2007

Elenco soci al 31-12-2007

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L’annata accademica 2007 è iniziata con una riunione del Consiglio Direttivo, svoltasi il 24 febbraio 2007 presso la Sala Consiliare del Comune di Pievepelago, per esaminare un ampio Ordine del Giorno. Dapprima il Consiglio ha assegnato il Premio Accademia per l’anno 2007, che è stato attribuito al dott. Giovanni Lami, medico pavullese, per molti anni Vicepresidente dell’Accademia.Nel corso della riunione il Consiglio ha anche esaminato le prime proposte pervenute per l’impostazione del programma dell’anno accademico, programma che è stato ancora elaborato quando il Consiglio si è di nuovo riunito il 7 aprile 2007 presso l’abitazione estiva del Presidente a Pievepelago.

Guiglia: Castello, Sala degli Scolopi – 21 aprile 2007 – ore 10.00

L’Accademia ha accolto l’invito del Comune di Guiglia a partecipare all’inaugurazione del fondo librario e fotografico “Carlantonio Bertarelli” in occasione della donazione effettuata al Comune di Guiglia da parte del prof. Carlantonio Bertarelli.

La seduta è iniziata con la “Ricerca sull’Ordine degli Scolopi”, a cura degli studenti della terza classe della Scuola Raimondo Montecuccoli di Guiglia, coordinata dalla prof. Cinzia Roli, che ha poi raccontato le diverse fasi in cui si è svolta, interrogando gli abitanti di Guiglia, sulla memoria che ancora si tramandava sul lavoro svolto dagli Scolopi nel ‘800.

A seguire il prof. Carlantonio Bertarelli, ha illustrato i motivi della donazione che sono stati l’amore che porta per questa terra, in cui è nato, e l’interesse per la sua storia. Ha ringraziato per l’estrema disponibilità sia il Sindaco di Guiglia, Angelo Pasini, sia il Vicesindaco, Gabriella Bizzarri Bartolomasi.

Successivamente la prof. Licia Miani Beggi ha esposto il significato della donazione del “fondo librario e fotografico Carlantonio Bertarelli” una biblioteca che privilegia alcuni ambiti del sapere e che offre indirizzi preziosi di uno stile di vita e di un ambiente culturale nei secoli scorsi a Guiglia. La prof. Miani Beggi ha ricordato a tale proposito una frase splendida che ben si adatta alla circostanza della donazione: “Una biblioteca è un’entità che rispecchia l’animo di chi l’ha pensata e realizzata, è una realtà che porta con sé la testimonianza di un’epoca e di un ambiente culturale”. Accumulatasi nel tempo si è realizzata per l’attenzione e per le scelte di una famiglia, quella dei Bertarelli: oggi offre l’opportunità d’indagare e conoscere, attraverso la consultazione e la lettura dei libri, aspetti di epoche e di ambienti sempre più lontani e sfumati nel tempo. Non si può che condividere “in toto” la profondità e la giustezza di tale concetto.

La seduta è continuata con la relazione della dott. Chiara Dall’Olio, Direttore del Fotomuseo Giuseppe Panini di Modena, che ha illustrato l’opera di “Recupero conservativo del Fondo Fotografico Bertarelli”, svolto dal Fotomuseo Giuseppe Panini. La dott. Dall’Olio ha precisato che il fondo fotografico è composto da diverse centinaia di lastre di vetro negative scattate agli inizi del XX secolo da Luigi Bertarelli, padre di Carlantonio. Successivamente il rappresentante dello I.A.L. di Modena dott. Gianni Balugani, ha riferito sulla partecipazione dell’Istituto a questa iniziativa inserita all’interno della terza edizione dei Parchi di Cultura dei Luoghi dell’Anima.

Il Sindaco di Guiglia, Angelo Pasini, ha concluso l’importante seduta con un saluto e con un ringraziamento all’Accademia del Frignano Lo Scoltenna per avere aderito alla manifestazione.

Nell’occasione il Presidente ha donato alla biblioteca di Guiglia la serie degli ultimi sei numeri della Rassegna Frignanese.

Pavullo nel Frignano: Sala Comunità Montana – 12 maggio 2007 – ore 15,00

Il Presidente ha presentato i nuovi Soci: dott. Gianni Braglia, avv. Vittorio Corsini, Graziano Giacobazzi, prof. Maria Luisa Severi, Guido Tacoli.

La seduta è iniziata con la presentazione del dott. Giuseppe Lami effettuata dal Vicepresidente Alberto Balestri. Al dott. Giuseppe Lami è stato attribuito il Premio Accademia del Frignano “Lo Scoltenna”, anno 2007, premio giunto alla sesta edizione. Il dott. Lami, laureatosi nel 1939 a Modena in Medicina e Chirurgia ha fortemente contribuito con la sua alacre opera personale all’istituzione dell’Ospedale di Pavullo; è stato Vicepresidente della nostra Accademia; è stato Presidente del Lions di Pavullo e del Frignano; è stato presidente dell’Archeoclub di Pavullo nel Frignano per moltissimi anni. Al dott. Lami è stata consegnata la Medaglia d’Oro, con lo stemma dell’Accademia, incisa dal nostro Socio, Umberto Pagliai.

Successivamente il mo. Mario Toni ha presentato una magnifica serie di diapositive rappresentanti “Serramazzoni tra natura, colori e storia”. Fotografie eccezionali che hanno portato il pubblico presente negli antichi borghi del comune di Serramazzoni, partendo dal Castello di Monfestino, Granarolo, Riccò, Pazzano, fino ai Sassi di Varana e alla Pieve preromanica di Santa Maria.

La riunione si è conclusa con la precisa ed interessante relazione dell’avv. Gian Paolo Lenzini, che ha illustrato la vita e la storia dei vincitori delle “Nove edizioni del Pinone d’argento” organizzate a Pavullo dal 1992 – 2000.

Pievepelago: Chiesa Parrocchiale – 10 giugno 2007 – ore 15,30.

Il prof. Aurelio Mordini ed il dott. Paolo Mucci hanno presentato il loro libro: “La Pieve di Santa Maria del Pelago e le sue trasformazioni nel tempo”. Gli Autori hanno offerto un contributo per raccontare le vicende della Chiesa Parrocchiale, vicende che sono strettamente legate alla storia di Pievepelago. Hanno ricordato che il primo documento superstite che attesta la presenza della plebs de Pellavo è una pergamena del 1038, aggiungendo che, tuttavia, già nei secoli precedenti esisteva un edificio sacro dedicato a Santa Maria.

Successivamente il dott. Matteo Al Kalak ha illustrato la relazione “La chiesa della pietra e la chiesa dello spirito. Alcune note su ecclesiologia e cultualità a Modena, tra fermenti eterodossi e controriforma”.

La relazione ha affrontato il tema del ruolo da assegnare alle immagini ed ai luoghi di culto, problema che non è stata questione pacifica all’interno del percorso storico della cristianità.

La profonda ed interessante relazione ha trattato anche alcuni temi inerenti alla storia dell’Inquisizione a Modena.

Palagano: Teatro Comunale – 21 luglio 2007 – ore 15,45

La seduta di studio svoltasi a Palagano è iniziata con l’interessante e precisa relazione del dott. Ferruccio Cosci “Bande e banditi di Garfagnana e dell’Appennino Modenese e Reggiano al tempo del Commissariato di Ludovico Ariosto (1522 – 1525): una rilettura dell’epistolario garfagnino del poeta”. La relazione racconta i timori e le paure di Ludovico Ariosto, Commissario Generale del Duca Alfonso I d’Este, che operava nella meridionale provincia della Garfagnana. Molte furono le suppliche inviate dall’Ariosto al Duca a Ferrara, ma, per lo più, restarono inevase.

Successivamente il dott. Giovanni Fantozzi ha presentato il proprio libro: “Monchio 15 marzo 1944”. L’opera frutto di un approfondito studio su documenti inediti, porta in piena luce le vicende del massacro di 131 persone a Monchio, Costrignano e Susano, frazioni ubicate sulla sponda destra del fiume Dragone, compiuto dall’esercito tedesco dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Il dott. Fantozzi indica nella formazione Hermann Göring, comandata dal Rittmeister Von Loeben, la responsabilità della terribile rappresaglia di massa che avvenne il 18 marzo 1944.

La seduta di studio è continuata con la relazione di Aldo Magnoni: “1570 – 1791 l’Amministrazione del Feudo di Medola, poi Rancidoro, attraverso 174 gride inedite”. Magnoni ha illustrato il contenuto delle gride che interessavano i costumi, dalla caccia alla pesca, dall’obbligo di accomodare le strade al divieto di fare bagordi di notte con archibugiate. L’importante raccolta di gride può contribuire, attraverso studi approfonditi, a far riemergere aspetti di vita sociale ed economica dei secoli scorsi.

L’interessantissima seduta di studio si è conclusa con la relazione della prof. Chiara Ricchi, che continua la pregevole opera di divulgazione del dialetto palaganese ed in questa occasione ha trattato il tema “Un bestiario della Media Val Dragone – zoonimi dialettali, proverbi e superstizioni popolari sugli animali dell’Appennino Modenese”.

Pievepelago: via Roma 186 – 28 luglio 2007 – ore 15,30.

Il Consiglio si è riunito presso l’abitazione estiva del Presidente a Pievepelago, per esaminare alcuni problemi tra i quali la nomina della Giuria per il Premio Voltina anno 2007 e per la pubblicazione della nuova Rassegna Frignanese.

Pievepelago: Cinema Cabri – 4 agosto 2007 – ore 10,30, ore 16,00

Con la partecipazione di alcuni importanti studiosi italiani si è svolto il “Convengo di studio “Giovanni Pascoli: poesia e biografia”.

Ha iniziato la prof. Elisabetta Graziosi, che ha trattato il tema: “Pascoli studente e internazionalista: 1873 – 1882”.

La prof. Graziosi, docente dell’Università di Bologna, ha sottolineato come Pascoli studente universitario e Pascoli internazionalista sono etichette quasi perfettamente coincidenti; aggiungendo che di questo periodo e di questo ruolo non ancora tutto è noto e, forse, non lo sarà mai: gli anni che passano non giocano a favore. La splendida relazione è continuata presentando alcuni problemi posti dalla narrazione di Mariù e solo per gli anni sopra indicati, con particolare riguardo all’interruzione degli studi in rapporto alle reali condizioni economiche del giovane studente ed ai motivi del suo ritorno, dopo i 5 anni d’interruzione, e quale ruolo vi ebbe il Carducci. Un’altra domanda che la prof. Graziosi si è posta si riferisce all’appartenenza del giovane Pascoli alla Massoneria e nel caso a partire da che data. Successivamente il prof. Massimo Castoldi, dell’Università di Milano, ha concluso la sessione mattutina del Convegno con la relazione “Pascoli e le sorelle”.

Il prof. Castoldi ha precisato che quando si parla delle sorelle del mito della famiglia della poesia di Pascoli si fa riferimento quasi esclusivamente a Ida e a Maria ed alle loro vicende, sulle quali è stato scritto tanto, soprattutto in proposito del malessere di Giovanni a seguito del matrimonio di Ida. Il prof. Castoldi ha poi proseguito con un’analisi chiarissima dei versi del Pascoli a partire dalla presenza nominale delle due sorelle nella sua poesia. La sessione pomeridiana del Convegno è iniziata con la relazione della prof. Carla Chiummo, dell’Università di Cassino che ha trattato il tema ”Pascoli e i morti”.

La prof. Chiummo ha affermato di non volere effettuare una lettura in chiave antropologico – mitologica o, addirittura psicanalitica, ma di fare qualche riflessione, per quanto in modo sintetico e certo non esaustivo, di questo motivo così centrale ed ineludibile della poesia pascoliana.

La serie delle relazioni si è conclusa con la relazione della prof. Patrizia Paradisi dell’Università di Modena, con la relazione “Pascoli professore”. La prof. Paradisi ha ricordato le varie sedi d’insegnamento del Pascoli, da Matera a Massa, da Messina a Pisa, per poi approdare alla prestigiosa cattedra di letteratura italiana all’Università di Bologna, quale sucessore del Carducci.

Conclusesi le relazioni il Convegno è continuato con una tavola rotonda con moderatore il prof. Pantaleo Palmieri, saggista e l’intervento dei quattro relatori della giornata e del prof. Giovanni Luigi Zucchini, autore de “L’ombra straniera. Vita e poesia del Pascoli”. Tale interessantissima tavola rotonda per un imprevisto tecnico, seppur registrata è andata perduta.

Monte Cimone – 5 agosto 2007 – ore 11,00

L’arcivescovo di Modena, mons. Benito Cocchi ha celebrato la S. Messa in memoria dei Soci dell’Accademia scomparsi nello scorso anno, in occasione della Festa della Madonna della Neve. Molti sono stati, come sempre, i Soci presenti.

Casoni di Profecchia – Passo delle Forbici – 5 agosto 2007 – ore 11,00

All’incontro pascoliano iniziato nel piazzale di Casoni di Profecchia e terminato con la Messa al Passo delle Forbici hanno partecipato diversi Soci, tra i quali il Presidente ed i consiglieri Grasselli e Migliori. Erano anche presenti la prof. Graziosi e il prof. Zucchini che avevano partecipato il giorno precedente al Convegno pascoliano a Pievepelago.

Pievepelago: Hotel Pineta – 11 agosto 2007 – ore 15,45

All’inizio della seduta il Presidente ha presentato i nuovi Soci, prof. Carlantonio Bertarelli, prof. Ermanno Galli, p.a. Giuseppe Gazzadi, dott. Simone Pelloni, prof. Antonio Rossi, dott. ing. Alessandro Tebaldi, dott. Corrado Testi, Ezio Vallama, dott. Paolo Zoboli.

Ancora il Presidente ha presentato un “Ricordo del dott. Giampaolo Manzini”, Socio ma soprattutto un amico per la nostra Accademia, scomparso il 26 agosto 2006.

La seduta è continuata con la relazione del prof. Mario Panizza “Pievepelago e le sue montagne nell’età glaciale”. Il prof. Panizza del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha descritto alcuni aspetti geomorfologici di un’area fra il crinale dell’Appennino modenese ed i paesi di Sant’Annapelago, Pievepelago e Fiumalbo, prendendo in considerazione le tracce di accumuli detritici e di forme di erosione connessi all’espansione glaciale avvenuta all’incirca tra i 75.000 e i 12.000 anni fa. Il prof. Panizza ha ricordato che i primi studi geomorfologici riguardanti l’Appennino emiliano sono stati rivolti soprattutto alle vestigia di antichi ghiacciai e risalgono alla metà del XIX secolo (De Stefani, 1887, Sacco, 1893). Nel corso della relazione il prof. Panizza ha presentato alcune interessanti diapositive rappresentanti aree già occupate dai ghiacciai: un caso tipico si può osservare presso il Lago Santo. La seduta di studio è continuata con la relazione del prof. Dino Dibona dell’Università di Padova che ha svolto la relazione “Il fascino di una passeggiata naturalistica sulle Dolomiti”. Il prof. Dibona entusiasta, giustamente, delle sue montagne, è nato ed abita a Cortina D’Ampezzo, ha illustrato con magnifiche diapositive alcune gite sulle Dolomiti, presentandone la flora, i paesaggi, gli animali, e le albe ed i tramonti con colori che fanno di queste montagne una natura unica. Ancora una relazione di grande interesse è stata presentata dal prof. Claudio Margottini, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, con la relazione “Preservando le tracce dell’uomo sul pianeta terra: studi geologici per la conservazione del Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO inAfghanistan, Perù, Etiopia, Libia e Corea del Nord”. Pochi giorni prima dell’intervento a Pievepelago il prof. Margottini è stato premiato, come geologo, dall’UNESCO per il suo contributo di alto profilo per il recupero e il consolidamento dei resti delle nicchie e delle statue dei Buddha di Bamiyan in Afghanistan. Il prof. Margottini ha presentato una notevole serie di diapositive scattate nel sito archeologico nel quale sono state abbattute le grandi statue giganti del II – III secolo a. C. per opera di Talebani nel marzo del 2001.Il prof. Margottini ha anche esposto lo studio sulla stabilità della cittadellaInca di Machu Picchu, Perù, studio sempre svolto per incarico dell’UNESCO. L’importante seduta di studio, che si è svolta con la presenza di un numeroso pubblico, si è conclusa con la relazione del prof. Sergio Ferrari, dell’Università di Modena e Reggio Emilia, avente tema: “Biotecnologie e Medicina”. Il prof. Ferrari ha iniziato l’intervento ricordando la grande scoperta effettuata da Watson e Crick nel 1953, avere trovato l’abbraccio di due filamenti di acido desossiribonucleico, la struttura che stavano cercando di identificare da anni, il DNA, che si trovava custodita all’interno del nucleo delle cellule di tutti gli organismi viventi e da lì dirigeva tutti i processi cellulari. Il prof. Ferrari ha esposto l’inquadramento generale delle biotecnologie richiamando la medicina molecolare per gli sviluppi diagnostici e test genetici e quindi ha ricordato le cellule staminali dell’adulto e la medicina rigenerativa.

Riolunato: Centro di documentazione sulla tradizione dei Maggi – 18 agosto 2007 – ore 17,00

In occasione dell’inaugurazione del Centro di documentazione sulla tradizione dei Maggi organizzata dal Comune di Riolunato, l’Accademia, che più volte ha trattato l’argomento dei Maggi nella propria attività, ha aderito volentieri a tale manifestazione.Dopo il saluto portato dal Sindaco di Riolunato, dott. Giancarlo Cargioli, il prof. Gian Paolo Borghi ha svolto la relazione “La tradizione dei Maggi riolunatesi nelle ricerche di Venceslao Santi”. Il prof. Borghi ha iniziato affermando che il suo intervento si proponeva quale doveroso omaggio alla memoria di Venceslao Santi, storico frignanese e uno dei fondatori dell’Accademia dello Scoltenna. Il prof. Borghi ha ricordato che Venceslao Santi effettuò una serie di ricerche dirette raccogliendo in ambiti locali testimonianze popolari, dal canto alle costumanze, dalla poesia ai “fogli volanti” dei cantastorie, dalla tradizione dell’ottava rima al “maggio” nelle sue diverse tipologie. Il prof. Borghi ha anche richiamato la raccolta, sempre compiuta dal prof. Santi, di testi della tradizione del maggio lirico sacro, altrimenti definito “delle anime purganti”, per i suoi contenuti e per le finalità della questua. La seduta di studio è continuata con la relazione di Nunzia Manicardi con titolo “La manfrina di Riolunato nella tradizione dei balli saltati emiliani”. Nunzia Manicardi ha iniziato ricordando che fondamentale per lo studio delle danze popolari dell’Emilia Romagna era, fino a pochi decenni fa, il libro di Giuseppe Ungarelli “Le vecchie danze italiane ancora in uso nella provincia bolognese”, che raccoglieva trascrizioni musicali e descrizioni coreutiche, di una trentina di balli della montagna bolognese, alcuni dei quali diffusi in tutta la regione. Soltanto nel 1982 si iniziò a raccogliere le testimonianze degli ultimi cantori, degli ultimi suonatori e degli ultimi danzatori. Nunzia Manicardi ebbe modo di assistere, il 9 maggio 1982, a Riolunato, al Maggio delle Ragazze, che fu raccolto per una decina di minuti in registrazione, tra cui l’interesse maggiore era dato dal “balletto” che apparteneva al diffusissimo gruppo delle manfrine, o monferrine.

Al termine della seduta il prof. Fabio Bonvicini ha svolto la relazione “Il Museo del Maggio: uno spazio vitale, esperienze, attività e prospettive”.

Conclusasi la seduta di studio i presenti sono intervenuti all’inaugurazione del Centro di documentazione ed alla successiva visita che ha permesso di osservare la ricchissima serie di fotografie, costumi, documenti che già sono in mostra.

Fiumalbo: Sala Consiliare del Municipio – 19 agosto 2007 – ore 21,00

All’inizio della seduta il Presidente ha presentato il nuovo Socio, prof. Sergio Ferrari. Poi il prof. Aurelio Mordini, il prof. Maurizio Pellegrini e il dott. arch. Fabio Massimo Pozzi hanno illustrato il loro volume: “La strada della Foce a Giovo”.

Gli Autori hanno svolto una completa descrizione della strada di comunicazione tra lo Stato di Lucca ed il Ducato Estense, che avveniva attraverso un’antica rete di sentieri e mulattiere fino al primo ventennio del XIX secolo. La presentazione è stata accompagnata da un buon numero di bellissime diapositive rappresentanti le elevate cime dell’Appennino settentrionale. Gli Autori hanno ritenuto di identificare il motivo dell’abbandono della strada in tempi molto prossimi all’epoca della costruzione, nell’eccessiva altezza del valico di Foce a Giovo, 1.664 m., ancora più alto della Bocca del Fornello, 1.626 m., lungo la via per Massa presso San Pellegrino in Alpe. Hanno anche ricordato che il Passo dell’Abetone ha una quota di 1.390 m. cioè 274 metri di meno.

Fiumalbo: Chiesa dei Bianchi – 23 agosto 2007 – ore 10,30, ore 16,00

Con l’organizzazione del dott. Matteo Al Kalak che ha invitato alcuni giovani laureati delle Università di Pisa e di Parma, si è svolto a Fiumalbo, nella Chiesa dei Bianchi, un convegno di Studio relativo a “Le forme della misericordia. Confraternite, associazioni laicali e pie unioni dal medioevo all’età moderna”.

Il Convegno è iniziato con la relazione del dott. Lucio Biasiori, allievo presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, avente tema “Dai morti ai vivi. Un’associazione laicale di preghiera tra Chiesa e Impero”.Il Dott. Biasori ha puntualizzato la data, 9 aprile 1004, per la stipula dell’associazione di preghiera da parte di Enrico II, re di Germania. Ha continuato descrivendo il periodo storico che coincide con la sosta di Enrico II a Trento nel 1004; fu in tale occasione, in una situazione di crisi politica, che il re di Germania strinse con il vescovo di Trento, con altri vescovi suoi fideles, di provenienza tanto italica, quanto germanica, e con vari nobili per lo più originari della Baviera un’associazione di preghiera.

La prima parte del Convegno si è chiusa con la relazione della dott. Samuela Marconcini, perfezionanda presso la Scuola Normale di Pisa avente tema: “Alle soglie della vita. L’assistenza ai condannati a morte nella confraternita di San Pietro Martire di San MiniatoAlto”. La dott. Marconcini ha iniziato la propria relazione affermando che stabilire con certezza l’anno di istituzione della compagnia risulta al quanto problematica e richiama l’inventario dell’archivio del Comune di San Miniato in cui si sostiene che la sua origine è sconosciuta, ma comunque anteriore al 1500. Successivamente ha analizzato la sede della confraternita per poi esaminare gli statuti che regolano nei secoli il funzionamento della compagnia.

Il Convegno di studio è continuato nel pomeriggio con la relazione della dott. Viviana Salardi, laureata in Storia della Miniatura presso l’Università di Parma, che ha presentato “Gustare con gli occhi. Miniature, decorazioni e cultura artistica attraverso i codici delle confraternite modenesi del XV secolo”. La dott. Salardi ha messo a confronto due biblioteche confraternali: i casi di San Pietro Martire e Sant’Erasmo. Nel corso dell’esposizione ha elencato alcuni dei volumi presenti negli inventari accompagnandola con la proiezione di alcune diapositive di splendide miniature.

Successivamente il dott. Matteo Al Kalak, perfezionando presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, ha svolto la relazione “Disciplinare la devozione. Culto eucaristico e spiritualità mariana nelle confraternite dei Bianchi e dei Rossi di Fiumalbo”. Il dott. Al Kalak ha compiuto un certosino lavoro di ricerca sugli archivi dei Bianchi e dei Rossi, depositati preso la parrocchia Fiumalbina, ma che sono piuttosto avari di notizie utili a questa relazione, ma ciò nonostante molte sono le notizie e le informazioni narrate sull’attività svolta dalle due confraternite nei secoli successivi alla loro fondazione, che viene ipotizzata intorno all’inizio del XVI secolo.

L’ultima relazione in programma doveva essere tenuta dal dott. Peter Mazur, dottorando presso la Northwestern University, avente titolo: “Dall’una all’altra fede. Opere pie e istituti di conversione per ebrei a Modena”. La relazione è stata letta dal dott. Lucio Biasiori, non avendo potuto partecipare alla seduta il dott. Mazur.La relazione traccia la storia delle conversioni degli ebrei nel Ducato di Modena nel periodo della Controriforma.

Pievepelago: Cinema Cabri – 25 agosto 2007 – ore 17,00

Il Premio Frignano, giunto alla dodicesima edizione, è stato vinto da Alberto Bevilacqua, con il romanzo “Lui che ti tradiva”, mentre il Premio Opera Prima ha visto vincitrice Brunella Schisa con il romanzo “La donna in nero”.

Pievepelago: Hotel Pineta – 1 settembre 2007 – ore 12,30

Presso l’Hotel Pineta di Pievepelago si è svolta l’Assemblea dei Soci nel corso del pranzo sociale con la presenza di una ventina di Soci ed ospiti. Il Presidente ha presentato la relazione con l’attività dell’anno 2006 e l’Assemblea ha approvato il relativo bilancio consuntivo.

Fiumalbo: Seminario – 1 settembre 2007 – ore 15,45

La seduta è iniziata con l’intervento del dott. arch. Sergio Macchitelli, che ha presentato il “Restauro dell’oratorio di San Rocco in Fiumalbo”, con un notevole numero di diapositive. Il dott. arch. Macchitelli ha ricordato che il monumentale oratorio di San Rocco sorge alle porte del centro storico di Fiumalbo, interamente costruito in conci di arenaria, e risulta costruito nella prima metà del ‘500 con caratteri rinascimentali toscani riconosciuti nel grande arco in facciata, in origine probabilmente aperto.

Successivamente l’avv. Fabio Tolomelli ha illustrato con una precisa relazione segnaletica, manutenzione e rilevamento dei sentieri affidati al CAI, sezione di Modena.

L’avv. Tolomelli ha ricordato che è demandata al CAI per legge, la manutenzione dei sentieri, e che l’unica Sezione che si occupa in provincia di Modena di tali compiti è la sezione di Modena: l’avv. Tolomelli è un Segnatore di Sentieri ed ha esposto all’attento pubblico presente la classificazione e la numerazione dei vari sentieri che sono stati regolamentai in un Convegno che si tenne a Maresca, in provincia di Pistoia il 15 maggio 1950. Le norme di Maresca prevedono innanzitutto che il sentiero di crinale, quello che ricalca lo spartiacque che divide il bacino dell’Adriatico da quello del Tirreno, rechi il numero 00.

La seduta di studio è proseguita con la relazione del prof. Pietro Lenzini “Gli altari in stucco della Chiesa del Seminario di Fiumalbo”. Il prof. Lenzini, appassionato e preciso cultore dell’arte dei monumenti fiumalbini, sottolinea che per chi entri nella chiesa dei Santi Francesco e Donnino di Fiumalbo, più nota come Chiesa del Seminario perchè annessa fino alla seconda metà del secolo scorso a questo istituto, apparirà insolito verificare la presenza di una serie di ancone che si trovano nelle cappelle a sinistra delle navate. Il prof. Lenzini ha riconosciuto che effettivamente è raro in questa terra dell’Alto Appennino frignanese imbattersi in strutture architettonico – decorative realizzate in stucco, ovvero con questo materiale diffusamente utilizzato, invece, negli edifici religiosi e civili dei centri cittadini della pianura o delle zone pedemontane emiliano romagnole.

La seduta si è conclusa con l’intervento del dott. arch. Filippo Fantoni che ha illustrato “Il restauro della Chiesa del Costolo in Fiumalbo”, con un notevole numero di diapositive. Il dott. arch. Fantoni ha sottolineato che l’attuale oratorio è situato sulla via Giardini, in direzione di Pievepelago, e sorge nel luogo in cui da tempo immemorabile, probabilmente già prima del 1600, esisteva un modesto edificio in forma di piccola cappella o edicola in cui era custodita un’immagine sacra rappresentante la Natività del Signore, che ancora oggi è oggetto di venerazione popolare.

Pievepelago: Piazza D. Ricci – 2 settembre 2007 – ore 16,00

L’Accademia è riuscita a riprendere l’organizzazione del Premio di poesia dialettale “La Voltina D’Oro” e che nell’occasione ha aggiunto anche il nome di “Fontana dla piazza”, premio che non era più stato indetto dal 1986. Hanno collaborato con l’Accademia i Comuni di Pievepelago e di Fiumalbo ed il Comitato della Piazza della Fontana.

Alla cerimonia di premiazione erano presenti i Sindaci di Pievepelago, Luca Mordini, e di Fiumalbo Nardo Norberto Nardini.

Il 1° premio è stato assegnato all’opera di Mario Benassi intitolata “Che bsogn a gh’era”.

San Michele Pelago – 5 – 12 – 19 – 26 agosto 2007 – ore 17,00

L’Accademia ha volentieri collaborato con la Parrocchia di Fiumalbo per organizzare la IV edizione della manifestazione “Musica a San Michele”. Il Parroco di Fiumalbo, don Luciano Benassi, è riuscito a far intervenire un gruppo di musicisti estremamente validi che hanno presentato una interessante serie di concerti, che hanno visto una continua affluenza di pubblico che ha gradito l’iniziativa.

Pievepelago: Sede dell’Accademia - Piazza Vittorio Veneto – 3 novembre 2007 – ore 15,30

Il Consiglio Direttivo dell’Accademia si è riunito nella nuova sede dell’Accademia; sede offerta in comodato dal Comune di Pievepelago a cui va il nostro più sentito ringraziamento.

Nell’occasione è stato tagliato il nastro, con la gradita presenza anche di monsignor Galli che ha impartito la benedizione al locale.Certamente è stato raggiunto un importante obiettivo anche in considerazione del valore della nostra biblioteca che, in questo modo, risulta più protetta.

L’Accademia è riconoscente per il munifico finanziamento che la Fondazione della Cassa di Risparmio di Modena ha voluto elargire per l’acquisto dell’arredamento e delle attrezzature informatiche della nuova sede e per il restauro del manoscritto di Lorenzo Gigli conservato nella biblioteca dello Scoltenna.