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* Nell'anno del Signore 2015 ricorre l'ottocentesimo anno della Regola dei laici francescani scritta dal serafico patriarca san Francesco, nel 2021 si ricordano gli otto secoli dalla prima regola dei laici francescani, il "Memoriale propositi".Nel 2014 la Chiesa ricorda la nascita di S. Ludovico, re di Francia col nome di Luigi IX e patrono dell'O.F.S. Nel 2011 si è fatta memoria degli otto secoli dell'istituzione del secondo Ordine delle Clarisse di S. Chiara.
ORIGINE DEL TERZ'ORDINE
el prologo della Regola dei Francescani Secolari viene riportata l'esortazione o lettera di S. Francesco “ ai fratelli e alle sorelle della penitenza ”. Questa lettera, a cui ne segue una seconda , “ si configura come un semplice e chiarissimo programma di vita penitenziale per quanti vogliono vivere evangelicamente nel mondo” (come si legge nell’introduzione alle lettere di Francesco nelle Fonti Francescane ). Lo scritto si può datare all’anno 1215 attraverso analisi filologiche dei termini e dei contenuti in parallelo con altri testi dello stesso periodo. La prima lettera ai fedeli è il primo scritto fondamentale di Francesco verso i primi, ma già numerosi, fratelli laici; infatti nell'anno 1221 la Curia Romana emanò il " Memoriale propositi " che i penitenti accolsero, aggiungendo, alle volte e secondo la facoltà loro concessa, altre norme particolari ( J. Zudaire ). Il Memoriale è in pratica il primo atto ufficiale della Chiesa di Roma dato come regola ai laici del tempo che, infiammati dal poverello d'Assisi, volevano seguirne nel loro stato, la forma di vita. In modo più esplicito Papa Nicolò IV, cardinale francescano che nel suo pontificato ebbe tanta considerazione per S. Francesco, dirà nella bolla "Supra Montem" nel 1289 a Rieti, nel secondo anno del suo pontificato, scrivendo quanto segue : "La presente forma di vita è stata istituita dal già lodato beato Francesco "( FF 3385, 3365 ). In quest'atto il Papa, a pochi anni dalla morte del serafico Patriarca, oltre a confermare con forza apostolica la paternità della nascita del Terz’Ordine a San Francesco, organizza in modo più completo e articolato il vasto movimento laicale, scrive per loro una vera Regola e riprende lo spirito della prima lettera ai fedeli del Poverello. Un documento datato 3 gennaio 1304 ( Archivio Sacro Convento ), testimonia la professione religiosa emessa da otto "fratres" e quaranta "sorores" nella chiesa superiore di san Francesco d’Assisi; il documento fa riferimento ad un anno di prova compiuto dai professi e menziona i due ministri della fraternità ( Ziaco da Petriolo e Ceccolo di Massolo di Pietro ). Tutto ciò dimostra il dinamismo dei primi laici francescani che dopo la bolla “Supra Montem” si chiameranno per secoli Terziari; le loro riunioni ad Assisi avvenivano nello spazio antistante l’altare di S. Caterina, di fronte all’entrata della Basilica inferiore, dove nel lato destro sono rimaste sul pavimento due piastrelle votive a ricordo della numerosa presenza dei laici del Terz’Ordine. Non c'è nessun dubbio quindi che Francesco e i suoi frati abbiano suscitato il vasto movimento secolare così come scrisse anche Papa Benedetto XV nella lettera enciclica "Sacra propediem", emanata il 6 gennaio 1921: "quanto profondamente S. Francesco sia stato il vero fondatore del Terz’ordine, alla stessa maniera che lo era stato del Primo e del Secondo, così senza dubbio egli ne fu il sapientissimo legislatore".
da "Origine e Storia del Terz'Ordine Francescano" - O. Laudani - Technos 2010
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