Mitraglieri italiani in azione sul fronte greco-albanese nell'inverno 1940-41 - fonte sconosciuta - immagine in pubblico dominio - fonte wikipedia
Voce di Patrizia Ferraro
Si racconta che questa preghiera, scritta da Pietro Torresan, Alpino del Battaglione “Tolmezzo”, caduto nel 1942 sul fronte greco-albanese, sia stata ritrovata nella tasca della sua divisa da un tenente medico e da un cappellano militare dopo il conflitto. Scritta a matita su un pezzo di carta qualsiasi, intrisa di sangue.
Testo di proprietà dell’autore Pietro Torresan [pseud.]
Ascolta o Dio,
io non ho mai parlato con te,
voglio salutarti.
Come stai? Sai… mi dicevano che non esisti,
e io povero sciocco credetti fosse vero.
Stasera, quando stavo nascosto nel fosso di una granata,
vidi il tuo cielo…
Chi avrebbe mai creduto che per vederti,
sarebbe bastato stendersi sul dorso?
Non so se ancora vorrai darmi una mano,
credo almeno comprenderai.
E’ strano che non ti abbia incontrato prima,
ma solo in un inferno come questo.
Bene, ho già detto tutto.
L’offensiva ci aspetta…
Tra poco… mio Dio,
non ho più paura
da quando ho scoperto che mi sei vicino.
Il segnale, bene, devo andare.
Dimenticavo di dirti che… ti amo.
Lo scontro sarà terribile.
Stanotte chissà, non sono mai stato tuo amico… lo so,
però… mi aspetterai se arrivo da te?
Guarda che sto piangendo…
tardi ti ho scoperto… quanto mi dispiace… perdonami.
Devo andare… buona fortuna… che strano,
senza paura vado alla morte.
Amen.
Pietro Torresan