Società Italiana Infrastrutture Viarie (S.I.I.V.)
La SIIV "Società Italiana di Infrastrutture Viarie", Società no profit fondata nel 1990, rappresenta il mondo accademico del settore scientifico disciplinare (SSD) ICAR/04 "Strade ferrovie aeroporti" con lo scopo statutario di promuovere ed agevolare la diffusione della cultura e delle conoscenze scientifiche nel campo delle infrastrutture viarie, sia all´interno degli Atenei sia rivolgendosi agli Enti operanti nel comparto della mobilità.
Della SIIV fanno parte ricercatori, esperti e tecnici coinvolti nella progettazione, costruzione, manutenzione e gestione di strade, ferrovie ed aeroporti.
Lo scopo principale di statuto è quello di incoraggiare la condivisione di conoscenze, esperienze ed idee su argomenti topici del settore. A tal fine, la SIIV organizza ogni anno convegni nazionali o internazionali, giornate di studio ed una Summer School, aperta a giovani ricercatori.
Per informazioni, vedere il sito.
La SIIV è governata da un Consiglio Direttivo, di cui il Prof. Marco Pasetto è stato Presidente per il biennio 2013-2014. Attualmente il Prof. Emiliano Pasquini è membro del Consiglio Direttivo.
Centro Interuniversitario di Ricerca Stradale e aeroportuale (C.I.R.S.)
Il Centro, costituito nel 1996, ha il fine di sviluppare la ricerca nel settore delle infrastrutture stradali, ferroviarie ed aeroportuali per promuovere un sempre maggiore sviluppo della cultura, della didattica, della formazione professionale, della produzione dei servizi, del controllo della qualità della documentazione; opera inoltre nei diversi settori delle tecniche e delle tecnologie delle infrastrutture varie, utilizzando apparecchiature esistenti nelle Università aderenti e promuovendo l'acquisizione di apparecchiature comuni per la ricerca.
Al Centro aderiscono:
Università Politecnica delle Marche (sede amministrativa),
Università degli Studi di Parma (attuale Direzione),
Università degli Studi di Padova,
Politecnico di Torino.
Il Prof. M. Pasetto rappresenta l'Università degli Studi di Padova all'interno del Consiglio di Gestione del Centro.
Associazione Italiana per l’Ingegneria del Traffico e dei Trasporti - AIIT
L’AIIT è un associazione, nata a Padova nel 1957, che si propone come punto di riferimento e di incontro tra coloro che sono interessati ai problemi di mobilità, traffico e trasporti. L’AIIT è stata inoltre riconosciuta quale associazione “di comprovata esperienza nel settore della sicurezza stradale” con il D.M. del Ministro dei Lavori Pubblici del 10 dicembre 1993.
L’attività dell’AIIT è finalizzata a: servire e migliorare la mobilità delle persone e delle merci in termini di sicurezza, fluidità e confort, nel rispetto dell’ambiente; promuovere l’impiego delle tecnologie più appropriate dell’ingegneria del traffico, delle infrastrutture e dei trasporti. L’AIIT promuove attività culturali, favorisce lo sviluppo di attività di ricerca, formazione ed informazione, individua strategie e piani di intervento per la soluzione dei problemi della mobilità. Inoltre, l’Associazione vigila sulle proposte formulate e sugli interventi effettuati nel settore da parte degli organismi competenti e promuove azioni a livello politico, legislativo e normativo per il corretto sviluppo della mobilità.
L’AIIT si articola su tre livelli territoriali: l’Associazione, a livello nazionale; le Sezioni, a livello regionale o interregionale; i Distretti, a livello provinciale o comunale.
Fanno inoltre parte integrante della struttura organizzativa anche: il Centro Studi e Ricerche AIIT (CSR-AIIT) e i Circoli. La Struttura organizzativa dell’AIIT è composta a livello Nazionale dall’Assemblee Generali dei Soci, dal Consiglio Direttivo dell’Associazione e dal Presidente dell’Associazione. La Struttura organizzativa a livello regionale (Sezioni) è composta dal Presidente della Giunta Esecutiva e dalla Giunta Esecutiva. All’interno delle Sezioni possono essere istituiti i Distretti, retti da un Segretario.
All’AIIT possono associarsi persone fisiche e giuridiche e i Soci si distinguono in Ordinari (coloro che studiano la mobilità delle persone e delle merci e pianificano a diversi livelli, i relativi sistemi di trasporto in termini infrastrutturali e gestionali) e in Aderenti (coloro che svolgono attività professionali nell’interesse generale della mobilità ed i laureati o laureandi in ingegneria con materie di studio attinenti i trasporti, o in architettura con indirizzo urbanistico)
La Sezione Triveneto è retta dalla Giunta Esecutiva composta dal Prof. Marco Pasetto (Presidente della Giunta Esecutiva), dal Prof. Emiliano Pasquini (Segretario) e dal Prof. Nicola Baldo (Consigliere). All’interno della Sezione sono stati istituiti due Distretti: uno per la provincia di Padova (il Prof. Emiliano Pasquini ne è Segretario) e uno per la provincia di Udine (il Prof. Nicola Baldo ne è il Segretario).
Centro studi di Economia e Tecnica dell’Energia Giorgio Levi Cases
Il “Centro studi di Economia e Tecnica dell’Energia Giorgio Levi Cases”, costituito presso l’Università degli Studi di Padova, è un centro interdipartimentale che si occupa di ricerca scientifica e tecnologica delle fonti di energia, della loro trasformazione, distribuzione e utilizzo finale.
Fondato nel 1969 grazie al lascito dell’Ingegnere Giorgio Levi Cases, il centro raccoglie e coordina le attività di ricerca in campo energetico di 11 dipartimenti dell’Università degli Studi di Padova. L’obiettivo del Centro è quello di promuovere la collaborazione interdisciplinare tra laboratori attivi in diversi settori scientifici e tecnologici che operano nel settore dell’Energia, anche attraverso l’organizzazione di eventi scientifici, collaborazioni con enti di ricerca nazionali e internazionali, con istituzioni e aziende, e l’organizzazione di corsi di formazione universitaria.
Del centro fa parte anche il Gruppo di “Strade Ferrovie Aeroporti” del Dipartimento ICEA con responsabile il Prof. Marco Pasetto. Il gruppo ICRA/04 si occupa infatti di: materiali stradali a basso consumo di energia e a ridotto impatto ambientale (ad esempio warm e half-warm mix asphalt); pavimentazioni stradali a bassa emissione di calore; energy harvesting (recupero di energia) nelle pavimentazioni stradali.
Centro Interdipartimentale di Ricerca “Human Inspired Technologies Research Center - HIT”
L’ obiettivo del Centro è quello di effettuare ricerca nell’ambito dell’interazione e del rapporto tra persone e tecnologie, proponendosi di affrontare le complessità di questa emergente e strategica area di ricerca attraverso la creazione di sinergie tra ricercatori e studiosi dal diverso background scientifico, tecnico e culturale. Il Centro si prefigge di promuovere e svolgere attività di ricerca e innovazione tecnologica partendo dall’idea di orientare la progettazione delle nuove tecnologie verso le caratteristiche delle persone; i cosiddetti fattori umani, includendo quelli cognitivi, sociali, evolutivi, culturali, etici ed economici, diventano il fulcro del processo di ideazione, design e sviluppo tecnico.
Il Centro è stato costituito da alcuni Dipartimenti dell’Università di Padova (Dipartimento di Psicologia Generale – DPG, Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione – DEI, Dipartimento di Matematica – DM e Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione- DPSS).
Il Prof. Marco Pasetto è membro del Centro HIT. All’interno del Centro, il Gruppo ICAR/04 si occupa di simulazione in ambiente virtuale e dello studio della caratteristiche geometrico-funzionali delle strade. Le ricerche scientifiche sono indirizzate allo studio di: fattori umani coinvolti nella guida e studio della corretta percezione dei tracciati stradali mediante impiego della simulazione virtuale, la sicurezza e il comportamento dei guidatori durante la guida (mediante indicatori e parametri chiave quali la velocità operativa, ecc.), studio dell’influenza delle caratteristiche geometriche (anche di natura provvisoria) dei tracciati sul comportamento dei guidatori (allargamento della carreggiata, presenza di cantieri stradali, presenza di segnaletica ad alto rendimento, ecc.).
Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani - C.I.F.I.
Il CIFI, fondato nel 1899, è una associazione tecnica e professionale i cui scopi principali sono: la promozione dell'esame e dello studio delle questioni scientifiche, tecniche, economiche e legislative in materia di trasporti terrestri; l'intervento per la migliore soluzione di tali questioni sia presso l'opinione pubblica, sia presso i Poteri esecutivo e legislativo dello Stato, sia presso le Amministrazioni pubbliche e gli Enti privati; la valorizzazione della funzione degli ingegneri e degli esperti dei trasporti e la contribuzione alla loro elevazione culturale; lo studio, il coordinamento e il sostenimento degli interessi degli Ingegneri e degli esperti dei trasporti per contribuire al riconoscimento della loro attività professionale; la partecipazione al miglioramento della cultura tecnica e dell'addestramento e perfezionamento professionale degli addetti all'industria dei trasporti terrestri. L'attività del CIFI ha carattere fondamentalmente culturale e di sostegno morale alla professione.
Al Collegio si possono iscrivere come soci individuali sia gli ingegneri come soci ordinari che i non ingegneri come soci aggregati; inoltre si possono iscrivere gli studenti d'ingegneria come soci iuniores. Al Collegio aderiscono, quali Soci collettivi, aziende industriali e di trasporti nonché alcuni Istituti Universitari.
Il CIFI oltre a curare diverse monografie in campo editoriale, pubblica mensilmente le riviste "Ingegneria Ferroviaria" e "La Tecnica Professionale". Il CIFI stimola mediante convegni e conferenze lo studio e la discussione di questioni che presentano particolare interesse e carattere di attualità sui temi di cui sopra. Il CIFI organizza inoltre corsi d'istruzione e di aggiornamento professionale, corsi di organizzazione e gestione aziendale, nonché viaggi collettivi di istruzione, e conferisce anche Premi periodici tendenti ad incoraggiare gli studi e le ricerche sui trasporti terrestri.
L'organizzazione del CIFI è costituita da organi centrali (Comitato di Presidenza e Assemblea dei Delegati) e dalle Sezioni periferiche che svolgono, nel loro ambito, una propria attività.
I membri del Gruppo ICAR/04 sono soci del CIFI. L'Ing. Giovanni Giacomello è Delegato e Preside della Sezione di Venezia.
International Union of Laboratories and Experts in Construction Materials, Systems and Structures - RILEM
Il RILEM (il cui acronimo significa "Réunion Internationale des Laboratoires et Experts des Matériaux, systèmes de construction et ouvrages") è stato fondato nel giugno 1947 con lo scopo di promuovere la cooperazione scientifica nel campo delle strutture e dei materiali da costruzione e consta soci provenienti da 70 paesi. Lo scopo principale dell'associazione è sviluppare le conoscenze scientifiche relative alle strutture, alle infrastrutture, ai relativi materiali e ai sistemi costruttivi e incoraggiare il trasferimento e l'applicazione di queste conoscenze in tutto il mondo. Tale scopo viene attuato attraverso la collaborazione tra i principali esperti nelle tecniche e nelle scienze delle costruzioni di strutture e infrastrutture e tra ricercatori e professori universitari, autorità, laboratori di prova ed enti di ricerca.
I tre obiettivi principali del RILEM sono:
promuovere la costruzione sostenibile e sicura e migliorare le prestazioni e i vantaggi in termini di costi per la società,
stimolare nuove ricerche e le loro applicazioni, promuovendo l'eccellenza nella costruzione di strutture e infrastrutture,
favorire e promuovere la cooperazione su scala internazionale attraverso un libro accesso alle conoscenze avanzate.
Il RILEM è strutturato in un Consiglio Generale (General Council), costituito da tutti i membri del RILEM, e un Ufficio di Presidenza (Bureau, eletto dal Consiglio). L'Ufficio di Presidenza è costituito da un Comitato consultivo per lo sviluppo (Development Advisory Committee), da un Comitato per le attività tecniche (Technical Activities Committee) e dal Segretariato Generale (Secretariat General). Dal punto di vista della ricerca scientifica, il RILEM è suddiviso in Clusters, ognuno dei quali è suddiviso in Comitati Tecnici (Technical Committees - TCs). Ogni Comitato tecnico è formato da un gruppo di esperti internazionali che lavorano insieme in un particolare campo di ricerca al fine di: valutare insieme i dati delle ricerche svolte, armonizzare i metodi di prova, suggerire nuovi temi di ricerca e promuovere le loro conclusioni pubblicando raccomandazioni, relazioni tecniche o relazioni sullo stato dell'arte per metodi di prova o buone pratiche.
I membri del RILEM si dividono in "Corporate" e "Individual". I primi sono: organizzazioni, società e enti di ricerca di fama nazionale, università, organismi di normalizzazione internazionali o nazionali, grandi o piccole aziende e associazioni nel settore. I secondi possono essere: ricercatori o ingegneri esperti (posizione di responsabilità e competenza riconosciuta in un'organizzazione o società pubblica o privata), studenti non laureati (compresi i dottorandi) o giovani ricercatori o ingegneri all'inizio della propria carriera (età inferiore ai 35 anni).
In campo editoriale il RILEM pubblica due riviste: "Materials and Structures" e "RILEM Technical Letters".
I Proff. M. Pasetto ed E. Pasquini e l'Ing. G. Giacomello sono membri del RILEM e partecipano alle attività di ricerca del Cluster F (Bituminous Materials and Polymers) e in particolare sono membri dei seguenti TCs: 264-RAP "Asphalt Pavement Recycling", 279-WMR "Valorisation of Waste and Secondary Materials for Roads", 280-CBE "Multiphase characterisation of cold bitumen emulsion materials" e FBB "Fingerprinting bituminous binders using physico-chemical analysis" .