Rinasce il «ponte di Capodichino», da obbrobrio urbano a opera d'arte
Data pubblicazione: 20-mag-2011 14.13.37
Il cavalcavia interrotto in piazza Di Vittorio a Napoli abbellito con le opere degli allievi dell'Accademia
Usare la città come luogo di esposizione dialogando con le strutture dell’arredo urbano. E’ il nel caso della soprelevata nei pressi di piazza Giuseppe Di Vittorio a Napoli, conosciuta come «p
onte di Capodichino».
Il completamento della struttura, che collegherà lo svincolo Napoli-est, il quartiere 167 di Scampia-Secondigliano e la Circumvallazione con viale Comandante Umberto Maddalena, si attendeva da tempo. Il cavalcavia si inserisce in un’area fortemente degradata e il progetto - affidato alla «Nous 5» con gli architetti Giovannio Iuorio, Ferando Malasomma, Vincenzo Maiello e Filomena Carangelo - è stato pensato come una sorta di lifting architettonico creando una forma armonica in un contesto pregno di storia e forme geometriche ben delineate.
In quell'area esistono segni urbanistici che risalgono a Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, nonché le allora manovre delle truppe francesi. A coronamento del lavoro urbanistico – che interrompe il percorso dell’asse mediano che collega Napoli ai comuni del Casertano - è stato pensato di affidare ad artisti scelti dall’Accademia di Belle Arti di Napoli, un ruolo decisivo per la rilevanza estetica dell'opera. Sui pannelli antirumore sono stati scelti 50 lavori su 150 partecipanti.
Salvatore Parisi, consigliere comunale di Napoli di Sinistra Ecologia e Libertà, da sempre attento agli artisti e all’arte contemporanea, che conosce bene la zona ed ha seguito attentamente i lavori, ricorda che tale opera urbanistica «sarà l’anticipo di un risarcimento che si attuerà pienamente solo con l’apertura sulla piazza della stazione della metropolitana che si completerà collegando piazza Capodichino alla stazione Aeroporto e chiuderà il circuito della Metropolitana». I 150 lavori realizzati dagli artisti saranno esposti in una esposizione permanente, nei prossimi giorni, in una sala apposita della Municipalità di San Pietro a Patierno.
fonte corrieredelmezzogiorno.it