Si avvicina alla pittura agli inizi degli anni '70 cercando di dare una forma nuova a quella vena artistica che negli anni precedenti lo aveva portato a dedicarsi alla musica, passione che resterà nel corso degli anni.
Scopre così un vivo interesse per il disegno, in
particolare per la riproduzione di nature morte. Ben
presto però, i risultati non in linea con le proprie
aspettative, lo portano ad accantonare le sue
ambizioni pittoriche.
Negli anni successivi si dedica alla fotografia, il cui
studio lo avvicina ad un nuovo rapporto più
consapevole con l'osservazione della realtà. Nella sua
camera oscura e grazie allo studio attento dei grandi
fotografi come Ansel Adams, prende consapevolezza
dell'importanza della luce e questo lo porta a
riflettere sui suoi primi esperimenti pittorici:
"Guardavo ma non osservavo. Mi sono reso conto che per riprodurre bisogna imparare ad osservare. Prestare attenzione ai dettagli, alle luci, alle ombre"
Da questa nuova presa di coscienza decide quindi di
ritornare a dipingere, dopo quasi 30 anni, e riscoprire la sua giovanile passione. Studia quindi i grandi classici del passato appassionandosi particolarmente al periodo compreso tra il Cinquecento e agli inizi dell'Ottocento, senza disdegnare alcune digressioni più contemporanee. Predilige le tecniche dei grandi maestri fiamminghi (Rembrandt, Rubens, Vermeer) il cui studio gli consente di perfezionare la tecnica della della pittura ad olio.
E' una nuova fase. Più consapevole, più matura. I suoi lavori racchiudono l'esperienza acquisita negli anni della fotografia, arricchiti dai più recenti studi
pittorici e le sue copie d’autore di maestri quali
Caravaggio, Antonello da Messina, Henri Rousseau
fino ad arrivare ai più moderni Picasso,Carrà,
Morandi ne sono un'evidente dimostrazione.
Attualmente lavora nel suo atelier di
Castellanza (VA). |