A proposito del libro di Livia Rokach paragonato ai DOCUMENTI DEL PENTAGONO per il suo valore di verità che inchioda Israele ai suoi crimini
Diego Siragusa: <<Ho avuto il piacere di tradurre e di introdurre per l'edizione italiana il libro della compianta Livia Rokach "Vivere con la spada - il terrorismo sacro di Israele" con prefazione di Noam Chomsky. Livia era ebrea/palestinese, figlia dell'ex ministro degli Interni Israel Rokach. Lavorava in Italia per la radio israeliana che la licenziò per le notizie "non allineate" che aveva dato sulla Guerra dei Sei giorni. Scelse di stare in Italia e svolse una intensa opera pubblicistica sempre contro l'imperialismo e tutte le ingiustizie. Morì suicida a Roma nel 1984. Nessuno volle pubblicare il suo libro in Italia. I sionisti fecero di tutto per ostacolarla. Grazie a Noam Chomsky, il libro uscì negli USA, nonostante le minacce di azione giudiziaria dello stato d'Israele. Il libro ha un sottotitolo: UNO STUDIO BASATO SUI DIARI DI MOSHE SHARETT. Sharett fu il n° 2 del sionismo mondiale, Ministro degli Esteri e poi Primo Ministro, affidò ad un diario il racconto dei crimini dei sionisti e la pulizia etnica della Palestina che egli non condivideva. Israele tentò in tutti i modi di impedire la pubblicazionbe dei Diari che furono pubblicati negli Stati Uniti e, con tante precauzioni, in Israele>>.
Raggiungere la sala Appiani è facile:
metrò Lanza,
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+100 m. dietro l'Acquario c'è l'entrata principale dell'Arena
+ e qui è la sala Appiani.
DIEGO SIRAGUSA ![]() Intervista di Radio Onda d'Urto: LUISA MORGANTINI
In quegli anni lavoravo come sindacalista della CGIL a Milano. Ho aiutato Livia a pubblicare questo libro ed ho subìto, assieme a lei, gli attacchi violenti della comunità ebraica milanese.
ANITA SONEGO
Il nostro impegno per i diritti del popolo palestinese non può prescindere dalla conoscenza della storia e dalle ragioni della tragica ingiustizia subita da un intero popolo che è stato privato della sua terra e non solo. Il 20 giugno potremo conoscere come e perchè ebbe inizio quel programma di "pulizia etnica" che non è ancora cessato. Fare opera di verità è indispensabile per costruire quella pace tanto evocata, anche in questi giorni, ma così difficile da realizzare.il nostro impegno per i diritti del popolo palestinese non può prescindere dalla conoscenza della storia e dalle ragioni della tragica ingiustizia subita da un intero popolo che è stato privato della sua terra e non solo. Il 20 giugno potremo conoscere come e perchè ebbe inizio quel programma di "pulizia etnica" che non è ancora cessato. Fare opera di verità è indispensabile per costruire quella pace tanto evocata, anche in questi giorni, ma così difficile da realizzare.
LIVIA ROKACH
... L’istituzione politico/militare israeliana non ha mai seriamente creduto a una minaccia araba all’esistenza di Israele...
... L’istituzione politico-militare israeliana aveva lo scopo di spingere gli Stati arabi in scontri militari che i dirigenti israeliani erano invariabilmente certi di vincere... MONI OVADIA
... Ma la questione su cui mi vorrei soffermare è: perché non possiamo parlare di queste cose? Non è possibile... Il famoso adagio di Voltaire: "signore, non condivido una parola di quello che lei dice ma sono pronto a dare la vita perché lei possa dire le sue opinioni. Io ho chiesto questo". Ho lasciato la comunità ebraica di Milano. Ho chiesto questo. Perché il presidente della comunità dice: "ma perché?" Guarda, gli dico io, voglio solo una cosa: che tu alzi solo la voce per dire: "non sono d'accordo su una virgola di quello che dice Moni Ovadia ma difendo il suo diritto a dirlo". Non chiedo di più. Ma lui non riusciva a dire nemmeno questo...
LIVIA ROKACH UGO GIANNANGELI ![]() Livia Rokach è una vittima ebrea della presa di coscienza del vero volto del sionismo. Questo non è una "colpa" agli occhi dei sionisti, purchè resti racchiuso nella propria coscienza. La "colpa" consiste nel non sapere/volere convivere con questa acquisita consapevolezza e nel ritenere proprio dovere renderne altri partecipi. Questa sì è una colpa imperdonabile per i sionisti e Rokach ha pagato duramente: difendere i diritti dei Palestinesi le ha fatto condurre una vita travagliata e la sua scelta, comune ad altri ebrei che l'hanno pagata col carcere o con l'esilio, lei l'ha pagata con la vita. MOSHE DAYAN Spiegò: "... Le azioni di rappresaglia, che non potremmo eseguire se fossimo legati ad un patto di sicurezza, sono la nostra linfa vitale... rendono possibile per noi mantenere un alto livello di tensione tra la nostra popolazione e nell’esercito. Senza queste azioni avremmo smesso di essere un popolo combattivo e senza la disciplina di un popolo combattivo siamo perduti. Noi dobbiamo gridare che il Negev è in pericolo, in modo che i giovani ci vadano... questo Stato non ha obblighi internazionali, è senza problemi economici, la questione della pace è inesistente... Deve calcolare grettamente i suoi passi meschinamente e vivere affidandosi alla sua spada. Si deve vedere la spada come il principale, se non l’unico, strumento con il quale mantenere alto il suo coraggio e tenere la sua tensione morale. Verso questo fine si possono, no – si devono - inventare i pericoli, e per fare questo si deve adottare il metodo della provocazione - e – vendetta … E soprattutto, speriamo in una nuova guerra con i paesi arabi, affinché possiamo finalmente liberarci dei nostri problemi e acquisire il nostro spazio. (26 maggio 1955, 1021) (VIVERE CON LA SPADA) 17 giugno 2014 - COMUNICATO STAMPA Gabbai: Non possiamo accettare che in comune si diffondano falsità su Israele Non è accettabile che la presentazione del libro “Vivere con la spada il terrorismo sacro d'Israele”, promossa dalla Consigliera di maggioranza Anita Sonego, abbia luogo in una sala del Comune di Milano, casa del dialogo e non di propaganda. Questo libro e il volantino allegato usano termini falsi ed iniqui (sionismo mondiale... Crimini e pulizia etnica dei sionisti) che tendono a stigmatizzare il conflitto mediorientale come una realtà dove Israele è il carnefice e i palestinesi le vittime innocenti. La realtà israelo-palestinese è ben più complessa, gli incontri pubblici che diffondono notizie faziose senza contraddittorio non riflettono la sensibilità e la volontà della Giunta Pisapia, nonché della maggioranza del Consiglio comunale che da sempre ha cercato di incoraggiare il dialogo tra le due parti. La sinistra di governo in Italia e la Giunta Pisapia hanno dimostrato di superare alcuni pregiudizi del passato per creare una nuova narrazione che possa gettare ponti per una pace possibile che veda la creazione di due stati per due popoli. Milano in vista di Expo vuole essere città del dialogo e del confronto sincero tra israeliani e palestinesi come più volte auspicato dal Sindaco dopo il suo viaggio in Medio oriente.
18/6/2014 - COMUNICATO STAMPA degli organizzatori Ai firmatari del comunicato stampa del 17/6/2014 Stupisce (ad essere sinceri non poi tanto) il comunicato stampa del gruppo consiliare del PD relativo alla iniziativa del 20 Giugno 2014 alla sala Appiani. Un dibattito sul sionismo si è svolto il 10/2/2014 nella stessa sala, presenti alcuni degli attuali relatori insieme a Moni Ovadia e Susanna Sinigaglia della rete ECO, senza alcuna reazione. L’incontro, di grande interesse, ha visto una sala gremita. Purtroppo non erano presenti gli attuali firmatari del comunicato che, altrimenti, non avrebbero avuto problemi ad esprimere la loro opinione sull’argomento. Gli organizzatori dell’attuale iniziativa, prima ancora del comunicato stampa, avevano già deciso di contingentare i tempi delle relazioni per dare massimo spazio al dibattito. A maggior ragione ora: sappiano, quindi, i firmatari del comunicato stampa, che saranno i benvenuti ed avranno la possibilità di esprimere (ma, soprattutto, si spera, motivare) il loro anticipato dissenso. Sarà in particolare interessante capire come ritengano conciliabili la dichiarata disponibilità di Israele al dialogo (i cosiddetti “ colloqui di pace”) con la continua colonizzazione dei Territori occupati e come sia in tal modo raggiungibile il traguardo, da loro auspicato, della creazione dello Stato palestinese. Se, invece, vista la coincidenza della iniziativa con la partita di calcio della nazionale italiana ai campionati mondiali, preferiranno vedere la partita, avranno la nostra umana, non politica, comprensione. Sappiano che non è presente ai campionati la nazionale palestinese, benché riconosciuta dalla FIFA, come già quattro anni fa in Sud Africa, per i visti negati da Israele all’espatrio a giocatori, allenatori e dirigenti. Due giocatori della nazionale di 19 e 17 anni, comunque, non sarebbero potuti andare in ogni caso perché militari israeliani gli hanno sparato ai piedi a un check point.. (Per gli organizzatori) Ugo Giannangeli Scrive un palestinese Spettabili Signore e signori,Sono profugo palestinese, ho letto il Vs comunicato stampa del 17/6/14, in cui accusate l’iniziativa sul libro di Rokach di diffondere la falsità su Israele. Vi scrivo, prima di tutto, per affermare che il Sionismo è un Movimento mondiale e diffuso particolarmente in USA, UE e Israele. In secondo luogo, pur ammettendo di non aver letto il libro in questione, posso provare che questo Movimento, sin dalla sua nascita, è stato, e lo è ancora, maestro nella falsificazione e distorsione della realtà. Infatti, un solo esempio è sufficiente per ricordarvi la frase: “Terra senza popolo, per un popolo senza terra” è stata il cardine nella propaganda per l’edificazione dello Stato di Israele. Il sottoscritto è la conseguenza di tali menzogne e del crimine della Pulizia Etnica in Palestina. In fine, non credo alla Vs sincerità nel favorire il dialogo e “creare ponti” per risolvere il conflitto israelo-palestinese in uno o due Stati che sia, semplicemente perche non avete mai condannato esplicitamente e pubblicamente l’occupazione dei territori palestinese. Ecco Signori, sembra che questi territori siano, anche per Voi, punti essenziali per la “sicurezza” e “l’esistenza” di Israele anche nei territori palestinesi. Quindi, per parlare sinceramente di due Stati, dovete anche precisare dove fare lo Stato di Palestina!! Tuttavia, sono d’accordo con Voi per la creazione di “nuove narrazioni che possa gettare ponti per una pace possibile” in uno o due stati per due popoli. Ma perche queste parole non siano gettate al vento, debbano necessariamente essere basate su fatti attuabili e concreti senza prescindere degli eventi e avvenimenti che causano il conflitto sul terreno: le colonie, le centinaia di Checkpoint, le migliaia dei cosiddetti “detenzione amministrative”, le uccisioni mirate ... che il Governo israeliano considera “terra di Israele” e “sicurezza per lo stato” proprio quando la sicurezza (di tutti) è il completo ritiro dai territori palestinesi. Non è mia intensione fare delle polemiche, tant’è vero, volentieri partecipo a un dibattito pubblico in questa Milano, “città del dialogo e del confronto sincero tra israeliani e palestinesi”. Cordiali Saluti Dirar Tafeche, profugo palestinese - Rho 18.7.2014 - d.tafeche@gmail.com DI SEGUITO link e PDF scaricabili - RASSEGNA STAMPA Ascolta gli interventi dei relatori:
Giannangeli:
… moltissimi ebrei, israeliani e non, nel corso della loro vita
...prendono coscienza del vero volto del sionismo...
Morgantini:
… Livia era sicuramente una persona straordinaria... sono stata
molto male, perché pensavo: l'abbiamo lasciata sola...
Pizzinato:
… abbiamo bisogno di una nuova stagione che veda assieme alla
globalizzazione economica, del commercio e delle tecnologie, la
globalizzazione dei diritti dei singoli stati, dei singoli popoli nel
rispetto di tutti gli altri... Siragusa:
… a noi interessa conoscere la verità. Perché non è più
tollerabile assistere a un massacro continuo (nel momento in cui si
parla di democrazia, di rispetto dei diritti umani) da parte delle
due potenze, Stati Uniti e Israele, che sono il centro del terrorismo
mondiale...
Sonego: ...mi
piace moltissimo Dante... si metta assieme l'umanità con la
politica... Tamimi:
… come comunità palestinese, chiediamo: voi, che identità avete?
Se siete ebrei avete tutto il rispetto come qualsiasi persona di
qualsiasi religione. Siete israeliani? Siete sionisti? O siete
cittadini italiani? Siete del Partito Democratico, considerato di
sinistra? O di quale altro partito?... ... e le domande del pubblico: Forti: …
vorrei che il sindaco dicesse cosa pensa sul problema Palestina-
Israele ... ma non fare il pesce in barile come ha fatto fino
adesso... e che l'ANPI prenda una posizione più netta in solidarietà
col popolo palestinese... Simonetti:
...una domanda: per gli ebrei, dove comincia la religione e dove
finisce la politica? Tafeche:
… l'identità palestinese è la terra palestinese...il mio stato di
profugo palestinese si incarna in 10 milioni di persone nei campi
profughi o nel mondo... il fatto grave non è tanto che Israele sia
nella commissione anti-colonialista ma che 74 stati l'hanno votato …
i 74 stati sanno che Israele è un paese coloniale...
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