48 del 2008: Nel 2003 ho acquistato una vettura con un finanziamento presso la Una Soc. Finanziaria di Una Marca d'Auto con 24 rate...

Pago regolarmente le rate con bonifico bancario.

Nel novembre 2005, ricevo una lettera dalla società Una Soc. Finanziaria che mi avvisa che il mio finanziamento e regolarmente estinto e "nulla è più dovuto" alla società.

A questo punto sospendo il pagamento di novembre, contatto la società tramite call center e chiedo chiarimenti. Mi viene confermato che il finanziamento e regolarmente estinto come scritto nel documento inviatomi.

Ad ogni buon conto, dopo aver verificato che ancora dovevo pagare alcune rate, contatto di nuovo la Società, invio copia del documento ricevuto e attendo notizie.

Nel mese di dicembre, mi chiama la Società chiedendomi spiegazioni per il ritardato pagamento.

Ripeto di nuovo tutto alla nuova operatrice che mi richiede di nuovo la spedizione della documentazione, dice di non tenere conto del documento e riprendere regolarmente le rate altrimenti dovranno intentare azione legale nei miei confronti.

A questo punto, per non avere problemi, decidiamo con l'operatrice (Sig. Barbara di cui oggi nessuno ha notizia) di riprendere il versamento delle rate mancanti e di pagare la prossima in modo doppio per riportarmi in pareggio con i versamenti.

Con tutta questa confusione... sospendi i pagamenti.... riattiva i pagamenti .... finiamo con pagare una rata in più che a distanza di qualche mese, mi viene rimborsata con addebito di circa 25€ come spese.

A distanza di due anni, ricevo dalla ditta Una Soc. di Recupero Crediti incaricata da Una Soc. Finanziaria di riscuotere il credito, una ingiunzione di pagamento tramite normale lettera, per 26€ (Ventisei Euro) per ritardato pagamento di una rata senza menzionare nient'altro che il numero del contratto intimandomi di fare un versamento entro sette giorni. (ma da quale data visto che non c'è nessun timbro postale ???)

A parte la cifra quasi ridicola, per cui potrei pagare e chiudere tutto, decido di sentire la suddetta ditta che mi rimanda al call center della Una Soc. Finanziaria, il quale mi ri-chiede di nuovo tutta la documentazione dicendo che a loro non interessa niente del perché c'è stato il ritardo, del fatto che la Sig. Barbara mi aveva assicurato che la cosa era stata risolta e che in ogni caso loro avrebbero continuato con l'azione legale di recupero credito se non eseguo il versamento entro 7 giorni, chiarendomi che loro in ogni caso hanno diritto entro 5 anni dalla fine del contratto di chiedere eventuali more o spese derivanti dal finanziamento. (Sul contratto non si fa menzione di tutto ciò)

A questo punto sono indeciso sul da farsi; farmi prendere in giro e "truffare" da questi signori oppure non pagare il richiesto e vedere cosa succede.

E' chiaro che visto la cifra irrisoria, non mi sembra il caso di fare azioni legali o quant'altro, però in questo momento sono davvero molto arrabbiato perché nonostante la mia buona fede e volontà di pagare regolarmente le rate (a parte questa tutte sono state regolarmente eseguite alla data di scadenza) questi signori credono di poter fare i gradassi solo perché sono una grossa società.

La ringrazio anticipatamente per il parere che vorrà darmi e cordialmente saluto

Egregio Signore,

da quanto Lei ha esposto, mi sembra che abbia proprio ragione. E mi sembra altresì che abbia prova scritta di quanto mi dice, costituita dalla loro lettera del novembre 2005, nonchè, spero, da copia del fax inviato e relativa ricevuta (spero Lei abbia scritto anche una richiesta di chiarimenti, non limitandosi solo all'invio del loro documento liberatorio).

D'altra parte nell'esecuzione dei contratti il codice civile prevede che le parti siano tenute a correttezza e buona fede: così ha fatto Lei, pagando nonostante il loro errore, e così devono fare loro, evitando di addebitarLe costi dovuti evidentemente a loro errori.

Conservi la documentazione di tutto, ed eventualmente i Suoi tabulati telefonici (da cui dovrebbero risultare le telefonate ai loro call center), smetta di perdere tempo a contattare le loro società di recupero crediti, e non paghi alcunchè.

Ha inoltre ragione di non volere fare azioni legali per 26 €, anche perchè se insistono a volere i 26 €, saranno loro a dover fare azioni legali: da un lato non credo le faranno per 26 € (anche le società di recupero devono avvalersi di un avvocato e pagarlo), dall'altro saranno anche dissuasi dalla prospettiva di perderle, perchè Lei ha ragione.

Distinti saluti.

Avv. Massimiliano Bertazzo