposizione.

Poichè testimoniare è un obbligo, è ovvio che Lei deve recarsi a testimoniare.

Per quanto riguarda le spese di viaggio, è previsto che il testimone sia rimborsato dallo Stato solo nel caso utilizzi mezzi pubblici e ne presenti ricevute: in sostanza Lei (e solo Lei, non suo marito) ha diritto al rimborso del biglietto del treno; le modalità devono essere concordate con un ufficio del Tribunale che normalmente è chiamato "modello 12", oppure "ufficio spese di giustizia", oppure "ufficio spese anticipate", che Le consiglio di contattare telefonicamente (tel 000000 centralino, oppure email tribunale.nomecittà@giustizia.it, ma non so se rispondono alle email) per avere informazioni precise e dettagliate relativamente alla loro prassi locale, e per evitare quindi di sostenere spese che poi non Le vengano rimborsate.

Va da sè che invece ha perfettamente ragione di ritenere del tutto improbabile un risarcimento da parte di un recidivo infraquinquennale, ma non si può mai dire; tuttavia, per chiedere ed ottenere il risarcimento dovrebbe costituirsi parte civile (ammesso che non sia troppo tardi) mediante un avvocato.... che Le costerebbe ben più di 260 euro.. quindi lasci perdere.

Quanto al certificato di malattia il discorso è più complesso: innanzitutto non c'è un numero di volte massimo, ma tutto dipende dalle Sue condizioni di salute; ciò significa che se la Sua labirintite La costringe a letto il 0/0/00 (giorno dell'udienza), potrà nuovamente inviare il certificato; ma se così non è, il medico non dovrà certificarLe nulla, e Lei dovrà andare.

Nel caso non vada, senza inviare alcun certificato, è discrezione del Giudice infliggerLe una sanzione amministrativa da 100 a 1000 euro e/o disporre l'accompagnamento coattivo (in sostanza farLa venire a prendere a casa dai Carabinieri). Però potrebbe anche succedere che le parti rinuncino a sentirLa ed acconsentano ad acquisire il verbale delle Sue dichiarazioni rilasciate alla Polizia durante le indagini, oppure ancora che il Giudice ritenga di avere prove a sufficienza per decidere anche senza la Sua testimonianza e quindi non disponga nè la sanzione amministrativa, nè l'accompagnamento coattivo.

In definitiva non vi può essere alcuna certezza, ma solo le possibilità sopra descritte.

Distinti saluti.

Avv. Massimiliano Bertazzo